Daisy Ciotti Riscopre La Passione Per La Danza Classica

Daisy Ciotti Riscopre La Passione Per La Danza Classica

La star del burlesque dimostra coraggio e professionalità sul palco del Teatro Brancaccio

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I “moraleggianti commenti” sull’esibizione di Daisy Ciotti, in arte Holly’s Good, lo scorso febbraio al Circolo Ufficiali delle Forze Armate di Roma di via XX Settembre, che hanno portato alla rimozione immediata del direttore, non hanno impedito all’artista di dimostrare la sua professionalità, la passione e la dedizione anche verso altre tipologie di danza oltre il Burlesque. Il 23 giugno, infatti, sul prestigioso palco del Teatro Brancaccio a Roma, la nota ballerina, si è esibita in un saggio di danza classica riscuotendo meritato successo tra il pubblico.

La sua è una carriera che parte da lontano; trentenne, originaria dei Castelli Romani, già ballerina professionista ha raggiunto, in brevissimo tempo, risultati eccellenti distinguendosi negli ambienti nazionali e internazionali. Numerosi i premi e riconoscimenti, tra cui il titolo “Most Classic 2019” ed è, inoltre, producer del Domina Burlesque Show, coreografa e direttrice artistica dello spettacolo “DejaVù”; sono riconoscimenti importanti che le hanno consentito di raggiungere un pubblico sempre più vasto, anche grazie alla sua eleganza e personalità.

Nel corso degli anni, il burlesque ha dimostrato di non passare mai di moda, ma di essere una forma d’arte di fantasiose coreografie di varietà satirico, evolutosi in uno spettacolo leggero e sempre più amato dal pubblico, stranamente soprattutto donne. Infatti, nel burlesque è concentrato uno spiccato spirito femminile, tradotto in parodia, sensualità, in ammiccanti contesti e con ballerine abili a sedurre in leggerezza con una sapiente miscela di corpetti stringati e abiti scintillanti.

Ma c’è di più e forse di salvifico; una disciplina che dona autostima e trasferisce un grande senso di libertà, vissuta con ironia. Il fine fondamentale è quello di far ritrovare una femminilità perduta, senza obbedire ai canoni classici di bellezza o a un modello di riferimento obbligatorio; la donna del burlesque infatti non necessariamente deve mostrare un corpo perfetto, è unica sia per le forme ma soprattutto per la personalità. Questo il messaggio a tutte le donne: credere in sé e non avere timore di esprimersi.

Nel saggio di danza classica, diretto dalla maestra Paola Papadia e tenutosi al Teatro Brancaccio, Daisy Ciotti torna alle origini del suo percorso professionale, ritrovando gradualmente la sua personale cifra stilistica iniziale. Durante il periodo pandemico, infatti, si è allenata costantemente, esplorando nelle risorse espressive del corpo, l’interpretazione dei principi tradizionali, di armonia della danza classica.

Nonostante la sua età, è stata ammessa al Molinari Art Center, uno dei più autorevoli centri di formazione professionale per la danza e le discipline dello spettacolo, che normalmente, come gran parte delle accademie e scuole di settore, si rivolge ad allieve giovanissime; questo dimostra la possibilità di rimettersi in gioco a prescindere dai condizionamenti e pregiudizi.

Si è rivelata una coreografia particolarmente significativa, eseguita con uno spiccato orientamento estetico e con una ricerca compositiva in cui ha trovato piena espressione l’interazione tra architettura coreografica e un raffinato gioco di contrasti, nel dinamismo dell’azione, dimostrando una padronanza spettacolare della scena. Dunque, sulle note dell’indimenticabile maestro Ennio Morricone, il risultato è stato molto apprezzato; un profondo e suggestivo dialogo tra musica e linguaggio del corpo, in cui i movimenti eseguiti hanno permesso l’esaltazione delle famose melodie del film “La leggenda del pianista sull’oceano” di Giuseppe Tornatore e sono state fortemente emozionanti, in una trama di sublimi armonie.

Articolo di Giorgio Vulcano.

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