L’ente Parco Ausoni Omaggia Sophia Loren

L’ente Parco Ausoni Omaggia Sophia Loren

In occasione del compleanno della diva italiana, ha deciso di omaggiarla e la invita nelle location, costellate dai suoi più grandi successi cinematografici.

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“Ambasciatrice della bellezza italiana nel mondo nonché diva più amata della storia del cinema internazionale, un nome entrato nella Walk of fame: Sophia Loren compie 88 anni. Ricorre oggi il compleanno di Sophia Loren. All’attrice più famosa del cinema italiano giungano gli auguri di una comunità, quella di Fondi e dei Comuni del Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi, nei cui membri più anziani è ancora ben vivo il ricordo della sua presenza sul set de “La Ciociara”, il film la cui interpretazione nel 1960 le valse il premio Oscar.’’

Proprio a Fondi, precisamente nella chiesa di San Francesco, furono girate le scene dello strupro di Cesira e Rosetta. Vittime della violenza di alcuni soldati marocchini. Nel 1944, scene del genere purtroppo si verificavano in molti comuni italiani. Il Film di De Sica, tratto dal romanzo di Moravia, non si discosta molto dalla realtà del tempo. Una realtà che adesso riaffiora in molte zone di guerra. A parte il dolore, la rabbia, che fa emergere dai danni causati dalla guerra, fa da contrappunto la bellezza dei paesaggi e la genuinità dei sentimenti e l’espressività di Sophia Loren.

“Da Sant’Eufemia [questo il nome che nel romanzo Moravia dà al colle di Sant’Agata] noi vedevamo benissimo tutta la valle di Fondi sparsa di aranceti scuri e di case bianche e poi, a destra, dalla parte di Sperlonga, la striscia del mare e sapevamo che in quel mare c’era l’isola di Ponza che, infatti, qualche volta col tempo chiaro si vedeva”. “Si godeva una vista veramente bella e […] la prima volta […] rimasi a bocca aperta dall’ammirazione. Da una parte l’occhio piombava giù per il pendio maestoso, tutto macere, simile a una scalinata immensa, fino alla valle e più lontano fino alla striscia azzurra e scintillante della marina; dall’altra non si vedevano che montagne e montagne, quelle della Ciociaria, alcune spruzzate di neve o addirittura bianche, altre brulle e grigie”.

Mimma Gaziano

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