Elodie, classe 1990 nata e cresciuta nella borgata romana del Quartaccio, sfila fiera ed elegante sul palco del’Ariston di Sanremo. E’ lei la regina indiscussa della seconda serata del Festival, con oltre 44 mila tweet in poche ore. Conduttrice al fianco di Amadeus per l’edizione del 2021.
Scende la scalinata tanto ambita con una creazione firmata Versace, rossa, coperta interamente da cristalli; un abito sexy ed audace, tagliato a vivo su di lei che riesce a pieno nel suo scopo, quello di incantare i telespettatori, il tutto accompagnato dal brano che ha presentato lo scorso anno, Andromeda. Per la seconda entrata invece una ponytail abbinata ad un miniabito argentato, trasformano Elodie in una performer a tutto tondo, che contornata dal corpo di ballo ci regala un medley cantato e ballato, portando in scena uno spettacolo dal sapore internazionale.
Per il terzo e quarto ingresso invece, sceglie nuovamente un abito rosso ma stavolta corto e di tulle voluminoso. Introduce il duetto con Fiorello “Vattene Amore”, un messaggio vocale del fidanzato Marrakesh, che si dice emozionato ed orgoglioso. Tanta emozione, sensibilità ed eleganza fanno di Elodie, la Star di questa edizione di Sanremo, che con coraggio ha abbattuto un muro, uno dei tanti che ha incontrato nella vita. Così è iniziato il suo monologo, i riflettori erano tutti puntati su di lei, avvolgendola in un cono di luce.
“Sono Elodie, e per parlare davanti a voi ho dovuto abbattere un muro: parlare in pubblico non mi ha mai messo a mio agio; ma tutte le volte che sono riuscita ad abbattere un muro sono successe cose belle nella mia vita. Vengo da una borgata romana, dove ci sono anche persone arrabbiate e demoralizzate. Io ero una di quelle. Quel quartiere mi ha dato e tolto tanto, come non avere l’acqua calda o i soldi per pagare le bollette. Ma mi ha dato anche la forza di sognare. Ho sempre voluto fare questo mestiere anche se non mi sentivo all’altezza. Non mi piaceva la mia voce e soprattutto mi sono accorta che non avevo gli strumenti…tante volte non mi sono data delle possibilità. Non ho finito il liceo, non ho preso il diploma o la patente. Ho sbagliato, lo so! In certi contesti è difficile focalizzarsi su cosa vuoi essere da grande. Il mio fidanzato in un suo pezzo dice -Voi ci rubate il tempo, che è l’unica cosa che abbiamo- ed ha ragione. Se nasci in certi contesti devi lavorare più degli altri per ottenere quello che già dovresti avere, e quindi lavori più per sopravvivere. A 20 anni avevo deciso di non fare più niente, però sono stata molto fortunata perché ho fatto un incontro fortunatissimo. Ho conosciuto un musicista, Mauro Tre, e stasera è con me sul palco. Volevo dirti grazie perché mi hai dato una possibilità. Tu mi hai fatto amare il jazz, anche se non mi sentivo all’altezza. Io sono stata la prima ad avere un pregiudizio su me stessa. Quello che mi ha insegnato la vita e la musica è che non bisogna sempre sentirsi all’altezza delle cose, l’importante è avere il coraggio di fare. Forse non sono all’altezza di questo palco, ma non è più un mio problema. Ci tenevo a suonare con la mia prima band e cantare un pezzo di Mina, e penso sia perfetto per questo momento”, questo il discorso toccante della cantante. Una donna forte e di talento in primis che ha mostrato la sua vulnerabilità e la sua voglia di riscatto al grande pubblico.
Daisy Ciotti
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