SERIE A 2020-2021 PARMA INTER 1-2
LE FORMAZIONI UFFICIALI:
PARMA (4-3-1-2): 1 Sepe; 13 Bani, 30 Valenti, 24 Osorio, 7 Gagliolo; 23 Hernani, 15 Brugman, 14 Kurtic; 33 Kucka; 10 Karamoh, 98 Man.
A disposizione: 34 Colombi, 2 Iacoponi, 3 Pezzella, 8 Grassi, 9 Pellè, 18 Cyprien, 19 Sohm, 22 Bruno Alves, 28 Mihaila, 32 Brunetta, 42 Busi, 45 Inglese.
Allenatore: Roberto D'Aversa.
INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 de Vrij, 95 Bastoni; 2 Hakimi, 23 Barella, 77 Brozovic, 24 Eriksen, 14 Perisic; 9 Lukaku, 7 Sanchez.
A disposizione: 97 Radu, 5 Gagliardini, 8 Vecino, 10 Lautaro, 11 Kolarov, 12 Sensi, 13 Ranocchia, 15 Young, 22 Vidal, 33 D'Ambrosio, 36 Darmian, 99 Pinamonti.
Allenatore: Antonio Conte.
LA SQUADRA ARBITRALE:
Arbitro: Pasqua.
Assistenti: Giallatini, Cecconi. Quarto Uomo: Abbattista.
VAR: Doveri. Assistente VAR: Bindoni.
LA PARTITA:
La trasferta di Parma è sempre stata per l’Inter uno snodo piuttosto complicato da affrontare anche negli anni in cui i nerazzurri sono stati protagonisti di stagioni particolarmente competitive. Se la classifica alla vigilia della gara non lasciava molto spazio alle interpretazioni perlomeno su chi partisse favorita per vincere, lo sviluppo della partita ha rivelato invece una fase iniziale piuttosto equilibrata dove le squadre sono riuscite efficacemente ad annullare i punti di forza dei rispettivi avversari mettendo in difficoltà la costruzione del gioco. La grande densità proposta dal Parma ha impedito sviluppo delle trame veloci e favorito tantissimi errori in fase di impostazione. Il Parma non ha poi disdegnato alcune iniziative piuttosto pericolose che Il romeno Man ha provato a finalizzare senza particolare fortuna. In una gara piuttosto bloccata le poche iniziative pericolose della prima fase nascono prevalentemente sulla fascia di Hakimi. Negli ultimi minuti della prima frazione invece i nerazzurri riescono ad alzare progressivamente il ritmo e sfiorare il vantaggio in un paio di circostanze. È sempre Hakimi ad ispirare ma manca la precisione nella stoccata finale sia a Skriniar che ad Eriksen. Il danese in un paio di occasioni potrebbe calciare da posizione favorevole ma manca l’impatto giusto con la sfera. Si chiude quasi inevitabilmente sullo zero a zero il primo tempo dove le squadre hanno cercato essenzialmente di annullarsi. Al netto di un paio di conclusioni tentate da Lukaku e quella mancata da Eriksen l’Inter ha fatto decisamente troppo poco in questa prima per meritare di essere vantaggio alla pausa di metà gara.
Il secondo tempo inizia con l’Inter che prova a confermare i progressi mostrati nel finale della prima frazione tentando di giocare ad un ritmo più sostenuto e progressivamente la gabbia studiata da Roberto D’Aversa sembra mostrare le prime crepe. I nerazzurri approfittano di un errore in fase di impostazione dalle retrovie da parte della difesa del Parma per recuperare velocemente il pallone e buttarlo alle spalle di Sepe con Sanchez protagonista di un’ottima giocata; ecco che dunque al 54º minuto il risultato si sblocca. La partita torna poi a svilupparsi su ritmi abbastanza compassati ed i nerazzurri ci provano nuovamente con un’azione personale di Perisic che però sbaglia nella conclusione che non impensierisce Sepe. Al 65º arriva il gol del raddoppio; un tentativo di pressione alta della difesa del Parma non è andato a buon fine consente a Lukaku di sprigionare tutta la sua potenza in campo aperto e servire Sanchez in posizione favorevole per realizzare la sua doppietta. Il cileno non si fa pregare e batte per la seconda volta il portiere del Parma. Con il raddoppio la gara sembra essersi definitivamente indirizzata verso i colori nerazzurri ma c’è ancora spazio per il gol del Parma realizzato da Hernani che intercetta un ottimo cross di Pezzella e si inserisce in area trovando la conclusione vincente che non lascia scampo ad Handanovic. Il finale di partita diventa così più complicato del previsto per l’Inter che lascia parecchio campo al Parma che prova con insistenza a stazionare nella metà campo offensiva mancando però di pericolosità al momento della conclusione finale. In qualche modo Inter riesce comunque a portare a termine la missione vittoria, denunciando però una certa stanchezza in alcuni elementi chiave, probabilmente condizionati anche nello sviluppo del gioco dal pericolo diffida. In particolare Brozovic e Barella sono sembrati sottotono in fase di contrasto degli avversari proprio per questo motivo. L’Inter ottiene dunque una vittoria sofferta quanto pesante per lo sviluppo della stagione. I nerazzurri si confermano sempre vincenti nelle gare del girone di ritorno e si portano a +6 dal Milan alla vigilia di una gara contro l’Atalanta che potrebbe dire davvero molto della stagione nerazzurra; la partita con i bergamaschi sembra essere infatti uno degli ostacoli più alti sul percorso della formazione di Conte da qui alla fine della stagione, è chiaro che superarlo con una vittoria sarebbe particolarmente significativo.
FEDERICO CESTE
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