Al Teatro Trastevere per la regia di Antonio Grosso, dal 17 al 20 Febbraio lo spettacolo “Col naso in su’”, di e con Andrea Zanacchi, con intervento musicale al Violoncello Laura Benvenga.
Ambientato in un quartiere non meglio identificato, con poche cianfrusaglie e un pagliericcio di fortuna, il protagonista, Nino, si rivolge a Marco, giovane ragazzo con il quale il barbone si apre in un lungo monologo, frammentato dall’intervento di un violoncello e dello spacciatore di zona che tenta di mettere Marco contro un indifeso e romantico Clochard ,il quale cerca, raccontando la sua storia, di infondere speranza nel giovane.
Nino non nasce sulla strada. E’ un ragazzo normale, uno di noi, con una famiglia, un padre una madre ed un fratello al quale vuole bene. Un ragazzo con la testa a posto, forse un po' troppo sensibile rispetto alla media, che vuole studiare musica e sfondare.
Ma si sa con l’arte non si va da nessuna parte, non si campa, e Nino si ritrova in strada, dopo essersi iscritto anche all’università, nei tempi del 68.
È proprio in mezzo alla natura, con suo fratello, e poi in strada che Nino “Alza gli occhi all’insù” per guardare il cielo…. Un cielo che ne’ lui ne’ suo fratello ritroveranno mai uguale in altre città o in altri luoghi, quando arriva il terremoto e quel fratello le macerie se lo portano via.
La fine di Nino è tragica, quasi un incontro- scontro con la cattiveria del quartiere, ma il suo ultimo pensiero è per quel ragazzo, Marco, al quale vuole lasciare una testimonianza di vita, l’unico che gli ha chiesto di parlare di sé, della sua storia.
Il testamento virtuale che Nino lascia è quello dell’esperienza di vita, dell’assaporare tutto, fino in fondo, come un gol di Roberto Baggio.
Monica Pecchinotti
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