Ciao Roberto benvenuto nella nostra redazione tanto per cominciare ...una tua breve presentazione per i nostri lettori...
Ciao a tutti voi
e grazie per questa vostra intervista,Mi chiamo Roberto Proietto, da circa quindici
fotografo con una predilezione principale
per la fotografia sportiva ma non solo , collaboro attualmente con diverse
agenzie fotogiornalistiche e testate sportive , mi piace mettermi in gioco
sempre in quello che faccio, difficilmente mi arrendo di fronte agli ostacoli,
ho sempre considerato le sfide situazioni da cui si può crescere in tutti i
sensi sotto molti punti di vista , che dire per me vale sempre Carpe Diem...
La tragica storia delle 13 studentesse
(7 di queste italiane) erasmus morte in un incidente stradale in Spagna. Qual è
il tuo pensiero sulla vicenda? Sono loro l’emblema di una generazione di
giovani costretta a lottare per costruirsi un futuro migliore?
Triste amara vicenda , un tragico epilogo per quelle giovani ragazze che magari, con tanti sacrifici sulle spalle, si sono spinte alle ricerca di quello che a mio avviso ormai il nostro paese non garantisce piu' sotto molti punti di vista.L'esodo culturale-lavorativo verso l'estero ormai e' vivo da decenni , aumenta sempre piu' una generazione di giovani che ci rappresentano nel mondo alla ricerca dei loro sogni , delle loro ambizioni.Dati recentissimi mettono il nostro paese nelle basse classifiche europee per investimenti su istruzione e cultura, dovremmo seriamente rifletterci su'...
Dopo la Francia, anche il Belgio è finito sotto l’assedio del terrorismo. Hai paura che da un momento all’altro questo conflitto religioso possa colpire anche l’Italia? Cosa ne pensi del terrorismo islamico? Come si deve combattere?
La religione e'
l'oppio dei popoli… Marx lo diceva a suo tempo.Io vorrei credere in una
reciproca tolleranza tra religioni cosa che invece i fatti d'attualita' ci
stanno dimostrando al contrario. L'Italia
come l'Europa stessa corrono lo stesso rischio, gli esodi migratori del passato
hanno modellato le nostre citta' con culture ormai talmente disomogenee che
facilmente riescono a sfuggire di mano e difficilmente riusciranno ad
integrarsi tra loro. Il terrorismo e' inaccettabile, le stragi compiute sono
inaccettabili, sono stati compiuti atti vili e riprovevoli che sono da condannare senza se e senza ma , questa
campagna d'odio spero finisca presto.Ma attenzione a tutto cio' anche a non cadere
nell'Islamofobia solo per fare comodo a quei politicanti che speculano per comodi proficui elettorali.Oggi combattere queste minacce non e' facile
, l'islam ha dimostrato di non aver confini, mentre noi ne abbiamo fin troppi. Spiace dirlo, ma i fatti lo
confermano, sono troppo pochi, per attivare il meccanismo "dell'unità fa
la forza". Gli interessi individuali d'ogni paese (Francia in primis) sono
ancora enormemente "oltre", questa necessità.
A Torino la mostra “sulla scena del
crimine. La prova dell’immagine dalla sindone ai Droni”, a cura di Diane
Dufour: un viaggio attraverso gli scatti che sono diventati cronaca giudiziaria
e storia. Nella tua vita quale foto di cronaca nera ti ha maggiormente colpito
? Che idea hai nell'era degli smartphone di questo tipo di
"fare"fotografia?
Beh di foto di cronaca nera fin da bambino sfogliando i quotidiani ne ho viste ben parecchie , alcune magari viste in seguito quando gli iter giudiziari rimettevano in moto tutta la catena giornalistica d'informazione , cosi' su due piedi mi torna in mente lo scatto riguardo la vicenda del mostro del Circeo, la faccia insanguinata di una delle due donne apparire dal portabagagli di quella auto dopo giorni di sevizie e violenze , una foto credo indelebile per la sua verita' cruda di cronaca, per la sua comunicativita', una foto che ricordo viva vista la truce vicenda che si svolse all'epoca.Nell'era degli smartphone molto e' cambiato forse troppo. Quel tipo di fotogiornalismo forse rimane storico nulla a che vedere con quello attuale , la tecnologia che si e' riflessa nel mondo della fotografia oggigiorno ha a mio avviso un grosso vantaggio-svantaggio, quello dell'avere il "tutto e subito". Una grande fruibilita' immediata cosa che un tempo poteva sembrare come meta fantascientifica .In passato confrontandomi con colleghi di lunga esperienza ho avuto modo di capire come l'approccio per la fotografia fosse talmente differente , in un mondo direi analogico tutto era studiato nei minimi dettagli , i margini d'errore erano ben ridotti quasi pari a zero , cosa che oggi puo' far sorridere. Il digitale ormai la fa' da padrone, tanti ragionamenti con uno sguardo al passato sarebbero anacronistici , ma conoscere quelle tecniche e trarne spunto d'insegnamento accresce di gran lunga il proprio bagaglio conoscitivo in materia.
