“In Viaggio Con Dante”: il grande omaggio di Roberto Herlitzka
Un evento speciale quello tenutosi tra il 7 e il 10 ottobre all’Off/Off Theatre: “In viaggio con Dante”, l’ omaggio attesissimo del grande attore Herlitzka al poeta per eccellenza, Dante Alighieri, con la cura registica di Teresa Pedroni.
L’esperienza magistrale di Roberto Herlitza, la sua voce profonda, hanno affascinato il pubblico con la recita di alcune rime del padre della lingua italiana, selezionate da Filippo La Porta. Infatti, lo spettacolo, accompagnato dal dolce suono del violino di Alberto Caponi e del clarinetto di Alessandro Di Carlo, nelle prime battute, ha affascinato il pubblico con i versi che tutti noi almeno una volta nella vita abbiamo letto: “Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia…” il celebre sonetto del XXVI capitolo de “La Vita Nova”, dedicato da Dante a Beatrice, la donna che sarà la sua musa per tutta la vita, il fulcro della raccolta di rime e poesie intitolata così, proprio perché rinnovata dall’amore per una donna angelicata che porta verso il cielo.
L’attore ha poi recitato alcuni versi tratti da le “Rime petrose”, così denominate perché dedicate a Madonna Petra, restia al sentimento amoroso, o per lo stile duro, diverso dal dolce stil novo usato in altre liriche. Lo spettacolo è proseguito con la citazione di altri versi da “La Vita Nova” e della Divina Commedia con la voce inconfondibile del maestro Herlitzka, che interpreta gli endecasillabi con una tale naturalezza da accompagnarci col solo suono delle parole nel meraviglioso mondo del Paradiso. Versi divini, espressioni che immergono nell’universo della più alta poesia, tanto che il fascino della parola, del suo suono fanno apprezzare il loro peso e significato: ogni parola ha un proprio suono, unico, particolare, e chiudendo gli occhi, ci fa apprezzare ancora di più la sua magia, ci trasporta in un mondo immaginario eppure di una grande potenza.
Le dolci note musicali hanno sottolineato ogni verso del Divino Poeta fino alla più degna conclusione; quale migliore citazione se non le ultime terzine del XXXIII Canto del Paradiso, quando il viaggio di Dante, iniziato dal peccato, la selva oscura, arriva alla meta tanto ambita, la visione di Dio: “L’amor che move il Sole e l’altre stelle…” la parola stelle appunto che Dante ha scelto per terminare tutte e tre le cantiche della Commedia, intendendo così la graduale ascesa verso la purificazione
Roberto Herlitzka ha sottolineato con la sua voce profonda quel fascino delle parole, a volte perduto, e alcune coniate dal Sommo per spiegare tutte le scienze e le arti dello scibile umano, dalla teologia all’astronomia, alla Storia, alla letteratura, alla filosofia. Concetti ancora attuali nel loro significato più profondo, perché rievocano sentimenti ed emozioni sempre uguali: la passione, sia politica sia amorosa, la fede, l’amore per il sapere che hanno animato il Poeta così che ancora oggi è studiato ed amato da tante generazioni.
Articolo di Giorgio Vulcano.
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