TORINO NAPOLI 1 - 3

NAPOLI IRRUENTO A TORINO, LA LOTTA SCUDETTO E' APPENA COMINCIATA.

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Vince e convince, stavolta. Il Napoli di Ancelotti è un’altra squadra, una squadra diversa, migliore o peggiore delle precedenti gestioni si potrà dire a fine stagione, intanto il mister oggi all’ora di pranzo fa di un sol boccone il Torino di Mazzarri, un allenatore che a Napoli ha ancora parecchi estimatori, per non dire vedove …

1 a 3 è un ottimo risultato allo stadio Grande Torino contro una squadra tosta che si può permettere due attaccanti di livello internazionale, Zazza e Belotti, più altri buonissimi giocatori. Ancelotti stravolge i suoi titolari e cambia il modulo, cose che a Napoli non si vedevano da anni, e schiera Verdi e Callejon larghi in un 4 4 2 dove i centrali di centrocampo sono il capitano Hamsik e Rog, uno che il posto da titolare non l’ha mai visto da quando è a Napoli, tante presenze ma mai dal primo minuto, Albiol e Koulibaly coppia centrale con Hysaj e l’altra sorpresa di giornata, Luperto, giovane nel giro della nazionale under 21 e ottime aspettative. Mertens e Insigne in attacco. Il tutto con Ospina in porta a cercare conferme della proprietà del posto da titolare.

Al 4° minuto già in vantaggio il Napoli, difesa del Torino imbambolata e fa autoscontro, ne approfitta Insigne che porta la sua squadra sull’1 a 0. Ancora monologo Napoli con Mertens che all’ottavo minuto serve Verdi, ma senza riuscire a trovare la porta. C’è solo il Napoli in campo, Mertens prova il suo colpo migliore, il pallonetto, ma la palla finisce alta di poco. Al 20° raddoppio Napoli, azione di sarriana memoria con protagonisti Mertens e Verdi con il secondo che di sinistro realizza il 2 a 0. Ci vuole il recupero per vedere una azione da gol del Torino con Zazza che serve Rincon che spara altissimo. Ripresa che si apre con la disattenzione del giovane Luperto che dentro l’area atterra Berenguer, rigore realizzato magistralmente da Belotti. L’illusione del Torino dura poco, al 59° lunga azione del Napoli che si conclude con il tiro di Callejon che si stampa sul palo, Insigne si fa trovare pronto e realizza il 3 a 1. Partita finita con la squadra di Mazzarri inerme davanti al Napoli.

Una vittoria importante, non si può dire decisiva ma che permette ad Ancelotti di poter portare avanti le sue idee con più fiducia sia da parte della squadra che accetta più volentieri certe scelte, sia dalla società che non mette pressione ma soprattutto dall’ambiente, reduce da troppe vedovanze che soffoca la squadra a ogni passo falso. I tifosi hanno bisogno di sognare, di aspirare davvero a combattere per lo scudetto con la Juventus e avere un ruolo di primo piano nella Champions League. È possibile tutto ciò, Ancelotti ha il carisma del vincente, ha le carte per poter adattare il magnifico gioco dello scorso anno a un pragmatismo di pure stile ancellotiano, vincere e scrivere la storia, cosa che a Napoli ha fatto solo Maradona.

Giuseppe Calvano


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