Giusy Lauriola Prendiamo Il Sentiero Paludoso Per Arrivare Alle Nuvole

Giusy Lauriola Prendiamo Il Sentiero Paludoso Per Arrivare Alle Nuvole

Alla Galleria Umberto Mastroianni dei Musei di San Salvatore in Lauro a Roma, la personale di Giusy Lauriola.

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Fino al prossimo 31 marzo la galleria Umberto Mastroianni dei Musei di San Salvatore in Lauro a Roma, ospita la personale di Giusy LauriolaPrendiamo il sentiero paludoso per arrivare alle nuvole”, curata da Federica Di Stefano.

Un percorso espositivo che vede 17 opere in mostra, quasi tutte di imponenti dimensioni e due installazioni site-specific “Nuvole” e “Le mie nuvole”, in tessuto resinato.

I nuovi lavori di Giusy Lauriola sembrano aver perso la loro connotazione iniziale, sembrano opere destrutturate, più eteree, con una ripartizione cromatica ben definita, dove il colore incarna il sentimento e viceversa.

Grandi tele che sembrano scenografie, dove le figure lievi parlano con il linguaggio dei segni , con le loro posture.

Giusy Lauriola ci presenta i suoi paesaggi interiori che sembrano orizzonti in una dimensione atemporale, che infondono serenità in una dimensione quasi metafisica.

La resina è il focus nel lavoro della Lauriola, mista a smalto, acrilico, bitume, tutto su tela.

Un’opera è dedicata alla guerra in Ucraina “Immersi in un rosso torpore” ed è stata creata e modificata in sede quasi di allestimento, l’unica che presenta il colore rosso, con un elemento militare disegnato ed una figura eterea che con un gesto sembra voler fermare il conflitto.

Anche i titoli delle singole opere sembravo vere e proprie poesie, un vero e proprio messaggio di positività che sembra quanto mai attuale, visto il periodo storico che stiamo vivendo.

Il titolo della mostra stessa “Prendiamo il sentiero paludoso per arrivare alle nuvole”, è rappresentato da una parete di opere piccole 20x20 incantevoli, ma la vera sublimazione delle opere della Lauriola, a mio avviso, è nelle tele “Un dolce pomeriggio di fine estate”, “Quello strano confine tra cielo e terra”, lo spettacolare “Incamminiamoci verso altri orizzonti” e “Un sole caldo come un campo di grano” e nelle due leggiadre installazioni.

Abbiamo voluto fare alcune domande all’artista proprio in sede di vernissage, per meglio comprendere il percorso espositivo.

Com’è nataPrendiamo il sentiero paludoso per arrivare alle nuvole”

“Realizzare un progetto come questo non è stato così “fluido”, per me arrivare fin qui è una grande emozione. Tirare fuori quello che ho dentro non è così semplice né così immediato, spero di essere riuscita a farvi vedere con le mie opere come se fossero i miei stessi occhi. Come già accennato dal critico Carlo Ercoli questa mostra si riferisce ad un sogno, mentre realizzavo queste opere. Un sogno che mi vedeva in un’altra dimensione, in una quarta mia personale, come se fossi in un luogo non luogo. Mi sono resa conto mentre dipingevo e creavo le figure sulle tele che stavo rifacendo qualcosa che inconsciamente avevo sognato. La quarta dimensione non è solo la mia realtà, ma è una diversa emozione, potevo essere qui ma anche da una qualsiasi altra parte.

Che tempi hai avuto per la realizzazione delle tue opere?

Sono partita da prima dell’estate con qualche opera e poi ho iniziato in maniera incessante da settembre, tutti i giorni a realizzarle. Sono opere che creo d’istinto, prima devo soltanto preparare le tele e poi dopo, quando utilizzo la resina, devo aver già deciso tutto, anche la colorazione, poi la realizzazione è istantanea, ci vuole tempo solo per la preparazione. Nel momento in cui decido che quella base mi sta bene, è giusta, allora ne posso fare un’altra. Se, viceversa, quella base non va bene, io ci rilavoro sopra finchè non raggiungo il mio obiettivo e a volte avere più strati è ancora più interessante. E’ come un fiume in piena non mi riesco a fermare. Poi l’utilizzo del segno è stato un lavoro più lungo, a volte anche a due mani, io lavoro sia con la destra che con la sinistra.

E’ la prima volta che utilizzi un segno così marcato sulle tue opere?

Si perché è un segno marcato ma delicato, e ci vuole tempo per arrivare a crearlo.

Prossimi progetti?

Dal 1 al 12 giugno sarò ad Atene, in una residenza artistica curata da Manuela De Leonardis, nella Domus Art Gallery con altre due artiste, non vedo l’ora.”

La mostra è organizzata da “Il Cigno GG Edizioni” che ha realizzato anche il catalogo, advisor legale e patrocinatore dell’evento è Fantozzi & Associati, nelle persone dei soci Francesco Giuliani e dell’associata Valentina Guzzanti, partner della mostra: Fineco; Kapusons; Profima; Revobyte. Testi critici a cura di Manuela De Leonardis e Carlo Ercoli.

La mostra sarà visitabile fino al 31 marzo 2022, alla Galleria Umberto Mastroianni dei Musei di San Salvatore in Lauro, ad ingresso gratuito, dal martedì al sabato 10.00-13.00; 16.00-19.00, chiuso domenica e lunedì.

Articolo di Stefania Vaghi 

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