Una serata di arte, spettacolo e beneficienza, il Charity Gala Dinner promosso dall’APICES in collaborazione con lo Studio Legale e Tributario LexAMP - Albanese Maxia & Partners, quest’anno dedicata al progetto di asili sociali per l'infanzia “Il Villaggio dei Saggi” promosso dalla BON'T WORRY ONLUS-INGO, in una location straordinaria quella del MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo.
Una serata che ha visto un positivo tutto esaurito e la partecipazione di personalità del mondo istituzionale, dell’imprenditoria e volti noti dello spettacolo, resa unica dalle sonorità jazz di Cinzia Tedesco, anch’essa socia onoraria dell’APICES, accompagnata al pianoforte dal maestro Daniele Pozzovio.
L’APICES, associazione di professionisti ed imprenditori impegnati nella cooperazione economica e sociale, attraverso le proprie attività principalmente di studio delle economie in via di sviluppo e di promozione degli scambi commerciali con i paesi più sviluppati, non dimentica mai il sociale, come ha dichiarato il Presidente Avvocato Massimiliano Albanese “Secondo noi è molto importante che gli enti come il nostro, nello svolgimento delle proprie attività statutarie, non manchino mai di attuare in concreto anche quei principi di solidarietà sociale che, come la nostra Costituzione ci ricorda, rappresentano uno dei pilastri fondanti della società. Prima della pandemia da covid19 la nostra associazione ha sempre dedicato almeno un evento annuale alla raccolta di fondi, destinati ad enti partners che realizzano importanti opere benefiche: ieri abbiamo ripreso questa tradizione, in occasione del nostro scambio di auguri per il nuovo anno, sostenendo un progetto di grande valore sociale con risvolti anche internazionali”.
Un intervento particolarmente toccante è stato quello di Giusy Versace, atleta paralimpica, conduttrice televisiva e politica italiana che non ha partecipato in veste istituzionale ma come socia onoraria e che ha particolarmente apprezzato la forza di questo tipo di manifestazione di solidarietà, lei che è un vero e proprio esempio di forza di volontà e che, scherzando, ha dichiarato di avere un “un paio di gambe per ogni occasione”, senza scordare mail che il regalo più bello che abbiamo è la vita!
La serata è stata organizzata per sostenere la BON'T WORRY ONLUS-INGO, una realtà associativa di rilievo ormai internazionale, che lotta contro tutte le violenze di genere: fondata nel 2015 e fino ad oggi presieduta dall’economista Dottoressa Bò Guerreschi, mentre ne è Presidente Onorario la poliedrica artista Alma Manera, che è anche socia onoraria di APICES. La Manera con un gruppo di splendide professioniste, imprenditrici e donne dello spettacolo, ha realizzato per BON'T WORRY ONLUS-INGO il divertente calendario Donne con la D, dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne che è stato distribuito durante il Charity Gala Dinner.
Proprio la Guerreschi, in video collegamento da Arezzo, ci ha reso edotti del progetto “Il Villaggio dei Saggi” , il cui nome prende ispirazione da una nota favola, dandoci alcuni numeri, quanto mai preoccupanti. BON'T WORRY ONLUS-INGO assiste e protegge nelle proprie strutture quasi 2700 vittime di violenza di genere e, in Italia, è costituita parte civile in oltre 1500 processi penali. In questi importanti numeri sono purtroppo compresi molti minori. La Guerreschi ha dichiarato: “Il Villaggio dei Saggi è un modello di asilo molto particolare ed innovativo, dove si parleranno almeno tre lingue, dove i bambini studieranno teatro, cultura, che sarà realizzato non solo in città italiane (uno è quasi ultimato a Monza, poi ne seguirà uno anche a Roma) ma anche in Egitto, USA e Londra, in stabili che saranno riqualificati attraverso l’uso di materiali eco-sostenibili, con rilancio dell’economia circolare, alimenti “a chilometro zero” e, soprattutto, nuovi posti di lavoro, destinati prevalentemente ma, non solo, a vittime di violenza. Un progetto che gode del Patrocinio dell’Arma dei Carabinieri e dell’ENEA, e che è stato presentato lo scorso 26 ottobre al Senato della Repubblica. Il peggior nemico è il tempo, ci occupiamo anche di formare il personale sul territorio, abbiamo 39 avvocati che lavorano con noi, ogni cinque giorni muoiono cinque donne, siamo dell’idea che non bisogna morire per essere ascoltati, siamo sempre alla ricerca di imprenditori che ci vogliano supportare.”
Abbiamo voluto fare qualche domanda ad Alma Manera in questa sua veste di Presidente onorario della BON'T WORRY ONLUS-INGO e socio onorario di APICES.
Alma Manera ci può spiegare di cosa si occupa la Bon’t Worry?
La Bon’t Worry si occupa da diversi anni di sostenere le vittime di violenza di genere, al di là anche dei confini italiani, abbiamo delle operatrici che in questo momento sono in Afghanistan. L’Associazione si occupa principalmente di abusi e di tutto quello che, purtroppo, sfocia nella violenza. L’Associazione ha in affido dei bambini, si occupa di ragazze madri, ma non solo. Il nuovo progetto si occupa di asili “Il Villaggio dei Saggi”, di cui ha parlato in collegamento video Bo’ Guerreschi Economista e Presidente della Bon’t Worry Onlus-Ingo, che si occupa di dialogo interculturale fin dall’infanzia. Per poi arrivare anche all’iniziativa del Calendario.
Come e quando è nato questo tuo interesse per il sociale e questo tuo essere in prima linea?
Fin da ragazzina, da quando avevo 14 anni, mi ritengo un’attivista, e quando ci sono le condizioni giuste, e vedo che l’occasione è opportuna e seria mi impegno in prima persona. In questo caso devo dire la verità ho seguito l’Associazione dal 2016, mi contattò la Presidente perché lesse una mia intervista su una nota rivista, colse il mio pensiero, che condivideva, e fui contattata. Collaboriamo dal 2016 lei ha un carattere fermo e deciso io sono più moderata, abbiamo dei caratteri diversi, ma lavoriamo perfettamente.
Stasera presenti anche il calendario D come Donne, contro la violenza sulle donne, ce ne parli?
Il calendario è nato così da una mia idea di vestire tante donne di rosso , di metterle insieme, pur provenendo da diversi ambiti e professioni (imprenditrici, donne di spettacolo, professioniste) che hanno passato una giornata insieme tra trucco, parrucco, fotografie, si sono divertite molto per una giusta causa.
Rosso come il famoso è tristemente noto “Codice Rosso”?
Rosso come la passione delle Donne, quelle con la D maiuscola, come il progetto, in copertina c’è un’opera della pittrice Cleonice Gioia, che è stata donata all’Associazione.”
Iniziative lodevoli che in questo momento sono oltremodo necessarie e che devono far riflettere tutti, perché si può e si deve creare un mondo migliore, per i più deboli, per le categorie più fragili e, soprattutto, per le generazioni future.
Articolo di Stefania Vaghi
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