Emily Dickinson: La Mostra Alla Biblioteca Villino Corsini – Villa Pamphilj.

Emily Dickinson: La Mostra Alla Biblioteca Villino Corsini – Villa Pamphilj.

Le donne coinvolte non erano tutte artiste, anzi qualcuna non si era mai cimentata con l’arte, ma il collage ha la caratteristica di non richiedere necessariamente una formazione per potersi esprimere

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Ha aperto sabato 12 marzo la mostra dedicata ad Emily Dickinson alla Biblioteca Villino Corsini dentro al parco di Villa Pamphilj: è nata da un workshop di collage con l’artista Simona Gasperini portato avanti per diversi mesi dallo scorso autunno nello spazio della galleria ArtSharing Roma a Monteverde.

Le donne coinvolte non erano tutte artiste, anzi qualcuna non si era mai cimentata con l’arte, ma il collage ha la caratteristica di non richiedere necessariamente una formazione per potersi esprimere: Simona Gasperini, nota in questo settore, pur non essendo arte terapeuta ha sviluppato una tecnica di insegnamento che le permette di lavorare anche con persone di ogni tipo – ad esempio con la nota associazione Ultrablu che si occupa di neuro diversità – e di guidarle nell’espressione più intima.

Per questa ragione è stata scelta proprio la poetessa Emily Dickinson: benché non avesse una formazione regolare nelle lettere e sia vissuta per moltissimo tempo chiusa in una stanza della sua casa, ha saputo raccontare il mondo, l’amore, la natura con un sentimento intimo e profondo. Il suo lavoro era però così intimo che per lunghissimi anni ha tenuto i suoi scritti nei cassetti e addirittura li ha sigillati con il cucito: ecco, dunque, la scelta di usare dei vecchi cassetti anziché le tele come supporto del collage. Le opere non raccontano solo la poesia di Emily Dickinson, ma sono un viaggio attraverso l’anima delle autrici: sono state guidate, attraverso la lettura di scritti e poesie, ad esprimere segretamente sé stesse attraverso le immagini sia nei cassetti, sia nei libri d’artista esposti assieme ad essi. Sono delle vere poesie visive, dove non di rado sotto le immagini percettibili si nascondono frasi, parole, pensieri che restano celati al pubblico perché appartenenti intimamente alle autrici, che li hanno espressi e poi protetti.

La scelta di esporre in biblioteca deriva proprio dal lavoro profondamente letterario portato avanti nel workshop, tanto che lo stesso allestimento non è convenzionale: non opere attaccate alle pareti, ma una stanza piccola e intima in cui i cassetti sono posati sui tavoli come libri, mentre una sedia sembra spettare da un momento all’altro che la poetessa torni a scrivere nelle ore notturne, come faceva nella sua casa negli U.S.A. per non disturbare il ritmo delle attività della sua famiglia.

All’apertura sono intervenuti Anna Barenghi (direttrice della biblioteca) , Elio Tomassetti ed Isabella Cognatti (rispettivamente presidente del Municipio XII e vicepresidente commissione cultura) con considerazioni sulla necessità di interazione tra i diversi enti per valorizzare culturalmente il territorio: è stato spiegato come una parte dei fondi recentemente arrivati al Municipio sia destinata anche a luoghi di aggregazione culturale. Infine, Penelope Filacchione - storica dell’arte, docente e curatrice di ArtSharing Roma – e Simona Gasperini hanno raccontato la storia del progetto e annunciato per il 3 aprile un nuovo workshop intensivo di una giornata dedicato stavolta al libro The Secret Garden, sempre nello stesso spazio della galleria di Monteverde. L’attore Emiliano Metalli ha chiuso la presentazione con una lettura in italiano e inglese delle poesie della Dickinson, incantando il numeroso pubblico arrivato per il reading.

La mostra è promossa da Biblioteche di Roma e Culture Roma e patrocinata dal Municipio XII. Resta visitabile a ingresso libero negli orari di apertura della biblioteca fino al 26 marzo 2022.

Maggiori info e orari a questo link: https://artsharingroma.it/project/la-stanza-di-emly-in-mostra-dal-12-al-26-marzo-2022/

Cristiano Di Giorgio

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