Vaiolo Delle Scimmie: Al Via La Campagna Vaccinale Allo Spallanzani Di Roma

Vaiolo Delle Scimmie: Al Via La Campagna Vaccinale Allo Spallanzani Di Roma

Nel Lazio numerosi casi. Il ministero raccomanda il vaccino al personale sanitario e alle persone a rischi

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E' iniziato oggi, lunedì 8 agosto, la campagna vaccinale contro il vaiolo delle scimmie, che secondo i dati, ha già colpito un centinaio di persone solo nel Lazio.

Come aveva annunciato l’assessore alla sanità e integrazione sociosanitaria Alessio D’ Amato, la campagna vaccinale nazionale parte proprio dall' Istituto Nazionale per le Malattie Infettive "Lazzaro Spallanzani" di Roma. Il Lazio è la prima regione dove verrà distribuito il vaccino; poi seguiranno le altre zone più colpite dai contagi, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.

Ricordiamo che il MPXV virus venne identificato per la prima volta nelle scimmie in cattività nel 1958, e successivamente nel 1970 in un uomo della Repubblica Democratica del Congo. La malattia, conosciuta come vaiolo delle scimmie, è piuttosto rara nell’uomo, ma era già conosciuta e diffusa in Africa. Il virus si tramette attraverso il contenuto liquido delle vescicole, che appaiono appunto nei soggetti infetti.

Secondo la circolare del Ministero della Sanità, al momento, la modalità di contagio e la velocità di diffusione, così come l’efficacia delle misure non farmacologiche, fanno escludere la necessità di una campagna vaccinale di massa. Le prime categorie ad alto rischio a cui verrà offerta inizialmente la vaccinazione, come profilassi pre-esposizione, sono individuate tra: personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a orthopoxvirus. Persone gay, transgender, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM), che rientrano nei seguenti criteri di rischio: storia recente (ultimi 3 mesi) con più partner sessuali, chi ha partecipato a eventi di sesso di gruppo, chi ha partecipato a incontri sessuali in locali, club, cruising, saune, chi ha riportato una recente infezione sessualmente trasmessa (almeno un episodio nell'ultimo anno), chi associa gli atti sessuali al consumo di droghe chimiche (Chemsex).

“Tali soggetti a più alto rischio" si legge nella circolare, "potrebbero essere identificati tra coloro che afferiscono agli ambulatori PrEP-HIV dei centri di malattie infettive e dei Check Point, ai centri HIV e ai centri per il trattamento delle malattie sessualmente trasmissibili, utilizzando anche indicatori di comportamento ad alto rischio simili a quelli utilizzati per valutare l'idoneità alla profilassi pre-esposizione all'HIV, ma applicati indipendentemente dalla presenza o meno di infezione da HIV".

In una successiva circolare del Ministero, si evince che le dosi riservate alla regione Lazio saranno 1.200, 2.000 dosi per la Lombardia, 600 per l'Emilia Romagna e 400 per il Veneto. La distribuzione è stata decisa in base al numero di contagi registrato in ogni regione fino ad oggi. La prima tranche del siero sarà composta da 5.300 unità, una seconda è prevista dopo Ferragosto per un totale nazionale di circa 16.000 dosi di vaccino.

Come ha dichiarato il professor Fabrizio Ernesto Pregliasco, docente di Igiene all'Università Statale di Milano e direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi, "il vaccino può essere importante come elemento protettivo per i soggetti particolarmente a rischio, ma l'elemento fondamentale resta la prevenzione".

Benedetta Zibordi 

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