Si è svolta la scorsa domenica 22 maggio la sesta edizione di “Vino e Arte che passione”, nella suggestiva dimora storica barocca del Casino dell’Aurora Pallavicini nel cuore della Capitale.
La manifestazione, ideata e realizzata da CT Consulting Events, ha visto protagoniste oltre 55 cantine eccellenti, rigorosamente Made in Italy. Un evento dedicato ai professionisti del mercato di riferimento, ma anche ai semplici winelovers e ai cultori del bello, che ha visto una massiccia presenza di pubblico sin dall’apertura.
Degustazioni, masterclass, visite guidate all’interno della Casina dell’Aurora Pallavicini per finire anche con una sfilata danzante ottocentesca, che hanno allietato il pubblico presente per tutta la durata della giornata.
Ad accrescere la preziosità ed esclusività dell’evento, tra gli sponsor, il luxury brand di gioielleria Roberto Coin, presente all’interno del Casino con un corner di creazioni preziose a tema, e a rappresentare la via lussuosa e storica dello shopping di Roma, la NAB Nuova Associazione di Via del Babuino, con la sua Presidentessa Maria Letizia Rapetti.
Nel corso della giornata ho avuto modo di intervistare il co-fondatore di “Vino e Arte che passione” Ciro Formisano, a cui ho voluto chiedere alcune informazioni aggiuntive su questa edizione, la prima a regime post covid, visto che il mercato del vino della grande distribuzione vale 2,3 miliardi di euro, con un balzo in avanti del vino pregiato, quello a denominazione d’origine, che nel 2021 è cresciuto dell’1,8% per volume e del 5,9% per valore, secondo la ricerca di Iri Infoscan per Vinitaly.
Vino e Arte che passione, l’edizione 2022, ce ne parla?
“Vino e arte che passione” nasce con l’idea di unire due indubbie eccellenze quella del vino e quella dell’arte, l’arte nelle dimore storiche. Per me è stato molto facile unire e fare questo connubio perché l’Italia è un paese meraviglioso, noi, anche nelle precedenti edizioni abbiamo sempre cercato di valorizzare il DNA enologico del paese legandolo all’arte.
Ci troviamo al Casino dell’Aurora Pallavicini, siamo ritornati in un ambiente e in una location che consideriamo come “casa nostra”, meraviglioso e unico nel suo genere. Rispetto agli anni precedenti “Vino e Arte che passione” si è posizionato come uno degli eventi più importanti della Capitale. I numeri sono di assoluto livello, importanti, devo dire la verità, siamo molto soddisfatti, perché post covid abbiamo ripreso le nostre attività, organizzando grandi eventi e oggi abbiamo un evento dove si sono accreditate oltre 1.400 persone. Quindi riprende di nuovo la vita, siamo molto felici di fare qualcosa di eccellente ed importante per la nostra Roma e per il nostro Paese.
Qual’è la partecipazione delle case vinicole in questa edizione? Quanti vini in degustazione?
Oltre 55 case vinicole, se prendiamo ad esempio l’Istituto Trento Doc oggi ne presenta 63. Ci sono quasi 600 etichette in degustazione. Siamo tutti estremamente soddisfatti e la invito a brindare con noi…
Tra i prestigiosi ospiti di questo edizione 2022, abbiamo incontrato il Conte Alessandro Arborio Mella di Sant’Elia, Console Onorario della Repubblica del Kazakhstan in Sicilia, anche a lui abbiamo voluto chiedere le sue impressioni su questa edizione 2022 di “Vino e Arte che passione”.
Come mai a questa edizione di Vino e Arte che passione?
Tengo a precisare che sono qui in veste non ufficiale, ma in qualità di amico di Ciro Formisano ed estimatore del vino. L’organizzazione eccellente di questo evento è sua, così come l’idea. Ciro è stato per me un maestro sia come amico che come amante del vino, ho imparato a conoscere il vino attraverso la sua grande esperienza. Questo è un evento che ormai è alla sua sesta edizione e che crea un intelligente connubio, nella sintesi, tra storia, tradizione ed eccellenza. Una sinergia che permette alle eccellenze italiane nel settore del vino di esaltare l’arte, la sede nella quale ci troviamo, è una delle dimore storiche più prestigiose di Roma, probabilmente anche d’Europa, che non è quasi mai accessibile, che permette di esaltare entrambe le realtà.
Io trovo che quest’idea sia vincente e sia un modo eccezionale di poter presentare l’Italia al mondo, le nostre eccellenze, la nostra tradizione. Noi italiani siamo i capofila in tutto quello che è stile, eleganza e creatività, è il nostro biglietto da visita più prezioso.”
Queste le cantine presenti, in mero ordine alfabetico: Barone di Serramarrocco, Borgo Conventi, Cantine Biondelli, Castello del Grevepesa, Castello del Terriccio, Castello di Buttrio, Colognole, ColSaliz, Conte Leopardi, Conti Riccati, D’Attimis Maniago, Il Pollenza, Kurtatsch, LeVide, Masi, Nuova Tenuta Paradiso, Paolo e Noemia D’Amico, Petra Nevara, Petrolo, Pomario, Principe Pallavicini, Rivera, SassodiSole, Sereno Alighieri, San Leonardo, Villa Sandi, Zaccagnini.
Sponsor dell’evento: Istituto Trentodoc, Paolo e Noemia D’Amico, Roberto Coin, Radio Dimensione Suono Roma, Banca Patrimoni Sella, NAB - Nuova Associazione Babuino, Ro.Mi.Na Consorzio, Acqua Rocchetta.
Attendiamo con il bicchiere già in mano la prossima edizione!
Articolo di Stefania Vaghi
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