VON BUREN CONTEMPORARY ED E’ GIA’ UN SUCCESSO

VON BUREN CONTEMPORARY ED E’ GIA’ UN SUCCESSO

Serata mondana ricca di pubblico per l’inaugurazione della Galleria d’Arte di via Giulia a Roma con la mostra “Nothing's gonna change my world” di Lucianella Cafagna e Claire Piredda.

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Michele von Büren con la sua innata classe è riuscita ancora una volta a dare vita a un vero e proprio evento mondano per celebrare l'apertura del nuovo spazio della galleria in Via Giulia 13 e il suo cambio di nome, passando da RvB Arts a Von Buren Contemporary. Ormai nella Capitale la gallerista inglese ha creato un folto gruppo di proseliti esperti, ma anche solo appassionati, che sanno apprezzare le sue proposte di pittura, scultura e fotografia contemporanea create da giovani ed emergenti artisti italiani che riescono ad ottenere sempre importanti riconoscimenti sia dalla critica che dal mercato. Infondo, Michele von Büren ha il merito di avere dato vita a un nuovo approccio con l’arte che si manifesta in maniera spontanea senza alcun timore reverenziale. Non a caso un numeroso pubblico di tutte le età non ha voluto perdere l’inaugurazione di “Nothing's gonna change my world”, la mostra bi-personale che ha unito i mondi poetici dell'artista romana  Lucianella Cafagna e della scultrice italo-canadese Claire Piredda.

La scelta del titolo della mostra (tradotto: niente cambierà il mio mondo) che si rifà al ritornello di “Across the Universe” dei Beatles vuole evidenziare la ricerca di Cafagna e Piredda sul mondo infantile prima e adolescenziale poi, dando origine a giovani creature in grado di esprimere quello stato di transizione che porta a nuovi istinti e sensazioni tentando di non perdere tutto quello che è stato il vissuto precedente. Tutti i conflitti legati all’età con il passaggio da momenti di spensieratezza a tensioni interiori fino alla scoperta di una nuova sensualità sono incarnati in ogni singola opera esposta che i visitatori hanno potuto ammirare complimentandosi direttamente con le autrici presenti all’evento.

In particolare Lucianella Cafagna, annoverata nell'Enciclopedia Treccani tra i venti artisti contemporanei più rilevanti del panorama italiano, presenta tele dove l’infanzia viene vissuta in momenti di giochi o in piena intimità che lascia presagire momenti di riflessione. I colori morbidi e avvolgenti lo possono essere solo in apparenza perché poi tinte più intense tendono a scatenare il pathos di ciascun dipinto in un contrasto che non risulta mai forzato. Ciascun personaggio ritratto sia che giochi a pallone, sia che si dondoli su un’altalena o che scenda semplicemente da una scala buia, riesce ad esprimere esattamente le sensazioni che sta provando senza mai perdere i tratti salienti di una spiccata personalità. Claire Piredda ha emozionato con le sue figure in terracotta, dall’ocra opaco al rosso, che a tratti sembrano quasi riprodurre la lavorazione di un tempo di preziosi merletti. Eh già perché la materia perde il suo lato più duro per avvolgere i lineamenti e le chiome di busti troncati in modo soave proprio come sanno essere i tratti delicati dell’infanzia. L’artista nata a Montreal, classe 1963, presenta visi che attraverso un’apparente serietà possono andare ben oltre rimanendo ancorati alla propria età ma, allo stesso tempo, già con un lato del carattere rivolto al futuro.

Rosario Schibeci

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