Un bilancio più che positivo quello dell’esposizione “Nidi di Donna” di Flaminia Lizzani che ha avuto come sede un luogo molto interessante come la Casa Internazionale delle Donne di Roma, situata nel complesso monumentale già denominato “Buon Pastore”, fin dal ‘600 adibito a reclusorio femminile, e poi destinato nel 1983 a finalità sociali, con particolare riguardo alla cittadinanza femminile.
Nata a Roma, l’artista ha frequentato l’Accademia di Belle Arti e la Scuola Libera del Nudo, per poi dedicarsi dal 1993 all’attività di restauratrice. L’evento ha consentito ad un vasto pubblico di ammirare la prima mostra personale di un’artista che ha fatto del tratto il suo segno distintivo lasciando che corpi anonimi potessero acquistare una propria identità esprimendo affinità e sensazioni.
Infatti, Flaminia Lizzani lascia che sia il segno ad agire, mosso dalla volontà di mostrare la nudità femminile in un silenzioso raccoglimento, nella spudoratezza di cosce spalancate o, ancora, in bizzarri e precari equilibri.
La sua lunga e intensa ricerca, non a caso ha iniziato a disegnare nudi femminili nel 1986, la porta alla necessità di indagare non nel corpo di una singola donna ma in un’intimità più comune e una fisicità universale del femminile.
In effetti, ammirando le opere della Lizzani, sia ha l’impressione che l‘essenza prenda il posto della materialità rivelando elementi che vanno anche oltre alla figura nuda rappresentata che, pur non avendo uno sguardo riesce, comunque a rivelarsi.
“Nidi di Donna” è stata curata da Maria Arcidiacono e realizzata in collaborazione con ASIA onlus a cui viene devoluta una parte del ricavato della vendita delle opere. L’ASIA, Associazione per la Solidarietà Internazionale in Asia, è la Ong fondata nel 1988 dal prof. Namkhai Norbu per la salvaguardia dell’identità e del patrimonio culturale. Il suo fine è quello di promuovere processi di sviluppo economico, sociale e sanitario che pongono al centro le popolazioni locali con le proprie risorse umane, culturali ed ambientali. In tanti anni di esperienza ASIA ha aiutato oltre 700.000 persone in Tibet, Cina Occidentale, India, Nepal, Mongolia, Myanmar e Sri Lanka.
La mostra “Nidi di donna” rientra nell’intensa attività della Casa Internazionale delle Donne che si impegna costantemente a far crescere l’attenzione e a informare sempre più sulle sue varie iniziative. La struttura di Trastevere di via San Francesco di Sales, infatti, costituisce un luogo aperto che guarda al territorio e al mondo, un laboratorio dove si coniuga la politica di genere, un centro cittadino, nazionale e internazionale di accoglienza, d’incontro, di promozione dei diritti, della cultura, delle politiche, dei “saperi” e delle esperienze prodotte dalle e per le donne.
Rosario Schibeci© Riproduzione riservata