Un goal del giovane Cutrone fa esplodere di gioia il Meazza, la cui parte rossonera può tornare finalmente ad esultare dopo avere toccato il fondo nelle ultime settimane. Il Milan ha trovato finalmente l'uomo da cui ripartire, quel finalizzatore cresciuto nella primavera che può diventare il simbolo di una squadra nuova.
Le prime sorprese di giornata erano arrivate nel pomeriggio, con l'esclusione dai convocati di Donnarumma, per un leggero problema fisico che profuma di ambientale e la conseguente promozione a titolare di giornata per Storari. La sorte riservava però un altro infortunio in casa rossonera e proprio l'esperto portiere era costretto all'ultimo momento a lasciare il posto ad un protagonista inaspettato: "l'altro" Donnarumma, Antonio, quello che si dice sia arrivato per fare un piacere al fratello.
La risposta di Spalletti era agli antipodi, con Handanovic scelto a sorpresa al posto del portiere di notte Padelli, grande protagonista della vittoria ai rigori negli ottavi di finale.
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IL MATCH - Dopo un primo quarto d'ora caratterizzato dagli errori da parte di entrambe le compagini, è il Milan a battere il primo colpo e lo fa con Bonaventura, che si fa trovare in area da Kessié e supera Cancelo con uno stacco imperioso, ma sulla sua strada trova uno strepitoso Handanovic a deviare sopra la traversa.
Il primo vero brivido corre però sulla schiena dei tifosi rossoneri, quando dieci minuti dopo vedono entrare in rete un sinistro di Perisic sugli sviluppi di un calcio d'angolo. A salvare il Milan c'è però il VAR, che ravvisa una netta posizione di fuorigioco di Ranocchia al momento del tiro ed annulla tutto. La partita si ravviva e, ripartito il gioco, sono i padroni di casa a trovare una bella conclusione con Suso, ancora una volta neutralizzata dal portiere nerazzurro.
E' comunque l'Inter a fare la partita, rendendosi pericolosa soprattutto sulle fasce laterali, dove in particolare Perisic fa il bello ed il cattivo tempo contro un Abate in versione "fine carriera". Il primo tempo finisce così a reti inviolate, con qualche rimpianto per gli uomini di Spalletti a causa del goal annullato e di qualcosa in più mostrato a livello di gioco.
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TINTE NERAZZURRE - Parte forte l'Inter anche nella ripresa, che dopo pochi minuti ha l'opportunità di ripartire in contropiede dopo un clamoroso errore di Locatelli, il peggiore in campo, con Icardi che si può involare indisturbato verso Donnarumma, trovandosi però anticipato nel suo spunto proprio dall'uscita tempestiva del portiere che salva tutto buttando la palla in fallo laterale. E' lui il protagonista della prima parte della ripresa, riuscendo anche a neutralizzare un destro a botta sicura di Joao Mario dall'interno dell'area.
Ad un quarto d'ora dalla fine, entrambi gli allenatori provano a cambiare qualcosa e dare un assetto più offensivo alla squadra: nell'Inter entra Brozovic al posto di Gagliardini, mentre Gattuso sceglie Calhanoglu al posto di Locatelli e Cutrone in vece di Kalinic, quest'ultimo infortunato. Ad andare vicino al goal è però uno dei ventidue scesi in campo dal primo minuto, per la precisione Suso e lo fa con il suo classico tiro a giro che però, deviato, va ad infrangersi sulla traversa con Handanovic fermo a guardare.
Tra i nuovi entrati, a mettersi in mostra è Hakan Calhanoglu. Fare meglio di Locatelli non è una grande impresa, ma il turco si fa notare per una grande voglia di fare e soprattutto per qualche tocco di quel repertorio che sembrava ormai dimenticato nei video su Youtube. E' dal suo piede che agli sgoccioli del tempo regolamentare parte l'azione che potrebbe portare in vantaggio i rossoneri, ma vanifica tutto Kessié con una brutta conclusione da posizione favorevole e si va all'extra-time.
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GOAL PARTITA - Sospinto dal proprio pubblico è il Milan a prendere in mano le redini della partita nel tempo supplementare e quando manca un minuto alla fine della prima mini-frazione trova il goal. A siglare la rete è il nuovo idolo di casa, Patrick Cutrone, implacabile sotto rete dopo essere trovato da un passaggio filtrante al bacio di Suso. Esplode l'urlo di San Siro ed il giovane attaccante può festeggiare sotto la curva.
La squadra di Spalletti non si dà comunque per vinta e nel quarto d'ora finale prova a schiacciare i rossoneri nella propria metà campo, costringendoli a giocare solo sulle ripartenze. La stanchezza fisica e mentale però fa capolino e sostanzialmente la porta di Antonio Donnarumma non corre alcun rischio serio. Dopo un ulteriore minuto di recupero, l'arbitro fischia la fine ed inizia la festa per i tifosi di casa, che finalmente fanno pace con la propria squadra, sperando che questa vittoria possa essere il simbolo di un nuovo inizio.
Niente cura più di una vittoria nel derby e Gattuso dovrà essere bravo a gestire l'entusiasmo generato dalla partita di questa sera, ricordando a tutti i giocatori che non hanno vinto ancora niente, ma allo stesso tempo che valgono più di quanto loro stessi probabilmente pensano. Cutrone merita senza dubbio una chance da titolare a prescindere dall'infortunio di Kalinic, così come il Calhanoglu in grande spolvero visto stasera.
Menzione a parte per l'eroe a sorpresa di giornata, Antonio Donnarumma, che aiutato da un pizzico di fortuna ha tenuto inviolata la propria porta e ha in qualche modo risposto alle critiche di chi, a partire dal sottoscritto, lo ha sempre definito un raccomandato. Non prenderà certo il posto del fratello, ma forse i tifosi ora sono un pochino meno preoccupati per il match contro la Fiorentina.
Mancano soltanto tre giorni alla partita di campionato contro i viola. Domani non ci sarà più spazio per i festeggiamenti, ma forse in allenamento si vedranno facce diverse.
FORMAZIONI UFFICIALI:
MILAN (4-3-3): A. Donnarumma; Abate (53' Calabria), Bonucci, Romagnoli, Rodriguez; Kessié, Biglia, Locatelli (72' Calhanoglu); Suso, Kalinic (75' Cutrone), Bonaventura. All. Gattuso
INTER (4-2-3-1): Handanovic; Cancelo, Skriniar, Ranocchia, Nagatomo; Vecino, Gagliardini (75' Brozovic); Candreva (100' Eder), Joao Mario (67' Borja Valero), Perisic; Icardi. All. Spalletti
Matteo Tencaioli
FOTO: AC MILAN
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