JUVENTUS (4-2-3-1): Szczesny; Lichsteiner, Barzagli, Rugani, Alex Sandro; Khedira, Bentancur; Bernardeschi, Dybala, Douglas Costa; Higuain.
SPAL (3-5-2): Gomis; Felipe, Salamon, Oikonomou; Lazzari, Schiavon, Viviani, Rizzo, Mattiello; Borriello, Paloschi.
La Spal scende in campo provando fin dai primi minuti di gioco a proporre una grandissima densità nella metà campo difensiva. Questo atteggiamento impedisce alla Juventus di avere trame offensive particolarmente pericolose, almeno in una prima fase di questa gara. Tuttavia col passare dei minuti la pressione della Juventus raccoglie i suoi frutti e dunque al 14º minuto i bianconeri passano in vantaggio con un gol particolarmente pregevole di Bernardeschi che, di prima intenzione disegna una traiettoria imparabile dal vertice dell’area di rigore. Passano pochi minuti e la Juventus può anche raddoppiare grazie ad un calcio di punizione dal limite battuto magistralmente da Dybala che non lascia scampo al portiere avversario Gomis. Anche nei minuti successivi la formazione bianconera continua a stringere d’assedio l’area della Spal e al 32º minuto sfiora il gol con un colpo di testa di Federico Bernardeschi, ma la traiettoria si spegne sul fondo. Al 34º minuto però nella sua prima azione offensiva la formazione ferrarese trova il gol del due a uno: sugli sviluppi di un calcio d’angolo è infatti Alberto Paloschi il più rapido di tutti a spingere in porta un pallone vagante che la difesa bianconera non riesce a respingere. Dopo qualche minuto giocato a ritmo blando da entrambe le squadre si va dunque a riposo con questo risultato.
In apertura di ripresa la Spal spinge forte ed al settimo minuto sfiora il pareggio con un tiro ravvicinato di Paloschi che solo un intervento prodigioso di Barzagli riesce a sventare. Sul calcio d’angolo seguente la formazione biancazzurra colpisce la traversa con lo stesso Paloschi e poi ribadisce in rete con il difensore greco Oikonomou, ma il gol viene annullato per fuorigioco dello stesso Paloschi, tra le proteste degli uomini di Leonardo Semplici. Dopo un quarto d’ora iniziale di assoluto torpore la Juve prova a scuotersi alzando nuovamente il baricentro del gioco ed al 20º minuto di gioco sugli sviluppi di un corner ritrova il gol di Gonzálo Higuaín. Questa circostanza distrugge le speranze di ottenere un buon risultato da parte della Spal e nei minuti successivi la Juventus può continuare a spingere senza trovare un’effettiva opposizione. Una situazione che agevola il gol di Juan Cuadrado che realizza al 25º minuto di gioco sugli sviluppi di un cross dall’esterno di Douglas Costa: almeno in questa circostanza non è parso ineccepibile l’intervento del portiere della Spal che non riesce a respingere una conclusione che sembra essere alla sua portata. Nel finale di gara la Spal prova con orgoglio a segnare nuovamente, riesce a compiere un paio di tiri effettivamente pericolosi per la porta di Szczesny. Tendenzialmente però, quando il risultato non è ormai più in discussione, entrambe le squadre cercano di risparmiare energie in vista dei prossimi fondamentali impegni in campionato e dunque il ritmo si abbassa notevolmente e non si segnalano ulteriori occasioni da gol importanti. Al 44º viene comunque annullato un gol ad Higuaín, che scatta sul filo del fuorigioco sugli sviluppi di un lancio verticale di Claudio Marchisio. Nei minuti di recupero l'ultima occasione degna di nota è un tiro di Douglas Costa che viene però respinto dal portiere avversario.
Questa partita conferma una preoccupante involuzione da parte dei bianconeri per quanto riguarda la fase difensiva perché nonostante un divario tecnico assolutamente evidente tra le due formazioni in campo la Juventus subisce nuovamente il gol e concede altre tre nitide occasioni da gol a una formazione nettamente inferiore come è oggi indubbiamente la Spal.
(Federico Ceste)
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