Ci si chiede se, in tempi di quarta ondata, ci fosse bisogno della denuncia da parte dell’infettivologo Matteo Bassetti, il quale chiede a gran voce di rivedere il bollettino medico che quotidianamente, da due anni a questa parte, viene battuto come un orologio svizzero alle 18 dalle principali agenzie e riportato da tutti gli organi di informazione. “Fare la conta dei positivi è anacronistico” ha evidenziato Bassetti. “Prima aveva un senso, ma oggi il denominatore cambia di giorno in giorno. I numeri rischiano di essere fuorvianti. Meglio arrivare ad un record settimanale che sia però più preciso. Occorre sapere quanti sono i vaccinati, i non vaccinati, i pazienti in terapia intensiva e così via”.
Le impennate di nuovi positivi, spesso asintomatici, annunciate in questi giorni a fronte di un numero altissimo di tamponi, spesso superiore al milione, stanno generando un effetto domino sui cittadini italiani, generando un’ansia crescente a fronte di notizie non più rassicuranti sulla variante Omicron. Inoltre non è più accettabile la mancanza di scorporo sia dei semplici tamponi effettuati nelle farmacie da quelli molecolari, gli unici attendibili, che del numero di decessi, tra quelli acclarati e non, dovuti al Covid.
E’ di oggi inoltre la dichiarazione di Antony Fauci, consulente della Casa Bianca sul Covid secondo cui “Omicron, con il suo grado di trasmissibilità senza precedenti, alla fine troverà tutti”. Con un “distinguo” però fondamentale: “I vaccinati e coloro con la terza dose saranno esposti" alla variante e molti di loro "saranno probabilmente infettati ma, molto probabilmente, non finiranno in ospedale e non moriranno”. A differenza dei non vaccinati che invece rischieranno di più, pagando un prezzo maggiore.
Attualmente i dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità evidenziano un dato non confutabile: “I soggetti con ultimo richiamo hanno un tasso di ricovero dell’8,8 ogni 100 mila, mentre il tasso di ricovero in terapia intensiva è 0,9 ogni 100.000”.
Emanuele Pecoraro
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