Rape Rosse Bucate è l’anticommedia scritta e diretta da Emilia Miscio, che adesso è in scena al Teatro San Genesio e lo sarà fino al 18 novembre. Non si può raccontare la storia, perché la cosa migliore da fare è guardarla, farsi un’idea e arrivare fino alla fine dei due atti per capire di cosa si tratti davvero. Quello che balza alla vista, è l’attenzione con cui anche una sola battuta possa portare al messaggio finale che l’autrice ha voluto trasmettere. Tutto sempre un paradosso, i personaggi, la storia, l’interpretazione, le parole, i costumi e il trucco. Ogni cosa mostra una certa assurdità... ma non per questo è priva di senso. Emerge così l’intenzione di sottolineare la diversità in qualsivoglia forma ed è quello che conta dello spettacolo. I colori sgargianti, i toni a volte eccessivi non per questo possono essere inferiori alle parole sussurate o ai toni spenti. La scenografia stessa rende la particolarità del testo di Rape Rosse Bucate che propone la storia di una famiglia sui generis con un Colonnello che vive in una rocca insieme alla moglie fantasma, la sorella (la vedova allegra), Fra Giocondo, un morto e altri personaggi particolari che vengono resi in maniera assurda e sono contrapposti ai vicini di casa che possono essere descritti come due persone “normali”. “Normale” però non è un aggettivo né positivo né negativo come non dovrebbe esserlo “strano” e così tramite queste due parole si può dare una determinata chiave di lettura alla vicenda. Un racconto nonsense che di senso probabilmente scavando in profondità e cercando di guardare oltre, anche all’assurdo, ha un significato importante. Il consiglio migliore è di andare a vedere lo spettacolo e farsi una propria idea, concedendosi anche qualche momento di divertimento. Perché quello che sembra strano o assurdo spesso scatena una certa ilarità (in alcuni casi senza motivo e ingiustamente). Quindi in questa rappresentazione, inoltre, a dover far riflettere è la contrapposizione tra due mondi diversi, che in qualche modo, aldilà dei pregiudizi, possono coesistere. Una nota finale bisogna farla riguardo alla cura dei costumi, del trucco e della scenografia, che insieme all’interpretazione degli attori, rendono ancora più chiara l’intenzione della Miscio.
di Sabrina Redi
RAPE ROSSE BUCATE
di Emilia
Miscio
Regia Emilia Miscio
con Simone Giulietti, Ambra Lucchetti, Laura Pacini, Daniela Anzellini, Claudio Carnevali, Alberto Mosca, Gabriele Vender, Licia Pacella, Marco Santolamazza, Lorenza Guerra, Emanuele Grassetti.
Scene: Giorgio Miscio
Direttore di scena: Simona Borrazzo
Fonica e disegno luci: Giorgia Caredda
Trucco: Federica Morittu, Sara Giulietti, Stefania Stania, Marjana Lulaj, Veronica Patrizio
Foto e video: Riccardo Dell’Era
TEATRO SAN GENESIO (via Podgora, 1 – P.zza Mazzini)
Dal 7 al 18 novembre 2018
Dal martedì al sabato ore 21.00; domenica ore 17.00
Info e prenotazioni 063223432 / 3470619618
INTERO 15,00 €
RIDOTTO 12,00 € (over 65, under 16, studenti)
www.compagniateatralesognidiscena.it
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