All'Ara Pacis La Mostra Fotografica RADICI Di Koudelka Josef

All'Ara Pacis La Mostra Fotografica RADICI Di Koudelka Josef

Koudelka Josef, è uno degli ultimi maestri della fotografia, famoso per aver ritratto studenti della primavera di Praga armati di fiori, fronteggiare carri armati sovietici.

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Riapre l'Ara Pacis con “Radici” Evidenza della storia, enigma della bellezza, di quel vispo ragazzino Cecoslovacco del 1938.

Koudelka Josef, è uno degli ultimi maestri della fotografia, famoso per aver ritratto studenti della primavera di Praga armati di fiori, fronteggiare carri armati sovietici. Propone con Radici il suo progetto, durato 28 anni tra le rovine presenti sul Mare Nostrum, un viaggio tra 200 siti in 13 paesi: Siria, Grecia, Turchia, Libano, Tunisia, Cipro, Israele, Giordania, Egitto, Algeria, Marocco, Portogallo, Spagna, Francia, Albania e Italia. Una mostra per non dimenticare le nostre origini, il sangue della nostra storia, equilibrio del nostro essere. Koudelka passa 28 anni a rispolverare radici di popoli fieri, arrivava da solo sui siti e aspettava il momento giusto, lottando a volte con la potenza della luce. Amava dire che ogni sito aspettava lui, chiedendo a gran voce di salvaguardare l'immenso patrimonio di storia e di bellezza. In questa mostra Radici, Koudelka Josef ci prende per mano e con la complicità dei suoi scatti privi di cielo, alle particolari inquadrature, ai dettagli e alle ombre lunghe ci porta tra l'eterna tensione di ciò che è visibile e ciò che resta nascosto. Sarà il nostro occhio a scegliere.

“Radici” Evidenza della storia, enigma della bellezza

Grandi Fotografie in bianco e nero appese alle parete grigie e sui parallelepipedi che intralciano il nostro percorso. Come fossero resti antichi da scavalcare, questi blocchi ad altezze differenti segnano il passo di un immobile panorama senza tempo. La storia dei popoli mediterranei, in una mostra fotografica, portano dentro di noi le macerie ammucchiate di storie antiche, ma anche l'instancabile speranza che quello che è stato non si perda ma si tramandi. L'importanza delle radici per riportarci all'origine, radici come intreccio di relazioni, per capire in che misura la storia ci scorra nel sangue e sia nutrimento futuro. Negli scatti di Koudelka sono resti di antica memoria, luoghi custodi del tempo, un allegoria del mondo. La presenza dell'uomo solo nella sua silente ombra. Tempo, silenzio e attesa ci regalano opere fotografiche spettacolari, 110 scatti panoramici in grande formato in bianco e nero. Il potere della luce per la fotografia perfetta, albe e tramonti per ombre più lunghe che esaltino i contrasti, tanto da renderli tridimensionali e permettere allo spettatore di entrarci dentro, senza filtri. Prospettive instabili che delineano traiettorie virtuali verso un orizzonte dove la storia con le sue architetture, rivive fasti antichi. Nelle foto nessuna desolazione dell'abbandono, ma speranza e resilienza.

“... Le rovine non sono il passato ma sono il futuro che ci invita a godere del presente...”

Koudelka Josef

Chiara Sticca Candellone

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