A Palazzo Braschi Va In Scena Quotidiana

A Palazzo Braschi Va In Scena Quotidiana

Dal 16 settembre gli artisti Francis Offman per la sezione Paesaggio e Alessio Barchitta per Portfolio

stampa articolo Scarica pdf

Palazzo Braschi a Roma, nelle due sale a piano terra, ospita da settembre la rassegna “Quotidiana”

Un titolo che evoca continuità e che è un invito ad incontri frequenti, divisa in due cicli espositivi PORTFOLIO e PAESAGGIO, il primo dedicato ad approfondimenti critici sulla ricerca degli artisti italiani con undici mostre con cadenza mensile, il secondo suddiviso in sei mostre bimestrali nella sala più grande. Ogni artista presenta una sola opera o progetto.

Ad aprire il primo ciclo di Quotidiana, per Paesaggio dal 16 settembre al 13 novembre 2022, è Francis Offman (nato in Ruanda nel 1987), introdotto da un saggio di Hans Ulrich Obrist (direttore della Serpentine Gallery di Londra e tra i più importanti curatori internazionali), con la sua installazione site-specific dedicata ai libri e ai calibri, in una contaminazione tra dialogo e cultura multietnica.

Mentre per il ciclo Portfolio, dal 16 settembre al 9 ottobre 2022, è presente Alessio Barchitta (Barcellona Pozzo di Gotto, 1991), con la sua ricerca tra rifiuto e riciclo a forte connotazione territoriale.

A fare “da ponte” ai due spazi espositivi è stata allestita una sala lettura, dove sono stati messi a disposizione del pubblico i testi critici sviluppati dai curatori delle due rassegne, mentre in parallelo, nella Sala Tenerani si svolgeranno incontri sull’arte italiana del XXI secolo, dedicati agli Amici della Quadriennale e coordinati da Ludovico Pratesi, e una serie di conferenze e dibattiti aperti al pubblico.

Ho voluto fare qualche domanda a Francis Offman, per meglio descrivere e comprendere la sua opera.

Come mai la scelta di alcuni libri e non altri per la sua opera?

Ho scelto in primis la bibbia e un libro di grammatica francese, perché il Ruanda è stato conquistato dai francesi. Quel libro ha un valore particolare perché mi è stato regalato nel 1999, quando ero appena arrivato in Italia. Mi ha sorpreso perché il libro è del 1900, e risulta perfettamente conservato pur avendo quasi un secolo. Venendo dal Ruanda, dopo il genocidio, dove tutto era distrutto, la cosa mi ha molto sorpreso.

Tutti i libri che ho utilizzato hanno un significato particolare.

Questo libro si è perfettamente conservato, è un manuale di lingua francese, dall’italiano al francese, io parlavo già francese, i colleghi hanno tentato di farmi sentire ”a casa” e allora mi hanno regalato questo libro. Ho utilizzato anche tanti altri libri che mi sono stati dati, libri che hanno racconti brevi, con varie scritture, da tutte le parti del mondo. Era un modo per farmi imparare l’italiano ed è per questo che li ho conservati.

Il significato del fondale nero?

E’ fatto con i fondi di caffè. In teoria dovrebbe rappresentare un mappamondo senza confini, perché come sapete l’Italia è molto conosciuta per il caffè, pur non producendolo direttamente e non avendo piantagioni. Le miscele di caffè provengono da tanti paesi (dal Brasile, dalle Filippine), vengono mescolate, assaggiate e valutate dagli esperti e quindi immesse sul mercato. Per me è come una sorta di dialogo tra il contadino della piantagione e l’esperto finale.

I calibri che reggono i libri, sono stati posizionati tutti alla stessa altezza?

Ho cercato di stringere i libri con i calibri, e sono venuti tutti mediamente alla stessa altezza.

Possiamo parlare quindi di coltura (caffè) e cultura (libri)?

Direi di sì, volevo mettere in evidenza la Bibbia, tradotta nella lingua del Ruanda e, soprattutto, il libro del 1900, questa era la mia intenzione. Gli altri libri sono assolutamente complessi, di alcuni è difficile o quasi impossibile capirne il contenuto.

Questa è un’opera che è aperta all’immaginazione di tutti, tutti possono interagire con la mia opera, secondo il loro pensiero personale.”

QUOTIDIANA rientra nel Programma dei 95 anni della Quadriennale, per il quale la Quadriennale di Roma ha ricevuto un contributo da parte della Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, promossa insieme a Roma Culture e alla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.

Stefania Vaghi

© Riproduzione riservata