Nicola Genco Angeli

Nicola Genco Angeli

Un progetto site-specific per Castel Sant'Angelo

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C'è un legame stretto tra gli angeli del Castello e i suoi visitatori alati, padroni indiscussi del monumento romano, quasi reincarnazione di antichi abitanti ancora vigili e presenti.  Il tema delle "ali" accomuna le installazioni presenti lungo il percorso, ali di santi e angeli, ma anche ali laiche, ali protettrici e ali diffidenti.  Pavoni, gazze, immobili ma vive raccontano di una storia recente e antica al tempo stesso con un linguaggio arcaico e suggestivo com'è l'uso del ferro, della ceramica, del vetro. Nicola Genco, giugno 2023 Inaugurato a Castel Sant’Angelo “Angeli”, il progetto site specific, nato nell’ambito di un accordo tra la regione Puglia e la Direzione Musei statali della città di Roma entro cui si colloca la collaborazione tra i Poli Biblio - museali della Puglia e il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo.  "Angeli" il progetto di Nicola  Genco si è sviluppato dai luoghi densi di significato del Castello, un modo di valorizzare i contenuti culturali attraverso il tema dell’Angelo che unisce questi due luoghi.  L’Arcangelo Michele, da una parte, che svetta su Castel Sant’Angelo dopo la sua salvifica apparizione alla fine del VI secolo d.C., in dialogo con gli angeli berniniani collocati sul ponte romano, dall’altra, la basilica di Monte Sant’Angelo, meta di pellegrinaggio a partire dall’alto medioevo dove apparve, anche qui, San Michele Arcangelo.  Sette le installazioni, protagoniste fino al 1° marzo 2024 a Castel Sant’Angelo, per poi approdare dal 1° marzo 2024 al 1° luglio al Castello di Monte Sant’Angelo,  in dialogo con il monumento, accompagnano il visitatore lungo il percorso narrando storie simboliche in armonia con il luogo, suggerendo curiose e segrete connessioni tra realtà e fantasia. L’artista è dotato di una speciale sensibilità e abilità nell’uso dei materiali, proviene dalla sua prima formazione con il padre, noto cartapestaio di Putignano,  struttura delle vere e proprie scenografie. Le opere realizzate da Genco sono installazioni invisibili che dialogano con il paesaggio che le circonda senza invaderlo, non modificano l’identità degli spazi ma lo arricchiscono silenziosamente Uccelli sinuosi realizzati con ferro e ceramica, sagome di grandi porte e figure in filo di ferro intrecciato che si delineano tra il monumento e il cielo sovrastante evidenziano la duttilità dei materiali.   Angeli in ceramica o in rete metallica, figure smarrite, nell’imponente struttura del Castello eppure necessarie per riallacciare un legame tra terra e cielo, tra terreno e divino.  Le sentinelle custodi della Civiltà umana, due imponenti figure angeliche poste sulla sommità di piramidi trasparenti nel Cortile delle fucilazioni.   Le gazze fuori dalle porte, un omaggio alla Puglia a Vittorio Bodini. “Nessuno metterà la gazza nell'orcio”.   L’Eterno Pavone, il volatile caro all’imperatore Adriano, simbolo d’immortalità  realizzato in rete metallica,  scaglie di vetro e ceramica nella sala delle Urne.  La tristezza dell'Angelo, un’opera  celestiale, da sempre figura  tramite tra l’uomo e il divino rappresenta una inquietante solitudine dell’esistenza. L’Angelo in ceramica collocato sulla sommità di un traliccio nel Cortile di Leone X. Una progetto splendido, assolutamente da non perdere Stefania Petrelli

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