Luca Celico

Lavorare con i bambini è il mio lavoro, la mia passione e la mia vocazione.

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In scena al Teatro Petrolini di Roma dal 5 all’8 febbraio, Immagini distorte, commedia brillante in due atti scritta e diretta dal giovanissimo Luca Celico.

Roma, Parioli oggi. Tre amici. Da una parte Gabriele, schizofrenico che in passato non è riuscito ad amare e dall’altra Roberto e Marta, una coppia di neo-sposi in piena crisi matrimoniale. Marta è convinta di essersi sposata troppo giovane e di aver sprecato troppo tempo a fare la “moglie devota”, per questo si circonderà ingenuamente di “faciloni”. Il marito -perenne depresso e neo- alcolizzato- andrà a vivere proprio da Gabriele.

Luca è un piacere averti ospite di Unfolding Roma.

Il piacere è tutto mio!

Raccontaci come nasce Immagini distorte.

Tra il 2010 e il 2012 ho scritto tre libri che parlano di tre amici: Gabriele, Marta e Roberto, tutti un po' eccentrici e particolari, specialmente il primo, che è malato di schizofrenia e parla con persone che solo lui può vedere. La prima parte della storia è andata in scena nel 2013 e adesso voglio raccontare, con toni più leggeri, cosa è successo dopo, concentrandomi più sulla storia di Marta e Roberto, una giovanissima coppia di sposi. Devo però ammettere che i due spettacoli si distanziano molto, soprattutto nel genere, e non è necessario aver visto cosa è successo prima.

Attraverso questo spettacolo ci racconti con ironia gli eccessi dei giovani. Giovane lo sei anche tu però con i tuoi 25 anni, qual è un tuo eccesso?

Io non ho i classici "eccessi", diciamo solo che sento continuamente il bisogno di esprimermi e forse eccedo nel parlare... sono un po' logorroico.

Il tuo primo spettacolo Immagine Astratta è uno spettacolo su amicizia, amore e schizofrenia: un bel mix! Ce ne parli?

Immagine Astratta è un po' la mia vita. E' un progetto che porto avanti da anni, iniziato come romanzo a puntate su un blog e poi diventato una saga di spettacoli teatrali, appunto "Immagine Astratta", "Immagini Distorte" e un terzo di cui mi sembra prematuro parlare. In Immagine Astratta c'è l'amicizia, che è il motore che muove tutta la vicenda, ma le passioni amorose e la malattia mentale rendono il tutto più originale e forse anche drammatico.

Hai realizzato diversi spettacoli con i bambini. Come è stato lavorare con loro?

Lavorare con i bambini è il mio lavoro, la mia passione e la mia vocazione. Realizzare qualcosa con loro è non solo soddisfacente, ma mi permette di arricchirmi di volta in volta, vedendo giovani attori "crescere" e capire per quali tipi di personaggi sono più portati.

Quando e come hai iniziato ad appassionarti al Teatro?

All'Università. Il mio sogno era la carriera giornalistica, in più amavo scrivere, poi, quando mi sono reso conto che sarebbe stato quasi impossibile pubblicare "Immagine Astratta", ho deciso di raccontarlo comunque, anche se attraverso uno spettacolo teatrale.

In molti tentano il successo facile attraverso i talent show. Che opinione hai in merito?

Considero i Talent show una buona vetrina, una volta uscito da lì, quando non sei più "coccolato" dalla produzione di turno però sta a te far vedere agli altri se vali o meno. Ma non sono affatto contrario al Talent show come sistema. Il 22 gennaio ho accompagnato i miei allievi iscritti al secondo anno di teatro al casting per "Tu si que vales", non per sete di fama, ma perché facessero un'esperienza indimenticabile, e così è stato, a prescindere dall'esito del casting, che comunque non sarà noto prima del mese di luglio.

Ti sei dedicato anche alla scrittura pubblicando il romanzo Siante, i demoni ed il loro Re. Ci sarà un secondo romanzo?

"Siante, i demoni ed il loro Re" è un romanzo fantasy che ho scritto quando avevo sedici anni e che ho pubblicato a venti. Rappresenta ciò che leggevo ed amavo quando ero un adolescente, molti bambini lo hanno letto e lo hanno trovato interessante. Per ora mi dedico alla scrittura di testi teatrali, non c'è nessun libro all'orizzonte.

Luca, quali sono i tuoi prossimi obiettivi?

Conseguire la Laurea Magistrale in " Teatro musica e danza", mancano infatti pochi esami per raggiungere il traguardo. E ovviamente realizzare tanti spettacoli con grandi e bambini.

Sara Grillo 

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