Mafia, sangue, dolore, ribellione: Palermo celebra con una mostra e un meraviglioso libro una leggenda del fotogiornalismo: Letizia Battaglia - Wim Wenders: “è una eroina della fotografia contemporanea”Ti piacerebbe lavorare con lei e sopratutto ami i fotografi che mettono la semplicità dello scatto nelle loro realizzazioni?
"Lavorare con una leggenda credo sia cosa ambita a molti fotografi , un mentore che con gradualita' possa insegnarti tanto e' una cosa che matura ognuno di noi , questo non vale solo nel campo fotografico e' qualcosa che va oltre. La semplicita' dello scatto per me sposa appieno la capacita' di trasmettere le proprie visioni senza artifici , l'immediatezza di tutto ciò che si vuole o si vorrebbe raccontare a chi non e' presente come per dirgli: "Ehi tu che osservi, qui succede questo, vorrei fotoraccontartelo Io..".
Il bianco e nero rappresenta il vero ed unico modo di fare fotografia?
Dipende direi , diciamo che e' un modo veritiero che ha uno stile di comunicativita' ben diverso dal colore. Oggi scattare foto in bianco e nero da alcuni forse non e' compreso poi cosi' tanto , viene percepito come un' anomalia , togliere il colore non costituisce necessariamente una perdita di informazioni. Può, infatti, rafforzare molto di più il senso e lo spessore dell’immagine. Una foto a colori rischia di essere troppo realistica, lascia poco spazio all’immaginazione, in alcuni casi è proprio una copia del reale. Le foto a colori più belle, in effetti, sono quelle che hanno proprio il colore come soggetto. Il bianco e nero risulta, invece, più evocativo proprio perché sottrae un dato visivo, ma allo stesso tempo regala un'espressivita'differente. Il bianco e nero fotografico rappresenta per antonamasia a mio avviso la foto d'autore da sempre con validissimi esempi di maestri del passato e contemporanei .
Cosa ne pensi delle elezioni al comune di Roma? Qual è il tuo candidato preferito? Qual è la prima cosa che il nuovo sindaco dovrebbe fare appena si insidierà al Campidoglio?
Bella domanda (ride ndr) Le elezioni comunali attuali, ma non da meno quelle del passato mostrano sempre più a mio avviso il distacco verso il cittadino di questa classe politica 3.0 , una classe politica che fa' tanti proclami, promesse, ma poi si dimentica come sempre un po' di tutto e tutti.
Una grande diffidenza nasce ormai verso questi mestieranti dopo tutti gli scandali che conosciamo bene che hanno riempito pagine di cronaca e aule di tribunali , quando un libero cittadino potrà tornare ad avere fiducia...?
Roma e' una grande e bella città. L'evoluzione moderna negli ultimi anni ha portato sviluppo in molti settori, ma ahimè la classe politica non ha avuto percorso parallelo , si e' a mano a mano distaccata da tutto e tutti, creando sempre più società virtuali.Non ho preferenze alcune ,non ho mai avuto preferenze , con un pensiero un po'alla Remo Remotti se potessi come lui cantava "me ne andavo da quella Roma…".La prima cosa per il nuovo Sindaco a Roma appena insediato dovrebbe essere molto semplice ma forse un po' utopistica " rimboccarsi le maniche verso tutto e tutti per cercare di fare. Ce n’è veramente bisogno".
Brianne Willis, giovane fotografa americana, ha avuto un'intuizione: iniziare a fotografare giovani donne insieme ai loro gatti, dando vita a una serie dal sapore domestico ...Un progetto interessante da proporre anche qui a Roma : su internet girà un simpaticissimo post sul donne di 40 anni sigle e con tanti gatti al seguito...
