E’ stato affidato agli street artist romani Moby Dick, Solo e Diamond il compito di interpretare i 3 primi obiettivi dell’Agenda Onu 2030: sconfiggere la povertà, sconfiggere la fame, e salute e benessere, nell’ambito della prima edizione del progetto Street Art for Rights.
Raccontare i diritti umani, la solidarietà e i 17 obiettivi dell'agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile attraverso opere di Street Art, questo è l’obiettivo di Street Art For Rights, il Festival che animerà i quartieri della periferia di Roma, partito lo scorso 18 marzo.
Il progetto, ideato e diretto da Giuseppe Casa e curato da Oriana Rizzuto, è organizzato dall’associazione culturale Taste and Travel in collaborazione con MArtegallery.
Nelle palazzine A.T.E.R. di Via di Settecamini e Via di Casal Bianco, troviamo le opere monumentali di Solo e Diamond, stavolta separati, mentre a Via Mazzacurati, a Corviale, sulla parete alta della centrale termica quella di Moby Dick; tutti e tre gli interventi sono stati realizzati con vernici speciali AirLite capaci di assorbire gli agenti inquinanti e trasformarli in sostanze inerti attraverso un processo chimico attivato dalla luce solare.
Iniziamo da Moby Dick, al secolo Marco Tarascio, il suo muro è dedicato a salute e benessere (il goal ONU numero 3). Romano, da sempre animalista, attivista, vegano, si schiera sempre per chi non ha voce: gli animali.
I suoi animali in via d’estinzione troneggiano e occhieggiano dai suoi muri imponenti, segno distintivo di tutte le sue opere, con un focus sempre sul mare e sulle sue creature più temute (squali e balene), non a caso il suo nome d’arte!
Dalla fine dello scorso anno è il responsabile per le arti visive del movimento italiano di Sea Shepherd che da anni si batte attivamente per la conservazione dell’oceano.
Un artista famoso a livello italiano e internazionale, che può annoverare, tra le altre, la sua partecipazione all’evento collaterale della 53esima Biennale di Venezia, e di aver esposto le sue opere a New York, al Karvitz Center di Manhattan, ma anche a Tokyo e a Osaka.
Ma da sempre Moby Dick predilige realizzare le sue opere nelle periferie, nelle zone degradate della città o nei suoi amati rifugi per gli animali.
Nel muro realizzato a Corviale, lungo ben 40 metri e alto 2, il pop surrealismo italiano, stile tipico dell’artista, si concretizza in una enorme iguana e in un camaleonte, circondati dalle fiamme che si riflettono in occhi umani, enormi e limpidi. Animali tropicali che ci riportano al disastro ambientale degli incendi in Amazzonia, occhi indagatori, specchio dell’animo umano e della nostra coscienza, ma anche un cuore anatomico, al cui interno è inserita una sagoma di un animale degli allevamenti intensivi, così come dentro un occhio, seguito dalla scritta, immancabile monito, RESPECT ANIMALS, sulla quale punta un occhio femminile, seguito da un piccolo squalo e dalla trasposizione in immagine del batterio del virus del Covid-19, all’estrema sinistra, colorata ma estremamente inquietante. Un muro che è anche un richiamo alla zoonosi, ovvero al processo di trasmissione di una qualsiasi malattia infettiva dall’animale all’uomo, così attuale in questo momento.
Un voler puntare il dito su noi stessi, per volerci fare un vero e proprio esame di coscienza, un “giù le mani” dalla natura, dagli animali in via d’estinzione, dagli animali rinchiusi negli allevamenti intensivi, ma occhio anche al virus, alla salute umana e all’ambiente (ecco spiegata anche la scelta del muro della centrale termica!). Un lavoro che ha richiesto quattro giorni interi di lavorazione per essere portato a termine, che ha nel verde, nel nero e nell’azzurro i suoi colori principali, i colori preferiti dall’artista.
Un appello alla salute e al benessere attraverso il rispetto verso il pianeta ed i suoi principali abitanti, non umani.
Passando a Settecamini troviamo invece le opere di Diamond e Solo, stavolta non a quattro mani, ma in muri separati.
Quella di Solo è dedicata allo sconfiggere la povertà (goal ONU numero 1). In un primo momento l’artista, celebre per i suoi supereroi, aveva pensato, complice la curatrice Oriana Rizzuto, di rappresentare un antieroe per eccellenza: Superciuk di Alan Ford, ma alla fine ha optato su un super classico Disney: Robin Hood. Come sempre Flavio Solo, con il suo inconfondibile stile pop, da una sua personalissima interpretazione dell’arciere che rubava ai ricchi per dare ai poveri, rappresentando nel palazzo di tre piani di Via Settecamini, una Lady Marian che con sguardo sognante ed innamorato, guarda il manifesto che indica "la taglia sulla testa" del suo amato Robin Hood. Un amore complesso e complicato, dove le disparità sociali sono in primo piano, ma non sono insormontabili.
A Via di Casal Bianco, sempre a Settecamini, Diamond ha interpretato la lotta alla fame (goal ONU numero 2), con la sua opera “Supply and Demand”. Un’opera che mixa l’art nouveau, che ha reso celebre l’artista, all’illustrazione orientale, e ai colori piatti della serigrafia giapponese. L’artista ha rappresentato una ragazza giapponese intenta a mangiare delle ciotole di polpette, che sembrano romanissimi supplì, dove addirittura i capelli della giovane impugnano le bacchette, in un messaggio, neanche tanto velato di voler nutrire il corpo ma anche la mente, perché non c’è solo la fame “in senso stretto”, ma c’è fame anche e, soprattutto, di cultura.
Street Art for Rights è un progetto, promosso da Roma Culture, è vincitore dell'Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020-2021-2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.
Il progetto si avvale anche della collaborazione di ASviS - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, (main partner), e delle partnership di World Food Programme Italia, Banco Alimentare, Comunità Sant’Egidio, Forum Disuguaglianze e Diversità, Italia che cambia, GreenPeace, MArte Social, Comitato di Quartiere di Settecamini, Laboratorio di Città Corviale, Museo delle Periferie, Wunderkammern Contemporary Art Gallery, Dorothy Circus Gallery, Contemporary Cluster. E’ patrocinato da Rai per il Sociale, e la media partnership di Radio Live e TGR. Partner tecnici Ater e AirLite.
Prossima edizione a dicembre 2021 per i prossimi 6 goals.
Articolo di Stefania Vaghi
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