Nell’Appenino di Reggio Emilia, erge maestoso il castello di Canossa, costruito prima dell’anno mille, una struttura alta ed imponente che però non è rimasto leso dal tempo, al contrario, ha risentito del tempo. Tra lo sfaldamento del terreno e le guerre che hanno distrutto gran parte delle fortificazioni, il castello è stato costruito più volte nei secoli, restituendoci ogni volta dettagli nuovi per le epoche coinvolte.
Protagonista di questa struttura è Matilde di Canossa, donna colta e importante, contessa e duchessa delle terre che circondavano Reggio Emilia e dintorni, divenne famosa per essere una delle pochissime donne che ha supportato il papato in prima linea, distinguendosi per la sua importanza e indipendenza. Infatti, portò al massimo splendore le terre di Canossa e il castello che si ergeva su codeste terre.
Donna molto religiosa e dal temperamento appassionato, fu subito rispettata dagli uomini per come il tutto si svolgeva nel Medioevo. Ebbe una vita molto tumultuosa assistita da numerosi lutti e prese di potere, ma Matilde si distinse subito perché si rivelò una sovrana saggia e inattaccabile, regnando con grande coraggio e parsimonia.
Donna di grande animo, fondò molti monasteri in Italia e questo diede adito alla leggenda dei luoghi Matildici e al mistero che ne aleggia intorno. Essendo stata una donna acculturata, numerosi sono stati i ritrovamenti di documenti scritti da essa stessa e altre documentazioni in cui il suo nome viene citato.
Matilde di Canossa resta una donna che ha cambiato un secolo difficile come il Medioevo, fronteggiando il patriarcato e restando un’emblema.
Evelyn Grazia Nericcio
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