A Rovigo, nelle giornate del 5 e 6 novembre, si è organizzata una fiera intitolata "Usi e Costumi", arrivata alla decima edizione, attirando le persone da tutta Italia e dall'estero. L'evento mira a valorizzare il territorio e il proprio patrimonio culturale attraverso le rievocazioni storiche, ospitanto circa 200 espositori che si occupano di artigianato storico.
Ogni stand era formato da fabbri, sarti, falegnami, calzolai e altri artigiani che si occupano di fornire un servizio che non vada mai in disuso per preservare le origini e le tecniche di alcuni mestieri che stanno scomparendo. Altri stand enogastronomici fornivano un servizio culinario concentrato su antichi saperi e sapori, fornendo ai visitatori ricette antiche e pietanze locali.
Si trovavano stand che rievocavano varie epoche, a partire dal paleolitico fino agli etruschi, dai romani fino ai greci, dai celtici fino al medioevo, dal 1600 fino al 1800, passando per tutto il 1900 e le guerre mondiali. Molto suggestivi sono i lavori dettagliati sugli oggetti e sulle armi dell'epoca, così come i ricami sugli abiti, rispettando tutta la verosimiglianza storica per i veri appassionati di rievocazione storica, che cercano di rievocare un vissuto antico che sia il più fedele possibile all'originale.
Molto suggestivi erano anche gli stand dei calzolai, che fornivano su misura scarpe dell'epoca o i fabbri, che si occupavano di tutti i pezzi delle armature, sempre di varie epoche, per poi passare ai fornitori di armi bianche e armi da fuoco. Nessun dettaglio viene trascurato da questi fornitori, provenendo anche dall'Est Europa, in cui lo fanno per mestiere e ogni anno portano i loro prodotti che sono quotati e richiesti da tutto il mondo.
Evelyn Grazia Nericcio
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