Situata
sul 60° parallelo, non lontano dal Circolo Polare Artico, San
Pietroburgo è la seconda città della Russia ed uno dei principali
centri economici, culturali e scientifici dell’Europa e del mondo.
Da sempre suscita l'interesse di numerosi turisti, provenienti da
ogni parte del mondo, che vi si recano per sentire la magica
atmosfera di una Venezia del Nord, adagiata sulle rive del fiume
Neva, che la divide in 42 piccole isole, unite da 560 ponti, 21 dei
quali levatoi, che si alzano di notte, in modo da consentire il
passaggio delle navi. Passeggiando per le vie della città è
possibile ammirare numerosi complessi monumentali, corti, parchi e
musei unici nel loro genere. Un altro aspetto che caratterizza in
maniera inconfondibile San Pietroburgo è il periodo delle notti
bianche; dal 11 giugno al 2 luglio, infatti, il crepuscolo dura solo
40 minuti e nelle restanti ore notturne la città è avvolta da una
luce bianca e calda, simile a quella diurna, che crea un'atmosfera
fiabesca e valorizza le meraviglie del paesaggio urbano.
San
Pietroburgo fu fondata dall’imperatore Pietro il Grande nel 1703
con l'obiettivo di creare «finestra sull’Occidente»; oggi
rappresenta luogo singolare, dove cultura russa ed europea si fondono
magicamente. Sono numerosi gli appellativi che negli anni hanno
cercato di descrivere la metropoli: Città del Nord, Venezia del
Nord, Palmiro del Nord, Città di Pietro, Città delle notti bianche,
Città sulla Neva, e il più antico – Piter. “Capitale culturale”
è pero la definizione più usata. Nonostante sia una città
relativamente giovane, infatti, San Pietroburgo è riuscita in pochi
secoli a divenire un autentico gioiello di arte e di cultura, dove si
trovano più di 250 musei. Le
strade e le piazze della città negli ultimi tre secoli sono stati
teatro di alcuni tra più i importanti eventi della storia russa,
europea e mondiale: riforme ed intrighi statali, colpi di stato,
saliscendi della fortuna del popolo, importantissime scoperte ed
invenzioni scientifiche.
La Fortezza di San Pietro e Paolo.
Situata
sull'isola delle Lepri, proprio al centro della città, è il più
antico edificio di San Pietroburgo. La
struttura è costituita da 6 poderosi bastioni, uniti da cortine con
un'altezza compresa tra i 9 e i 12 metri e uno spessore che va da 16
a 20 metri. Le mura furono interamente ricoperte di granito alla fine
del XVIII secolo. Il monumento più significativo posto al suo
interno è la Cattedrale di San Pietro e Paolo, costruita in stile
barocco su progetto di Domenico Trezzini. Sul suo campanile,
considerato il luogo più alto della città, si trova una guglia
sottile, ricoperta da lamine d'oro e sovrastata da una banderuola
dalle sembianze angeliche.
L'Isola
Vasilevsky
È
l'altra isola su cui si cominciò ad edificare fin dai tempi di
Pietro I. Sulla punta sorge un importante complesso architettonico
con al centro la sede della borsa; la piazza semicircolare che si
apre di fronte è in parte artificiale, perché la riva bassa e
frastagliata della Neva venne estesa di oltre 100 metri. Il sentiero
che scende verso l'acqua è decorato da grandi sfere di marmo e
l'imbarcadero da maschere di leoni. Molto imponenti e suggestive sono
le colonne rostrate, commemorative delle battaglie navali russe, le
cui basi sono decorate da sculture che rappresentano i 4 fiumi:
Volga, Neva, Volchov e Dnepr.
L'Ammiragliato
Dopo
aver attraversato il ponte
del luogotenente Schmidt
si torna sulla terraferma. Qui il centro della città è
rappresentato dalla piazza dell'Ammiragliato, la cui guglia d'oro è
decorata da un veliero, simbolo di San Pietroburgo, e dalle due
piazze ad essa adiacenti: quella del Palazzo e quella del Senato. L'Ammiragliato,
progettato nel 1823 dall'architetto Zacharov, è un palazzo simbolo
del miglior classicismo russo. La facciata è lunga 407 metri. Le
statue, situate sopra il colonnato superiore, rappresentano le 4
stagioni, i 4 elementi e le 4 direzioni del vento.
La
Piazza del Palazzo
Sulla Piazza del Palazzo sorge il Palazzo d'Inverno, realizzato in stile barocco russo dall'architetto Bartolomeo Rastelli. come residenza invernale degli Zar. La facciata si allunga per circa 230 metri lungo la riva sinistra della Neva. Al suo interno si trovano 1057 stanze, 117 scaloni e 2000 finestre. La balaustra esterna è decorata da circa 170 sculture. La ricca decorazione interna venne distrutta da un incendio nel 1837 e ricostruita degli architetti Brullov e Stasov nel 1839. L'edificio del palazzo, insieme ad altri 4 edifici confinanti, ospita il museo dell'Hermitage.
