Stati Uniti ancora sul tetto del Mondo.
La Nazionale femminile a stelle e strisce ha, infatti, trionfato nel Campionato Mondiale disputatosi in Francia, piegando per 2-0 l'Olanda (Campione d'Europa) nella finale di Lione, con reti di Megan Rapinoe (su rigore) al 61' e di Rose Lavelle al 69'.
Il cammino delle yankee è consistito in un'autentica marcia trionfale: 13-0 alla Thailandia, 3-0 al Cile e 2-0 alla Svezia nel girone eliminatorio, 2-1 alla Spagna negli ottavi di finale, 2-1 alla Francia padrona di casa nei quarti, 2-1 alle “cugine” inglesi in semifinale e 2-0 all'Olanda nell'atto conclusivo.
Nonostante ciò, la spedizione delle ragazze statunitensi non è stata esente da polemiche.
In primis, quella relativa a Megan Rapinoe, la quale non ha cantato l'inno USA “The Star-Spangled Banner” prima dell'incontro con la Spagna, quale sfida al presidente yankee Donald Trump (che non ha affatto gradito, rispondendo a tono).
Altra polemica nella semifinale con le inglesi, per via dell'esultanza di Alex Morgan, la quale ha festeggiato la rete del 2-1 mimando di sorseggiare il tè, bevanda tipicamente albionica: immediate le proteste giunte dall'Inghilterra, che hanno praticamente costretto l'attaccante statunitense a precisare che il suo gesto non voleva affatto essere offensivo.
Tornando al calcio giocato, il successo della Nazionale USA ha un valore forse maggiore di quello del 2015, poiché raggiunto senza le reti dell'implacabile bomber Abby Wambach e le "parate impossibili" dell'estremo difensore Hope Solo (italoamericana), rispettivamente ritiratesi dal calcio giocato nel 2015 e nel 2016.
E l'Italia?
Tornate al Mondiale dopo un'assenza che durava dal 1999, le ragazze guidate dalla selezionatrice Milena Bertolini sono state la sorpresa positiva del torneo.
Inserite nel difficile girone con Australia, Giamaica e Brasile, le Azzurre parevano poter al massimo superare la prima fase come terza o seconda: invece, è giunto il primo posto, grazie ai successi per 2-1 con l'Australia e per 5-0 con la Giamaica, che hanno reso ininfluente la sconfitta per 0-1 col Brasile nell'ultima giornata.
Superati gli ottavi di finale con un 2-0 alla Cina, l'avventura italiana ha conosciuto il suo epilogo nei quarti, al cospetto della più esperta (ma non certo più forte) Olanda, vittoriosa per 2-0.
Ora, per le Azzurre arriva il difficile, cioè continuare su questa strada, senza disperdere il patrimonio d'interesse e di fiducia venutosi a creare attorno a questa Nazionale italiana femminile che è andata (con pieno merito) oltre le più rosee aspettative.
Consentiteci una facile battuta: il futuro dell'Italia femminile appare davvero roseo.
Giuseppe Livraghi
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