UNA TRAGEDIA NELLA TRAGEDIA NEL CONCORSO ORDINARIO PER LA SCUOLA

UNA TRAGEDIA NELLA TRAGEDIA NEL CONCORSO ORDINARIO PER LA SCUOLA

Purtroppo il Ministero dell’Istruzione sta facendo un altro buco nell’acqua, migliaia di candidati rimasti fuori sono pronti a far ricorso per via delle domande che risultavano essere “dubbie” e per la modalità poco pertinente a selezionare un docente.

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Stiamo assistendo in questi ultimi giorni, ad una continua polemica sull’ultimo concorso ordinario per la scuola, che era stato istituito durante l’estate del 2020, per essere poi espletato esattamente in questi giorni.

In quasi due anni, numerosi sono gli eventi che cambiano la vita di ciascuno, ma le categorie più colpite sono quelle delle lavoratrici madri. Donne che aspettavano con ansia e da anni questo concorso, hanno visto nel tempo il sogno di realizzazione di metter su famiglia, accantonando il concorso in un secondo momento, pensando che non si sarebbe più realizzato.

La controversia verte proprio sul punto che ci sono donne allo stato quasi finale della gravidanza e hanno il concorso proprio in quei giorni, donne dalla gravidanza a rischio, impossibilitate a muoversi, mandate a più di cinquecento chilometri lontane dalla loro casa e che per uno scherzo della natura, non potranno recuperare il concorso in altre date. Persone che hanno fatto domanda in altre regioni, ma per altri motivi non sono potuti andare, per via dei molti chilometri che avrebbero dovuto percorrere, altri colpiti da Covid – 19 e chiusi in casa per la quarantena.

Ma l’ingiustizia non si concretizza solo qui: per le molte classi di concorso c’è stata una vera e propria selezione in cui vediamo interi gruppi di persone non passati, insegnanti precari che insegnano da anni e hanno il mestiere alla mano, eppure, per via della modalità meccanica per come è stato concepito questo concorso, sono andati avanti insegnanti con una preparazione totale e talvolta dispersiva.

Nella maggior parte delle classi di concorso troviamo domande poco inerenti alla tematica su cui verterebbero i programmi, domande tecniche senza ragionamento ma che molti ci sono arrivati per pura intuizione.

Purtroppo il Ministero dell’Istruzione sta facendo un altro buco nell’acqua, migliaia di candidati rimasti fuori sono pronti a far ricorso per via delle domande che risultavano essere “dubbie” e per la modalità poco pertinente a selezionare un docente.

Evelyn Grazia Nericcio

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