Il sorteggio dei gironi della nuova Conference League è stato assolutamente benevolo con la Roma dello "Special One" José Mourinho, in quanto i giallorossi sono finiti in un girone (il C) con gli ucraini dello Zorja Lugansk, i bulgari del CSKA Sofia e i norvegesi del Bodo/Glimt.
Espressione della città di Lugansk (dal 1935 al 1958 e dal 1970 al 1990 denominata Voroshilovgrad, in onore del generale e politico sovietico Kliment Yefremovich Voroshilov), lo Zorja ha vissuto il suo massimo splendore ai tempi dell'Unione Sovietica, conquistando il campionato nel 1972: un passato glorioso ma lontanissimo, in quanto tale trionfo consiste tuttora nell'unico alloro della compagine bianconera, terza classificata (a 15 punti di distanza dalla Dynamo Kiev campione) nella scorsa edizione della massima divisione ucraina.
Assai più rinomato il CSKA Sofia, storica "grande" del calcio bulgaro e compagine che ricorda alla Roma la bella ma sfortunata avventura nella Coppa dei Campioni 1983-'84: infatti, la "Magica" guidata da Nils Liedholm incontrò la compagine balcanica al secondo turno, imponendosi per 1-0 sia all'andata in trasferta (rete di Paulo Roberto Falcao al 61') sia al ritorno in casa (acuto di Francesco "Ciccio" Graziani all'80').
Non consiste in una novità neppure il Bodo/Glimt, sodalizio espressione della cittadina (52mila abitanti) di Bodo, capitale europea della cultura 2024 in compagnia di Tartu (Estonia) e di Bad Ischl (Austria): i gialloneri hanno, infatti, incontrato il Milan nel terzo turno preliminare della scorsa edizione dell'Europa League, uscendo sconfitti per 3-2 dal confronto in gara unica disputatosi il 24 settembre 2020 a San Siro.
La struttura della Conference League vede le prime classificate di ciascun girone qualificarsi agli ottavi di finale, mentre le seconde dovranno conquistare il passaggio del turno mediante gli spareggi con le terze piazzate nei gironi di Europa League.
Giuseppe Livraghi
Fonte della fotografia: Emanuele Gambino (Unfolding Roma Magazine)
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