UDINESE ROMA 1-0

ROMA, COSI NON VA. PERDE A UDINE E MARTEDI’ ALL’OLIMPICO ARRIVA IL REAL, CRISI IN VISTA?

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Le notizie dalla Spagna erano buone, il Real in trasferta in terra Basca ne ha presi tre dall’Eibar e ha aperto una nuova crisi dei Blancos e per il suo allenatore Solari; forse, la Roma, non eguaglia la figuraccia Real, ma ci va molto vicino: la sconfitta contro l’Udinese non ci sta o non ci dovrebbe stare in un campionato normale, ma la Roma di quest’anno è cosi, va a corrente alternata e la zona Champions si allontana sempre di più, sappiamo tutti quanto sia vitale per la società entrare ogni anno nell’Europa che conta davvero, l’unica che garantisce un certo tipo di entrate monetarie.

Di Francesco, stavolta, la formazione l’aveva annunciata in conferenza 24 ore prima, dentro Schick e Kluivert, fuori Dzeko e Under, Santon a destra, Kolarov a sinistra con Fazio e Jesus centrali di difesa. Centrocampo con Cristante, Pellegrini e Nzonzi con El Shaaravy a fare coppia con l’ex Sampdoria. Forfait anche del portiere Olsen, sostituito da Mirante, all’esordio stagionale. Il subentrato Nicola spedisce Lasagna in panchina e sceglie Pussetto accanto a De Paul con centrale di centrocampo l’ex laziale Behrami.

Partita bloccata fin dall’inizio con l’Udinese racchiusa in 30 metri, nessuna intenzione di tenere palla e creare gioco attivo, pronta però alle ripartenze con De Paul in grande spolvero. Roma sempre con la palla ai piedi, ma con azione lenta e prevedibile. Ci prova al 19’ il Faraone, ma dopo essersi liberato di due uomini spedisce alto. Al 21’ ancora El Shaarawy a proporsi, ma una volta al tiro è ancora molto impreciso. Ci prova a farsi vedere l’Udinese, però la difesa della Roma, anche se abbastanza distratta, riesce a chiudere prima su Behrami e poi su De Paul. Al 41’ Kolarov prova la botta su punizione ma Musso devia in angolo. Primo tempo noioso e Roma che non morde, non incide, mentre l’Udinese è soddisfatta del lavoro svolto.

Ripresa senza cambi, e anche senza nessun cambiamento della Roma nel costruire palle gol. Ci prova di testa Nzonzi al 49’, ma senza prendere lo specchio. Di Francesco vorrebbe più concretezza da grande squadra, ma i giocatori in campo sembrano essere persi nei propri pensieri, senza mordente. 53’ ancora Kolarov ci prova da fuori non prendendo lo specchio della porta. 54’ il patatrac, rimessa laterale per l’Udinese sulla trequarti, colpo di tacco di Pussetto per De Paul che si invola tra Santon e Jesus e solo davanti a Mirante realizza l’uno a zero. La Roma prova subito a rispondere, ma è sempre e solo Nzonzi a creare pericoli sui calci piazzati senza però trovare la rete. Al 64’ l’Udinese raddoppia, ma la var annulla per fallo di mano di Pussetto nel controllo aereo su splendido assist di De Paul. Nicola in panchina urlava perché ci poteva stare il sussulto da grande squadra, la reazione d’orgoglio, ma non è serata per i colori giallorossi. Lo si capisce anche da come entrano in campo Dzeko e Under, come due fantasmi, anche se il Dzeko almeno nei primi minuti ci ha provato, addirittura venendo a prendere palla nella propria metà campo, però non in zona gol. Ultimi quindici minuti con la Roma riversata nell’area avversaria senza creare nessuna vera palla gol, corner su corner e nessuna parata difficile di Musso. Al 93’ la palla gol è nei piedi invece di Machis, appena entrato, ma fallisce davanti a Mirante facendosi respingere la palla. Al 96’ ci prova anche Zaniolo con un tiro dai 25 metri, che Musso blocca a terra. Fischia la fine Fabbri al 96 e 30.

Brutta sconfitta della Roma, non di buon auspicio per martedì anche se le motivazioni per una partita contro il Real in Champions possono cambiare tutto e il contrario di tutto in 48 ore. Qualcuno sosterrà che i ragazzi erano distratti per la prossima partita, una cavolata colossale, la verità è sempre nel mezzo, una Roma che si accende e si spegne senza interruttore, senza che Di Francesco possa fare qualcosa in proposito, è questo il problema più grave, che si potrà risolvere non con il cambio allenatore, nè con il rientro di Manolas e De Rossi, forse il problema è più sù del rettangolo di gioco, ma il campo ha sempre ragione, e il primo a pagare è sempre l’allenatore, poi i giocatori. Aspettiamo una grande prova martedì per potersi poi rilanciare anche in campionato, tempo ce n’è e le avversarie per il posto Champions non è che poi corrano così tanto.

UDINESE: MUSSO, LARSEN, E KONG, NUYTINCK, TER AVEST, FOFANA, BEHRAMI, MANDRAGORA, SAMIR (PEZZELLA), PUSSETTO (D’ALESSANDRO), DE PAUL(MACHIS). ALL. NICOLA

ROMA: MIRANTE, SANTON, FAZIO, JESUS, KOLAROV, CRISTANTE, NZONZI, KLUIVERT (UNDER), PELLEGRINI (ZANIOLO), EL SHAARAWY, SCHICK (DZEKO). ALL. DI FRANCECO

54’ DE PAUL

GIUSEPPE CALVANO

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