Scene di vita quotidiana , un'idea carina direi minimalista che vedo ha preso piede velocemente grazie alla massiva velocità "social". Duplice soggetto, da una parte giovani donne e dall'altra il mondo felino che sempre più appartiene alla nostra domesticità di tutti i giorni. Riproporlo? Non so', spesso e volentieri tante cose sono assimilate senza che ce ne rendiamo conto, per scoprire poi la mancanza di originalità, creatività ecc..
Sono 8 milioni e 200mila le donne italiane che sostengono la famiglia con il loro solo reddito. Ogni giorno al lavoro si fanno valere. Ma è la sera, quando tornano a casa, che il gioco si fa duro..Come ti piacerebbe fotografare la donna ,la mamma 2.0.Una donna forte che spesso ,ancora adesso tiene sulle sue spalle il peso della famiglia?
Credo che la fotograferei nelle sue gesta quotidiane , tutte quelle situazioni in cui manifesta tutto ciò che possa essere amorevole verso la famiglia a cospetto di un lavoro che spesso la condiziona profondamente nei suoi tempi di vita tra le quattro mura.
Tua madre è una di queste? Sei mai riuscita a fotografare un suo gesto che ti è rimasto impresso sin da bambino?
No , mia madre non rientra in questa categoria , appartiene forse alla generazione di mamme 0.0. I gesti sono tanti legati agli album di famiglia , ognuno con un suo indelebile significato che sempre conserverò.
Qual è la fotografia più bella che hai mai scattato?
Ne ho scattate molte , vuoi per la tecnica o vuoi per l'espressività' comunicativa che riuscivano a trasmettere. Non sono legato ad un una particolare o meglio forse a tante direi.Di recente sono stato coinvolto in un progetto scolastico per tenere semplici lezioni di fotografia a bambini di scuola elementare, un progetto-corso legato a un memorial dedicato ad una persona a me molto cara scomparsa poco tempo fa. Tante foto fatte assieme a loro mi hanno per un certo verso emozionato personalmente , vedere la spontaneità e la gioia di tanti bambini, la loro infinita voglia di conoscere con tanta immancabile curiosità mi ha fatto vivere una bella esperienza personale.La foto più bella per me e' sempre quell'immagine più sintetica e densa di messaggi che arrivano dritti come un fulmine, attraverso l'occhio di chi guarda, nella testa e nel cuore.Però per riuscire a far questo è necessaria una dote, rara, quanto preziosa: saper allineare occhio, cuore e mente.
Come è nato il tuo amore per la fotografia?
C'era tanto tempo fa' quel cassetto dove mio padre custodiva le sue macchine fotografiche un po' gelosamente ed io che di nascosto ci giocavo appena riuscivo, emulando le pose come un fotografo esperto.Dopo un po’ di tempo la mia passione ha ripreso sopravvento spinto anche dalle realtà familiari un po'come pane amore…e fotografia. Viaggi continui su e giu' per l'Italia con macchine sempre al seguito.Ho sempre nutrito interesse per discipline artistiche pur avendo fatto studi totalmente opposti, ho cercato di studiare anche frequentando corsi di fotografia e cinematografia per allargare i miei orizzonti conoscitivi non solo in ambito fotografico. Mi appassiona la continua ricerca personale per trovare in me nuovi stimoli, credo che in fotografia non si smetta mai d'imparare qualcosa di nuovo ed interessante.Da bambino giocavo con le macchine fotografiche di casa e consumavo tanti di quei flash usa e getta, quelli in particolare perche' amavo vedere quella luce che facevano..nel buio delle stanze.
C’è un personaggio famoso in particolare
che ti piacerebbe fotografare?
Sinceramente non ne ho nessuno nel cassetto... lo showbiz e' bello ma per me non e' magnetico affatto. Preferisco di gran lunga ben altre soddisfazioni.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Progetti per il futuro diciamo alcuni sono in cantiere, posso dire che nel cassetto ci sono pochi ma buoni ma per scaramanzia li custodisco ancora , uno su tutti sicuramente e' quello di crescere con esperienze sempre nuove con soddisfazioni al tempo stesso.Grazie ciao , un ringraziamento a tutti voi..
Valerio De Benedetti
© Riproduzione riservata