Sono tre i protagonisti di questo spettacolo: Aston, un trentenne un po' flemmatico ed ingenuo, Mick, suo fratello, più irruento e pratico ed il vecchio Davies, un personaggio dalla mentalità chiusa, intollerante verso immigrati e diversi in genere, pur essendo egli stesso povero e bisognoso di aiuto.
La storia si snoda con dialoghi surreali, a volte grotteschi, dove Davies, un anziano inserviente di un bar della zona, viene gentilmente ospitato, dopo essere stato licenziato in seguito ad una rissa, dal giovane Aston, nel suo appartamento lì vicino. Davies viene collocato in una stanza piena di cianfrusaglie inservibili e una finestra sempre aperta da cui piove ed entra aria fredda, di cui lui si lamenta.
I due familiarizzano, data la disponibilità di Aston, che offre riparo, soldi e conforto al suo nuovo amico. Davies però non ha fatto i conti col fratello Mick che prenderà l’ospite per un ladro ed un impostore.
Mick farà un interrogatorio a Davies, ripetendo sempre le stesse domande, se ha dormito bene e come si chiama e gli proporrà di pagare un affitto in cambio del suo soggiorno.
Il plot si svilupperà poi con elementi chiave, come i documenti di Davies con il suo vero nome, lasciati in un’altra città, che sono le referenze del vecchio per poter lavorare con il giovane imprenditore Mick, documenti che, peraltro, egli non andrà mai a prendere, o i rumori continui che svegliano Aston durante la notte, elementi di disturbo negati dal vecchio Davies, dettagli che definiscono la pièce come teatro dell’assurdo.
Inoltre, la figura di Aston viene descritta come quella di un perenne procrastinatore, sia nel sistemare la casa che nel fare i lavori di falegnameria, come sistemare la tettoia. Egli aggiusterà però le crepe del muro, che causano umidità, e si occuperà di trovare delle scarpe nuove per Davies, il quale però si rivela ingrato ed insoddisfatto.
Aston propone a Davies di fare il guardiano della casa. Un lavoro semplice, senza tante responsabilità, ma il vecchio, consapevole di non essere a posto con i documenti e con un cognome falso, rifiuta. Aston, successivamente, si aprirà con il vecchio, parlando più a se stesso che a lui, raccontando della sua adolescenza e della sua esperienza in ospedale con gli elettroshock.
Successivamente, Mick proporrà a Davies di riarredare la casa, ma la situazione andrà a precipitare quando Davies minaccia Mick con un coltello, il quale, spaventato, comincia a rispettarlo di più e gli propone anch’egli di fare il guardiano. L’aggressività di Davies però, aumenta, fino a quando Mick non lo smaschera. Davies allora si difende con l’uso di parole denigratorie verso Aston. Davies cerca di allearsi con il fratello più autonomo, svalutando il più fragile, negando la loro amicizia e offendendo il ragazzo il quale gli chiede di andarsene, come poi farà anche Mick.
Aston, tradito da una persona a cui aveva offerto amicizia, discriminato ed offeso si riprende la sua dignità ed anche Mick, dopo aver scoperto che Davies è un millantatore senza arte nè parte, allontanerà l’intruso, andando in difesa del fratello.
La vicenda si conclude con un gesto di intesa tra Mick ed Aston i quali, dopo aver cacciato Davies, si trovano soli e più complici. Il rapporto tra i due, paradossalmente, sembra rinsaldato dall’allontanamento del terzo personaggio, che però ha fatto scoprire loro, indirettamente, il valore della famiglia.
Monica Pecchinotti
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