“Come mai Stefania Giacomini, giornalista e conduttrice per 40 anni alla RAI e da qualche anno Direttrice di Goodinitalywebtv, inizia il romanzo con una trama piena di curiosità e di glamour nella moda e poi si trasforma in una disavventura per le tre protagoniste che vengono prese di mira da una banda dedita alla tratta?”chiede la moderatrice Annapaola Ricci collega del Tg1 Esteri alla presentazione del thriller alla Sala Protomoteca del Campidoglio gremita di gente che su richiesta dell’autrice è rimasta in silenzio per un minuto in ricordo delle vittime dei conflitti nel mondo. “Un tema che sembra appartenere al passato mentre è di grande attualità”- risponde l’autrice – “ho letto dati inquietanti. Anche Papa Francesco all’ Angelus ha denunciato il traffico di esseri umani che tocca nel mondo 43 milioni di persone. Dati che con i conflitti in corso in più parti del mondo sono destinati, purtroppo a crescere. Ed io ho voluto porlo di nuovo all’attenzione di tutti pur ambientando il romanzo nel mondo della moda perché non si è sicure in nessun ambiente ”. ‘Shopping pericoloso’ Ediz All Around, ospitato da Alessandro Onorato assessore capitolini Grandi Eventi, Sport e Moda è stato presentato con un video sui luoghi di cui parla il thriller a Lisbona e a Roma e due letture degli attori Giulietta Revel e Jonis Bascir ad una platea di oltre cento persone alla sala Protomoteca del Campidoglio tra cui Anna Fendi, Fabiana Balestra, Sergio Valente, Rosalba Giugni, la soprano Chiara Taigi, Renzo Musumeci Greco, le stiliste Susanna Liso e Lucilla Paci , l’orafa Patrizia Corvaglia, il principe Guglielmo Giovannelli, il regista Enzo De Camillis, la produttrice Gioia Avvantaggiato, Maria Cristina Rigano, docente alla UNINT. “Un libro che dà sensazioni di gioia e di inquietudine ed auguro che abbia successo anche per una continuazione della storia e che possa essere tradotto in una fiction - ha detto la relatrice l’On Sandra Cioffi presidente Commissione Nazionale Utenti dell’AgCom - perché la scrittura dell’autrice è già una sceneggiatura; tra l’altro ogni capitolo ha delle frasi introduttive scritte da vari autori che annunciano e dipingono l’atmosfera delle due città”. Poi ha aggiunto “Questo libro è utile perche è di stimolo per le istituzioni in quanto il fenomeno non si può affrontare singolarmente e necessita una efficace comunicazione sul tema”. l’On Cioffi vuole sottoporlo al prossimo consiglio dell’ Unione Utenti affinché sia affrontato anche dal parlamento. Sul tema c’è stata una prima legge di valenza transnazionale nel 2003 che aveva capito il grande dramma anche nel nostro paese ma con la rete il fenomeno invece di diminuire è aumentato , ben 150 miliardi di siti in tutto il mondo per la tratta, e si parla di vittime sempre più giovani, di bambine e bambini di 8 – 9 anni. “Ho letto il libro tutto d’un fiato”- ha concluso Stefano Dominella, presidente Gattinoni e del settore tessile e abbigliamento di Unindustria Lazio - ” Stefania Giacomini è stava bravissima a mettere insieme tutte le sue esperienze e in più con la sua nuova vena creativa ha affrontato un tema cosi spinoso e difficile come la tratta con molta classe, gusto ed equilibrio. E’ un libro accattivante dove l’autrice, in maniera strepitosa è riuscita a creare un cammeo di moda e di suspense che di solito i libri di moda non ci trasmettono perché sono univoci” ed ha aggiunto “Il merito di Stefania Giacomini inoltre è che ci ha riunito con il video proiettato in cui abbiamo visto come eravamo ed è positiva anche la sua presenza: lei è stata un personaggio chiave della moda in questa città perche ha girato tanti servizi RAI anche nei backstage e alle sfilate e tutt’ora, instancabile, propone servizi nel web su Goodinitalywebtv che dirige “ L’assessore Alessandro Onorato ha dichiarato che è stato un piacere ospitare una giornalista che da anni regala perle di scrittura e di servizi tv. Unire Roma allo shopping e all’ arte è un pregio, ed ha aggiunto che bisogna fare in modo che la capitale torni ad essere un luogo internazionale e competitivo con nuovi grandi eventi perche l’attenzione nei confronti della città è più forte all’estero che da noi
© Riproduzione riservata