Sassuolo - Milan

Tre punti ai rossoneri, ma la terna è inadeguata

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Da quando il Sassuolo è approdato in Serie A, quattro anni fa, per il Milan non è mai stato terra di conquista ed è risultato invece fatale in più occasioni.

Il primo anno sulla panchina dei rossoneri sedeva ancora Allegri e al Mapei fu l’ultima volta. Dopo un rocambolesco 4-3 per i neroverdi, che recuperarono dallo 0-2, l’allenatore livornese fu esonerato e dovette fare spazio a Seedorf. Nemmeno gli anni successivi andò meglio: nel 2015 fu la volta di Berardi, che con una tripletta spazzò via le speranze milaniste, mentre lo scorso anno la squadra di mister Di Francesco s’impose per 2-0.

Quest’anno la posta in palio torna ad essere altissima, soprattutto per il Milan, che è obbligato a vincere per mantenere aperte le speranze di entrare in Europa League, mentre i padroni di casa vagano a centro classifica a giocheranno soprattutto per il pubblico e magari per riportare al goal proprio Berardi, ancora a secco dopo il rientro dal lungo stop per infortunio.

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IL MATCH. Gli elementi fondamentali delle ultime sfide erano state i goal, gli arbitri (l’ultima volta favorevoli al Milan), Berardi e Donnarumma ed anche in questo caso non ci si fa mancare nulla fin dal primo tempo.

Per farsi un’idea precisa, basti pensare che la prima frazione chiusa sull’1-0 per il Milan si è conclusa con 7 ammoniti totali (4 gialli per i nero-verdi, 3 per i rossoneri), un rigore per parte e lamentele nei confronti dell’arbitro da parte di entrambe le squadre, a volte giustificate ed altre meno, il cui protagonista principale è Domenico Berardi.

L’attaccante del Sassuolo dopo soli 3’ stende Deulofeu e viene risparmiato da un giallo che sarebbe stato giustificatissimo e che arriva 5 minuti dopo per una simulazione in area rossonera, che sarebbe potuta costargli molto cara. Lo stesso attaccante si presenta sul dischetto all’11’, per calciare un rigore provocato da Kucka per fallo su Duncan, ma non è sereno e la spara nettamente a lato.

Molto impreciso, ma molto più fortunato è Bacca che, al 21’, realizza un rigore scivolando e, come rivelano i replay successivi, anche colpendo il pallone prima con un piede e con l’altro, cosa che avrebbe dovuto portare l’arbitro a chiederne la ripetizione se si fosse avveduto della cosa. Il colombiano avrebbe trovato anche il secondo goal personale su assist di Sosa, a 5 minuti dalla fine del primo tempo, se non fosse partito in posizione di fuorigioco registrata correttamente dall’assistente di Calvarese.

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LA RIPRESA. Non passano nemmeno 5 minuti e c’è già del nuovo materiale da moviola: Sosa perde un pallone in area e subisce un tunnel, con la palla che gli rimbalza prima sull’interno della gamba e poi sulla mano, che però non poteva essere in quella posizione in maniera volontaria e l’arbitro lascia correre. Giuste invece le proteste del Sassuolo al 57’, quando Paletta affossa letteralmente Politano in area e Calvarese decide di non prendere provvedimenti: il rigore sarebbe stato solare.

E’ sicuramente il Sassuolo la squadra a crederci maggiormente, sospinto dal pubblico e dalla rabbia per una conduzione arbitrale ritenuta a sfavore come nella partita di andata. Montella corre ai ripari, inserendo Pasalic ed Ocampos per Kucka e Bacca, mentre Di Francesco cerca di mettere forze fresche in avanti e cambia praticamente tutto l’attacco negli ultimi 20 minuti: Matri, Ragusa e Ricci prendono il posto di Pellegrini, Politano e Defrel.

Contro ogni pronostico, è il Milan ad andare vicinissimo al raddoppio per due volte nel giro di altrettanti minuti, ma trova sulla sua strada un grandissimo Consigli. All’81’, Suso si ritrova a calciare un vero e proprio rigore in movimento ed il portiere del Sassuolo è bravissimo a deviare in angolo. Sugli sviluppi del corner, è Zapata ad andare a colpo sicuro di testa, ma trova ancora opposizione nell’estremo difensore degli emiliani.

Il finale è thrilling: prima Berardi rischia nuovamente il secondo cartellino, poi il Milan si ritrova a giocare praticamente in 10, a causa di Abate che ha problemi a vederci da un occhio ed è spedito in attacco da Montella per evitare possa fare danni nelle retrovie ed i minuti di recupero sono 5. Al 94’ brivido per i tifosi rossoneri, con un pallone scodellato in mezzo da Berardi su calcio piazzato: la sfera attraversa tutta l’area, ma nessun giocatore del Sassuolo ha modo di cogliere l’appuntamento col goal.

La partita finisce dopo un errore di Suso da distanza ravvicinata, ben imboccato da un pallone di Deulofeu ed è il Milan ad uscirne vittorioso tra le proteste del pubblico di casa. Come già avvenuto nella partita di andata, Di Francesco ed i suoi hanno da recriminare per un arbitraggio che comunque è stato pessimo da entrambi i lati, con un rigore da ripetere, una mancata espulsione a Berardi dopo pochi minuti e soprattutto il rigore reclamato giustamente nel secondo tempo dal Sassuolo per fallo in area di Paletta.

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Montella può gioire, perché il Milan mantiene il ritmo delle squadre che lo precedono in classifica e anche perché il suo “appello” nei confronti della magnanimità degli arbitri è stato almeno in parte ascoltato, ma se i rossoneri vogliono sperare di ottenere un posto nella prossima Europa League non potranno affidarsi soltanto alla fortuna e dovranno ritrovare la solidità difensiva che ne aveva contraddistinto il girone d’andata.

Matteo Tencaioli

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