FRANCA BERNARDI FEDERICA ZIANNI

FRANCA BERNARDI FEDERICA ZIANNI

FLUTTUAZIONI una mostra che si propone di spiegare come le opere di queste due artiste siano l'esempio di come l'arte possa supportare l'uomo nell'accettazione degli eventi della vita e nel suo fluire. Maria Laura Perilli

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Si è inaugurata ieri, 27 maggio, presso la Borghini Arte Contemporanea, la doppia personale "Fluttuazioni" di Franca Bernardi e Federica Zianni a cura, rispettivamente, di Ivana D'Agostino e Giuditta Elettra Lavinia Nidiaci. Una mostra incentrata, come spiegato in apertura dalla gallerista Tamara Borghini ,sul rapporto arte e scienza ; un filone di ricerca ,questo, identificativo da sempre di questa galleria.

Il titolo " Fluttuazioni" si propone di spiegare come le opere di queste due artiste siano l'esempio di come l'arte possa supportare l'uomo nell'accettazione degli eventi della vita. Le opere di Franca Bernardi accompagnano l'osservatore in un'astrazione totale, quell'astrazione a cui fu avvicinata, fin dall' inizio della sua ricerca, dall'Avanguardia Romana degli anni 60. Negli anni il suo fare arte evolve in una percezione visiva fatta di trasparenza e leggerezza grazie anche all'utilizzo di materiali alternativi quali pvc e plexiglass. Le sue opere, dall'effetto "sospeso" e "dinamico" , oscillano tra ciò che è percepibile e non in un alternarsi di vuoti e pieni , di chiari e scuri dove la luce diventa protagonista quasi a colmare i vuoti creati dalla leggerezza dei materiali impiegati. Non possono, poi, non colpire colori e graffi che ricoprono la superficie dei suoi lavori . Diverse le opere di Federica Zianni che si contraddistinguono per un bilanciamento continuo di forme attraverso una quasi perenne dinamicità . Il visitatore ,di fronte alle sue opere, percepisce un senso del movimento in un costante oscillare senza sosta, un rimando visivo, quasi quello delle onde fluttuanti del mare, dinamiche e differenti, ma armoniosamente costanti nel loro avanzare. Si potrebbe dire che siamo di fronte ad un" non finito" scultoreo. Scrive infatti la curatrice Giuditta Elettra Lavinia Nidiaci: "...tale completezza ha ragion d'essere soltanto nel raggiungimento di un equilibrio e quindi col perfetto bilanciamento tra pesantezza e leggerezza". La mostra sarà visitabile fino al 22 giugno 2019.

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