La Politica Delle Scimmie Danzanti

La Politica Delle Scimmie Danzanti

I soliti colpi bassi in campagna elettorale e le nubi all'orizzonte non svaniscono

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Di Maio che accusa Renzi di aver preso soldi sporchi dall'inchiesta "Mafia capitale". La Boldrini che appare sgozzata in una foto circolata dentro al calderone del web. Salvini che incolpa gli immigrati se un folle avvolto nel tricolore ne elimina qualcuno a colpi d'arma da fuoco. Nel frattempo, in Egitto, viene alla luce una tomba di 4.4000 anni fa, vicino alla piramide di Chefren, ornata di affreschi che raffigurano anche una scimmia danzante. Il clima con cui l'Italia si avvicina a grandi passi alle elezioni, le ennesime, del 4 marzo, è altrettanto archeologico.

Attacchi da una parte all'altra, baruffe in cui l'importante è screditare l'avversario. In pochi dicono invece cosa sarebbe bene fare, e se lo dicono utilizzano la stessa retorica del "meno tasse alle imprese, più lavoro, noi facciamo i fatti e gli altri vanno in televisione". L'Italia sempre caciarona e nebulosa pare non muoversi dal suo stallo elettorale. Viene in mente il ragionier Fantozzi, che non si perdeva "una tribuna politica, dibattito a due, una tavola rotonda, un ping-pong", sballottato da campane discordanti che ne provocavano allucinazioni audio-visive. L'italiano in realtà ci si aspetta sia più maturo e scavato: in un paese ove lo stato presenta sacche di assenza notevoli, nella scuola, nella sanità, nella pubblica amministrazione, esiste anche la buona politica ed esisterà certo anche il buon governo.

In attesa di trovarlo, l'impero dei social continua ad essere la valvola di sfogo più veloce e pratica per togliersi le tossine dei propri rancori personali e tormenti quotidiani, i partiti si moltiplicano e la maggioranza per governare si restringe. La legislatura è ormai divenuta biennale, ci si perde tra scontrini e vitalizi da mostrare in prima pagina perché non si è in grado di edificare senza demolire la casa altrui, e lo sciacallaggio su ciascun fatto di cronaca o di attualità è puntuale come un orologio svizzero. Cose già viste insomma, e anche i recenti fatti di Macerata compiono il percorso inverso: sono stati fomentati dall'immigrazione esagerata e non dalla politica urlata. E allora, forse siamo sempre rimasti delle scimmie danzanti. E il bello è che le elezioni devono ancora arrivare.

Stefano Ravaglia 

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