KLAW

E’ uscito da qualche giorno “Estoti Parati” il nuovo e terzo album dell’artista Klaw. Nell’intervista ci racconta quale messaggio vuole mandare con i suoi testi e del perché del suo pseudonimo.

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E’ uscito da qualche giorno “Estoti Parati” il nuovo e terzo album dell’artista Klaw. Nell’intervista ci racconta quale messaggio vuole mandare con i suoi testi e del perché del suo pseudonimo.

Abbiamo il piacere di parlare con l’artista Klaw che ci racconta i suoi esordi musicali e il percorso che ha seguito finora



Ci vuoi parlare un po’ di te e del tuo percorso musicale?

Io ho iniziato a fare musica e a comporre intorno ai quindici anni per necessità personale, scrivendo la prima poesia per la compagna di classe che mi piaceva e poi ho iniziato a scrivere qualsiasi emozione che provavo. In concomitanza con questo ho cominciato anche a suonare la chitarra, quindi a musicare i testi che man mano scrivevo. Poi ho suonato con una band per 3 anni e a 19 anni sono diventato solista fino a realizzare tre album e questo è il terzo.

Quando è uscito questo album?

L’album è uscito il giorno 3 Maggio scorso. Ha il titolo di “Estote Parati” che può definirsi un concept album, il cui concetto base è lo stare pronti, come da traduzione dal latino che vuol dire appunto “state pronti”. Inoltre questo è anche il motto degli scout, infatti ci sono molte affinità con quel mondo, sia nei testi, come ne “La meridiana”, che è il titolo di un canto scout, sia nei suoni che sono ambient, appunto per rimanere in quel tema. Il messaggio principale che voglio dare, con questo album e, in generale, con la mia musica, è l’empatia, in quanto credo che sia la condizione più importante per combattere l’isolamento e non rimanere soli nella vita.

E’ veramente un bel messaggio il tuo!

Sì grazie. Quante volte un amico ci ha salvato la vita con una telefonata? La musica secondo il mio punto di vista ha anche questo potere, quindi il mio impegno, nel mio piccolo, è questo. Ogni generazione ha avuto le sue difficoltà, le sue problematiche, ma oggi tutto questo avanzare tecnologico ha isolato molto le persone ed è un dramma. Ho iniziato a scrivere musica per il semplice fatto che non mi trovavo con gli altri. Sono più che sicuro di provenire da una famiglia per bene, che mi ha educato con dei principi sani. Il paradosso oggi è che chi conduce una vita normale viene visto come alternativo o strano. Com’è che prima c’erano la maggioranza di persone normali e le persone strane erano gli psicopatici, quelli strani? Oggi la maggioranza è costituita da psicopatici e la paradossalità che le persone considerate strane sono quelle semplicemente normali.

Ti do pienamente ragione! Quello che accade intorno a noi, come il fatto gravissimo accaduto a Manduria, dove alcuni ragazzi, forse per divertirsi, nel senso letterale del termine, cioè fare altro dal solito, hanno portato alla morte un povero uomo di 66 anni, il tutto di fronte all’indifferenza di chi ha visto tante volte prenderlo in giro e non aver mosso un dito per difenderlo.

Perché non è stato denunciato? Io non capisco questo!

Ci vuoi parlare del tuo album e dei testi cosa raccontano?

Intanto c’è una cosa importante da ribadire a proposito dell’album, che è strutturato come un vero e proprio percorso. Ci sono due brani di introduzione e poi c’è tutto un crescendo continuo, come a voler andare verso il cambiamento che tutto l’album rappresenta. La musica la definirei ‘indi’, cioè una musica che mischia più generi.

1. “Svevo” è un featuring con un artista emergente di Catania che si chiama M-on. Il messaggio della canzone offre un finale alternativo a quello che è presente ne “La coscienza di Zeno”. Alla fine della storia il personaggio di Svevo si accetta per quello che è, cioè un inetto. Quello che dico io che è che è vero che la società è sbagliata, ma tutto dipende da come la guardi, da come ti poni nei suoi confronti. Non ti deve toccare anche se ti additano come strano. Musicalmente questo testo è un po’ punk.

2. “902” Era l’autobus che mi portava a scuola. Qui parlo del momento di stallo che si trovano a vivere le persone una volta usciti da scuola. Si pensa subito di dover affrontare la vita e di come risolversi subito la vita. Io ho avuto questa fretta. Per me anche se non era possibile fare subito musica era importante trovare un ripiego o fare altro, magari lavorando anche in un bar. Poi è bastata una ragazza che mi ha fatto capire che dovevo insistere nel continuare a fare musica.