L'architettura
della piazza è frutto del talento di Carlo Rossi. Due ali, che
misurano in tutto 530 metri, uniscono le due estremità, formando un
gigantesco ferro di cavallo. Al centro si innalza la Colonna di
Alessandro (1829-1834), un imponente monolite di granito rosso, che
raggiunge l'altezza di 46 metri ed è sovrastata da una statua
allegorica, realizzata dall'architetto Montferrand, che raffigura un
angelo che schiaccia un serpente.
L'Hermitage
È considerato uno dei più importanti musei del mondo, alla stegua del Louvre, del Prado e degli Uffizi. Le sue origini risalgono agli anni 1764 e 1765, quando Caterina II fece costruire un edificio a due piani, affacciato sul Lungoneva, che chiamò Piccolo Hermitage. Qui sistemò la sua prima collezione di quadri acquistati in Europa a cui se ne aggiunsero molte altre.
Oggi
le collezioni sono divise in 8 sezioni: culture
primitive, arte dell'estremo oriente, arte del vicino e medio
oriente, antichità classiche, cultura e arte russe, arte dell'Europa
occidentale, arte orientale
e numismatica.
Alcune delle sale appartenenti al Palazzo d'Inverno sono conservate
con il mobilio dell'epoca. Le più suggestive ci sono sicuramente: la
Sala
della Malachite,
le cui colonne sono costruite con circa 2 tonnellate di questa pietra
semi-preziosa; la Grande
Sala del Trono,
con 48 colonne di marmo italiano; la Galleria
della Guerra Patriottica,
decorata da numerosi ritratti di ufficiali russi e la Sala
del Padiglione,
dove si può ammirare il celebre Orologio
del Pavone.
Quando battono le ore il pavone apre le ali, fa la ruota e scuote le
testa, la civetta scuote anch'essa la testa e il gallo fa
chicchiricchì.
Il
Giardino d'Estate
Uno
dei più bei parchi di San Pietroburgo, creato nel 1704 su un'isola
della superficie di 11,7 ettari, è bagnato dal fiume Mojka, dalla
Neva, dal Canale dei Cigni e dal fiume Fontanka. Su richiesta di
Pietro il grande furono coinvolti nella sua realizzazione famosi
architetti e costruttori di giardini provenienti da tutta Europa. Il
risultato è un parco di una singolare eleganza, i cui viali sono
decorati da circa 80 statue provenienti da Carrara. Sulla riva della
Fontanka è possibile ammirare il Grande
Palazzo d'estate di Pietro,
realizzato nel 1714 dall'architetto Domenico Trezzini, la Casetta
del Caffè
e la Casetta
del Tè.
Petrhof
Chiamata anche la Versailles russa, Pethrof sorge circa 30 km a ovest della città, nella parte meridionale del Golfo di Finlandia. Pietro il Grande fece costruire questo palazzo a partire dal 1714 come residenza estiva della famiglia reale. Petrhof sorge su tre terrazze naturali, la prima si affaccia sul golfo ed è occupata dal Parco Inferiore. Al centro della seconda terrazza sorge il Palazzo Grande, che unisce il Parco Superiore a quello Inferiore. Di fronte ad esso sgorga la Grande Cascata, una delle più imponenti e scenografiche al mondo.
Realizzato
in stile barocco pietroburghese, il Palazzo Grande subì delle
radicali modifiche, ad opera dell'architetto Jean-Baptiste Leblond,
durante il regno di Elisabetta I, figlia di Pietro. Dalla lunga
facciata, colorata di giallo e bianco, si diramano due basse gallerie
che terminano ciascuna con un padiglione. Ad est si trova la
cappella, decorata da cinque cupole d'oro, e ad ovest il padiglione
“sotto lo stemma”. All'interno si trovano numerose stanze
sontuosamente decorate che raccontano la storia e la vita quotidiana
degli Zar. La
Sala delle Udienze,
con pareti bianche e stucchi dorati, è arricchita da una serie di
grandi specchi posti uno di fronte all'altro; nella Sala
del Trono
oltre al ritratto di Caterina si impongono 12 tele di Philipp J.
Hackert che raffigurano la vittoriosa battaglia di Cesme contro i
Turchi; la Sala
dei Ritratti ha
le pareti
interamente coperte da 368 tele dell'italiano Pietro Rotari; la Sala
della Corona è
rivestita da teli di seta cinese su cui sono dipinte immagini che
narrano i segreti della produzione della porcellana; infine lo Studio
di Pietro I ha
le pareti interamente avvolte da pannelli di quercia, finemente
intagliati da Nicolas Pineau.
Adriana Fenzi
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