Un Milan in crescita rispetto alla partita di andata non riesce nell'impresa di ribaltare il risultato nonostante il grande goal del turco che accende le speranze alla mezz'ora. Grandi rimpianti per un arbitraggio non all'altezza di un match di questo livello ed un grave errore del portierone rossonero che chiude la partita.
Gattuso sceglie di dare Fiducia ad André Silva dopo il goal partita contro il Genoa. Il portoghese chiamato a fare coppia dal primo minuto con Cutrone per un inedito 4-4-2, che a centrocampo vede Bonaventura sacrificato in panchina, Montolivo al posto di Biglia e Borini nel ruolo di esterno basso a destra al posto dell'infortunato Calabria. Stesso modulo dell'andata invece per l'Arsenal, che stasera ritrova gli esterni titolari Bellerin e Monreal.
Inizio col botto per i rossoneri, che potrebbero andare in vantaggio praticamente alla prima azione della partita, se Silva non sprecasse un bell'assist di Borini. La partita però la fa l'Arsenal, pur costretto a rinunciare dopo dieci minuti al capitano Koscielny per un infortunio alla schiena, che mantiene una pressione costante senza tenere ritmi troppo alti ed impedisce al Milan di essere pericoloso anche sulle ripartenze.
A parte un occasione per i padroni di casa ben neutralizzata da Donnarumma, la prima mezz'ora dà l'impressione del classico match in attesa dell'episodio che lo sblocca e così avviene. Sono gli ospiti a passare in vantaggio un po' a sorpresa, grazie ad un grande goal dalla trequarti di Calhanoglu, che non ci pensa due volte ad esplodere il suo potente destro ed infilare il pallone là dove Ospina non può arrivare.
Sembrerebbe manifestarsi lo scenario migliore per il Milan, con un goal di vantaggio e più di metà partita da giocare, ma a rimettere subito le cose a posto ci pensa un giudice di porta. Sul tuffo clamoroso in area di Welbeck, infatti, l'arbitro non segnala nulla e poi è indotto a cambiare idea dal collega fischiando un rigore inesistente per poi estrarre un giallo contro Donnarumma che stava legittimamente protestando. Dal dischetto si presenta lo stesso attaccante inglese, che non sbaglia e riporta la situazione in parità.
Il pareggio rivitalizza la squadra di casa, che nei minuti finali della frazione sfiora due volte il raddoppio e viene fermata soltanto da un attento Donnarumma. Anche i rossoneri hanno una buona occasione poco prima che inizi il tempo di recupero, ma Silva non aggancia da posizione favorevole ed il primo tempo finisce sul risultato di parità.
La ripresa comincia con l'Arsenal proiettato in avanti alla ricerca del goal che chiuderebbe il discorso qualificazione, ma nonostante produca molto non è abbastanza preciso sottoporta e tiene vive le speranze della squadra di Gattuso, che al quarto d'ora protesta per un intervento in area su André Silva che conferma la differenza di metro mantenuto dall'arbitro nel giudicare gli episodi in cui è coinvolta la squadra inglese rispetto a quella ospite. Poco dopo è Cutrone a farsi notare con una bella girata al volo, ma il pallone va di poco a lato.
Gattuso ci crede e lancia nella mischia Kalinic, proprio al posto dell'attaccante italiano ed il croato ha subito la possibilità di portare in vantaggio i suoi, dopo una bella percussione di Bonucci, ma la sua conclusione di testa è debole. E' l'ultima chance per il Milan, perchè sul cambio di fronte arriva il goal dell'Arsenal su una velleitaria conclusione di Xhaka dalla lunga distanza che viene valutata male da Donnarumma, che interviene in maniera goffa e fa finire il pallone in rete.
Il discorso qualificazione si chiude e progressivamente si spegne la luce in casa rossonera, col Milan che a questo punto rischia la classica imbarcata. L'ultimo quarto d'ora è infatti un monologo dei Gunners, che spinti dal pubblico festante vanno più volte vicino al goal e lo trovano ancora con Welbeck, che in sospetto fuorigioco va a ribadire in porta il pallone dopo l'intervento di Donnarumma sul colpo di testa di Ramsey.
La partita finisce e, com'era facilmente ipotizzabile in sede di pronostici, sancisce l'uscita dei rossoneri dalla seconda competizione europea. C'è qualche rimpianto per un risultato sicuramente bugiardo, non solo per gli episodi, ma anche per un pizzico di cattiveria e di esperienza mancata in entrambe le partite che avrebbero potuto cambiare le carte in tavola contro una squadra che comunque nel doppio scontro si è dimostrata più forte e pronta per un appuntamento di questo livello.
Resta la buona prestazione di una squadra giovane, che lascia grandi speranze per il futuro e soprattutto un messaggio di profonda importanza nei confronti dell'Europa League, una competizione troppo spesso considerata di secondo piano nel nostro paese e che invece meriterebbe grande rispetto sia per il nostro movimento, sia per i tifosi. Ora l'attenzione si sposta alla partita di domenica, a San Siro contro il Chievo, dove i rossoneri saranno come sempre costretti a vincere per continuare la rincorsa al sogno chiamato Champions League.
FORMAZIONI UFFICIALI:
Arsenal (4-2-3-1): Ospina; Bellerin, Mustafi, Koscielny (11' Chambers), Monreal; Ramsey, Xhaka; Mkhitaryan (69' Elneny), Wilshere, Ozil (79' Kolasinac), Welbeck. All. Wenger
Milan (4-4-2): Donnarumma; Borini, Bonucci, Romagnoli, Rodriguez; Suso, Kessie (79' Locatelli), Montolivo, Calhanoglu (70' Bonaventura); Cutrone (67' Kalinic), André Silva.
Matteo Tencaioli
FOTO: AC MILAN
© Riproduzione riservata