3. “Disagio clandestino” prima skit , è un disagio clandestino perché io ho tutto e mi sentirei ancora più strano a pensare a queste cose

4. “Vitiligine” E’ la malattia della pelle di una ragazza. È un brano molto lungo e complicato e parla di una ragazza che cercava qualcosa di utopico e ha mollato qualcosa che poteva invece essere più stabile. Ci sono metafore, come lo sfogo del corpo dei troppi discorsi trattenuti in gola.

5. “Sul giornale”. Qui c’è una scelta musicale più allegra. Facevo il cameriere quando ho scritto questo disco, riflettendo sulla moltitudine di gente che uno vede durante il lavoro. “La notte passa e chissà dove può arrivare” sono alcuni versi.

6. “Angolo scuro”. È un pezzo che non c’entra molto con l’album che parla di una ragazza che avuto problemi con la droga.

7. “Evviva l’Italia” è un pezzo satirico, è una critica all’italiano medio, parla un po’ dell’assurdità della politica, ma soprattutto dell’incoerenza delle persone. Come la femminista incallita che in tribunale pretende il mantenimento dall’ex marito, oppure le ragazzine con in testa corone di fiori, per onorare i neuroni morti.

8. “Dottor Pathos” è una storia d’amore con una ragazza psicopatica, storia finita male.

9.”per certi versi” è l’ultimo dei brani negativi, dove analizzo la mia incoerenza. Anche io lo sono! Ebbene sì!

10. “CBD” è il principio attivo della marijuana quello legale. Volevo essere questo: ci sono dei puntini disegnati, basta unirli e non scarabocchiarli in modo disordinato, sta a te. Ogni cosa dipende da noi.

11. “La meridiana”: parlo nuovamente di me, ma dal punto di vista della mia stranezza come mi piace la pizza il giorno dopo o uscire con la pioggia con le cuffie e camminare da solo. Però vuole essere un viaggio mentale che può riguardare chiunque, non necessariamente in negativo.

12. “Credo inverso”. È nato sull’autobus, perché c’era una signora che sosteneva che i ragazzi di oggi non credono più in niente. Sicuramente non stava dicendo una cosa assurda, ma non si può sempre generalizzare perché ci sono ragazzi che hanno qualcosa da dire, qualcosa dentro e io mi sento parte di questi.

13. “Catania-Lamezia” Il pezzo è molto positivo anche se la base è un po’ pesante, perché tu puoi essere positivo quanto vuoi, ma devi avere coscienza di quanto ti circonda e un po’ di malinconia ti prende. Non è un pezzo d’amore, ma di amicizia. “non lasciare che il passato ti dica chi sei, ma fa che sia fatto ciò che diventerai”

14. “Cattivo vizio” Il cattivo vizio è il pregiudizio che abbiamo nei confronti delle persone, che non vuol dire pregiudizio in negativo, ma anche nel sopravvalutare le persone.

15. “Ti scriverò una canzone” è il secondo tempo di Catania Lamezia. Nell’ultima frase, proprio come te

Mi dici il perché di questo tuo pseudonimo?

Klaw sono le iniziali di quegli artisti che mi hanno aiutato a camminare nel mondo della musica e della vita, nome che se lo si legge al contrario è walk in inglese e sono: Kurt Gobain, Ligabue, Alessandro Leotti(J-ax) e William Bruce Bailey. Io mi chiamo Alberto Amenta, ho 21 anni e vivo a Catania.

Qualche giorno fa una bambina di Napoli, Noemi, è stata colpita da un proiettile durante una sparatoria di stampo camorristico. Ora è in coma farmacologico.

Siamo come in una situazione di guerra. Chi spara a caso sa che può colpire qualcuno e non è giusto che ci rimetta una bambina. Questo non deve far pensare che Napoli sia una città dove non dover andare. Queste notizie poi creano molta paura tra la gente.

Il 4 maggio è stato il cinquecentenario dalla morte di Leonardo da Vinci e in una rete francese un giornalista lo ha definito genio francese. E’ ignoranza? O fa comodo che sia riconosciuto come francese?

Leonardo non era né un genio italiano né francese, sarà stato un alieno. Loro se la vogliono sentire così. A me sembra un po’ ridicolo. Era meglio definirlo genio mondiale.

E sul cambiamento climatico cosa mi dici?

Domandiamoci il perché di questo. A me piace Greta thunberg, contro le sue coetanee che vanno a farsi stupidi selfie. Lei invece va in giro a parlare di queste cose. Io la stimo.

l'album è disponibile su tutte le piattaforme digitali!
Spotify : https://open.spotify.com/album/3tvAS14rpMArtf8GCgPsXe?si=fgRs54_hT-avVHcDFQT03w
Itunes : http://itunes.apple.com/album/id1460395860?ls=1&app=itunes
Deezer : https://www.deezer.com/album/94276242…

Intervista di Michela Di Mattia


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