L’ITALIA COME IL GIAPPONE: LA FIORITURA

L’ITALIA COME IL GIAPPONE: LA FIORITURA

Stiamo assistendo negli ultimi giorni ad un vero e proprio scoppio di natura e colori tra le strade, da quando il vento, il gelo e la neve dell’inverno ci hanno lasciato per far spazio alla bellissima Primavera.

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Stiamo assistendo negli ultimi giorni ad un vero e proprio scoppio di natura e colori tra le strade, da quando il vento, il gelo e la neve dell’inverno ci hanno lasciato per far spazio alla bellissima Primavera.

Vediamo mandorli bianchi, ciliegi rosei e altri alberi metter su una vera e propria pioggia di petali, da far invidia agli anime giapponesi dove i “Sakura”, cioè gli alberi di ciliegio in fioritura in questo periodo, lasciano per giorni un vero e proprio tappeto di petali. Un vero e proprio evento che ha fatto la sua fortuna sia per le pellicole giapponesi, ma anche perché denota un fenomeno alquanto suggestivo.

I mesi della cosiddetta “fioritura” iniziano dai primi di marzo per terminare ai primi di maggio, in base alla stagione e al territorio. Partecipiamo ad un vero e proprio tour di gente che viene da ogni dove per assistere a questo fenomeno insolito ma allo stesso tempo bellissimo. Questo avviene soprattutto in Giappone, ma non è poi così diverso in Italia perché si stanno destinando delle zone proprio alla fioritura.

Nella simbologia giapponese, il fiore delicato e stupendo di ciliegio dimostra come possa essere vittima della caducità della vita e ciò può togliere tutto. Possiamo ritrovare questo concetto nel locus amoenus di Petrarca quando decanta la sua Laura in questo giardino con i tantissimi fiori, petali e fiumi. E così nella simbologia giapponese vediamo come la bellezza malinconica del delicato fiore possa trasformarsi in presagio di vita, un insegnamento che i giapponesi traggono da generazioni.

Ma ciò non toglie come tale fenomeno possa comunque rivelarsi bellissimo e farci perdere il fiato, dando un connotato più romantico alla manifestazione naturale.

Evelyn Grazia Nericcio

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