Il Torino gioca una partita gagliarda al cospetto dell'Inter capolista, senza tuttavia riuscire a conquistare punti. I granata restano, quindi, al terzultimo posto (a -2 dalla "zona salvezza"), vedendosi addirittura avvicinati dal Parma, che piegando per 2-0 la Roma si porta a una sola lunghezza dagli uomini di Nicola.
L'inizio di gara è di marca interista, con Martinez che va vicino alla marcatura per due volte nei primi minuti: al 3' incornando a lato da due passi su traversone di Perisic, al 7' vedendosi anticipato in extremis da Lyanco. Al 15' un colpo di testa di De Vrij termina sul fondo, quindi al 28' i padroni di casa sprecano un'occasione colossale con Lyanco, che solo soletto “da zero metri” inzucca sul palo a portiere battuto: goal clamorosamente “divorato”, in quanto segnare sarebbe stato assai più facile che centrare il montante. Al 33' un sinistro di Verdi da posizione defilata sulla sinistra è facile preda di Handanovic, quindi al 42' ci prova Barella, ma la sua conclusione mancina finisce in curva. La prima frazione di gara si conclude, dunque, sullo 0-0.
La ripresa continua sulla stessa falsariga del primo tempo, con l'Inter a cercare di costruire azioni e il Toro guardingo, pronto a far male in contropiede. Al 48' un'incornata di Skriniar termina alta, mentre al 52' è Gagliardini a cercare il bersaglio di testa: la girata (su traversone di Hakimi) del numero 5 nero-azzurro termina, però, a lato, alla destra dell'immobile Sirigu. La partita si sblocca al 62', quando un ingenuo quanto netto intervento di Izzo su Martinez appena dentro l'area di rigore comporta un tiro dagli undici metri, freddamente realizzato da Lukaku con un preciso sinistro, spiazzando Sirigu (tuffatosi alla sua destra). Un minuto dopo, Hakimi, da sottomisura, gira debolmente un suggerimento di Martinez, consentendo a Sirigu di respingere di piede. Il pareggio del Toro arriva, un po' a sorpresa, al 70': l'autore è Sanabria, che risolve una mischia venutasi a creare sugli sviluppi di un calcio d'angolo. L'attaccante paraguaiano è lesto nell'insaccare da pochi passi una respinta di Handanovic su una conclusione ravvicinata di Zaza (entrato al 67' in sostituzione di Verdi). All'81' arriva la svolta della partita, consistente nell'ingresso, fra le fila interiste, di Sanchez al posto di Brozovic. Dopo soli quattro giri di lancette dal suo ingresso in campo, infatti, il cileno scocca un perfetto cross dalla destra per Martinez, che da centroarea ha buon gioco nell'anticipare uno statico Izzo, deviando in porta con un preciso colpo di testa. È la rete decisiva, poiché il Torino non ha più forza per recuperare.
La sfida dello stadio Olimpico Grande Torino si conclude col successo per 2-1 dell'Inter: un'incornata del “toro” piega, quindi, la resistenza del Toro, consegnando ai meneghini una vittoria che consiste in un grande passo verso lo scudetto. Di contro, si complica terribilmente la situazione dei granata, sempre a -2 dalla “zona salvezza” e addirittura avvicinati dal Parma (vittorioso per 2-0 nel confronto casalingo con la Roma): per i piemontesi (unica compagine di tutta la Serie A ancora a secco di vittorie interne) saranno basilari i prossimi confronti con Sassuolo (in casa, mercoledì, nel recupero della ventiquattresima giornata) e Sampdoria (in trasferta, domenica).
Giuseppe Livraghi
Fonte della fotografia: Emanuele Gambino (Unfolding Roma Magazine)
TORINO-INTER 1-2 (0-0)
RETI: Lukaku (I) su rigore al 62', Sanabria (T) al 70', Martinez (I) all'85'.
TORINO (3-5-2): Sirigu; Izzo, Lyanco, Bremer; Vojvoda (dall'89′ Gojak), Lukic, Mandragora, Baselli (dal 49′ Linetty), Murru (dal 67′ Ansaldi); Verdi (dal 67′ Zaza), Sanabria (dall'89′ Belotti). Allenatore: Nicola.
INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Hakimi (dall'89′ Darmian), Barella, Brozovic (dall'81′ Sanchez), Gagliardini (dal 56′ Eriksen), Perisic (dal 56′ Young); Lukaku, Martinez (dall'89′ Vecino). Allenatore: Stellini (Conte squalificato).
ARBITRO: Paolo Valeri di Roma.
NOTE: ammoniti Gagliardini (I) al 53'. Calci d'angolo 8-1 per l'Inter. Recupero: 1'+3'. Partita disputata a porte chiuse.
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