Scaldano i motori per la 72esima edizione del Festival di Sanremo che si terrà, zone rosse permettendo, dal 1 al 5 febbraio. Prima di entrare nel vivo della kermesse festivaliera, Amadeus snocciola le tante sorprese che sta riservando per Sanremo 2022.
Dopo aver annunciato i nomi dei 22 big, cui si sono aggiunti i primi 3 classificati nella sezione Nuove Proposte, è il momento dei cinque volti femminili che affiancheranno il conduttore durante le serate del festival. Per la serata del martedì si punta sul fascino di Ornella Muti, indimenticata diva del cinema italiano, famosissima soprattutto negli anni settanta e ottanta. Interprete amatissima da registi del calibro di Dino Risi, Marco Ferreri, Sergio Corbucci, Citto Maselli, Francesco Rosi, Ettore Scola e Luis Bunuel, deve la sua popolarità soprattutto alle commedie di Castellano e Pipolo, Carlo Verdone e Francesco Nuti. Pellicole come “Innamorato pazzo”, “Io e mia sorella” e “Tutta colpa del paradiso” sbancarono al botteghino, consacrandola nel mito. La Muti, tuttora in attività (tra i suoi ultimi lavori si annoverano “Notti magiche” diretta da Paolo Virzì e “To Rome with love” di Woody Allen), inaugurerà il festival, sfoderando la sua immutata bellezza e raccontando qualche aneddoto di oltre cinquant’anni di una invidiabile carriera.
Mercoledì e venerdì spazio ai volti nuovi delle serie tv. Per la seconda serata Amadeus ha deciso di puntare sulla simpatia della trentacinquenne Lorena Cesarini, che deve la sua popolarità al ruolo della prostituta Isabel di cui è innamorato Aureliano, il protagonista di “Suburra”, interpretato da Alessandro Borghi. Per la quarta serata, a scendere le scale del teatro Ariston, ci sarà Maria Chiara Giannetta, volto amato dalla serie tv “Blanca”, in onda con successo il mese scorso su Raiuno, mentre per la serata conclusiva si attende Sabrina Ferilli, che torna a Sanremo dopo ben 26 anni, all’epoca fortemente voluta dall’allora conduttore e direttore artistico Pippo Baudo, che la scelse insieme a Valeria Mazza.
Ma è la serata del giovedì quella dove Amadeus sfodererà un nome a sorpresa: quello di Drusilla Foer, personaggio di fantasia creato dall’attore Gianluca Gori. Irriverente, cinica, snob e volutamente sopra le righe porterà indubbiamente una vena di comicità e freschezza a un parterre ingessato e fin troppo prevedibile.
Mentre si rincorrono le voci di possibili partecipazioni fuori gara dei Maneskin, di Marco Mengoni e addirittura di Vasco Rossi, si parte da due ulteriori certezze: Checco Zalone prenderà parte in una delle cinque serate con uno sketch comico, che sulla carta promette di far discutere e la defezione per il terzo anno consecutivo di Lorenzo Jovanotti, che comunque in un certo modo sarà in gara, avendo scritto il pezzo di Morandi.
A proposito di Gianni Morandi, nei giorni scorsi si è molto parlato della sua mancata esclusione per aver postato ben 40 secondi del suo pezzo, che per regolamento deve rimanere inedito fino alla prima serata del festival. L’ipotesi di escluderlo per questo gesto non è mai saltata in mente al direttore artistico Amadeus, probabilmente anche per non compromettere il nome di un altro big, Massimo Ranieri. La scelta, non certo casuale di due artisti veterani, è quella di rinverdire i fasti delle celebri edizioni di “Canzonissima”, dove i due si rincorrevano per vincere la gara. Eppure, di casi di esclusione dalla gara, la storia di Sanremo è piena: basti ricordare ben trent’anni fa Jo Squillo con “Me gusta il movimento” o Ornella Vanoni, esclusa a pochi giorni dal fischio d’inizio del festival del 1996 con il suo brano “Bello amore”, scelto per rilanciare il suo album “Sheherazade”. Negli ultimi anni, nonostante i clamorosi casi di Fedez e Francesca Michielin e di Ermal Meta e di Fabrizio Moro, si è scelto di soprassedere su questo punto, forse a scapito della chiarezza di un regolamento che fa acqua da tutte le parti. Francamente non si comprende come si procederà nelle prime due serate con le percentuali di voto con un numero disparo di canzoni in gara: 13 per la prima serata e 12 per la seconda.
I venticinque Big in gara sono: Emma (“Ogni volta è così”), Massimo Ranieri (“Lettera al di là del mare”), Sangiovanni (“Farfalle”), Achille Lauro (“Domenica”), Aka7even (“Perfetta così”), Michele Bravi (“Inverno dei fiori”), Gianni Morandi (“Apri tutte le porte”, firmato da Lorenzo Jovanotti), Ana Mena (“Duecentomila ore”), il ritorno di Elisa a 21 anni dalla vittoria di “Luce-Tramonti a Nord Est” (“O forse sei tu”), Rkomi (“Insuperabile”), Ditonellapiaga con Rettore (“Chimica”), Mahmood e Blanco (“Brividi”), Giusy Ferreri (“Miele”), Giovanni Truppi (“Tuo padre, mia madre, Lucia”), Fabrizio Moro (“Sei Tu”), Highsnob e Hu (“Abbi cura di te”), Irama (“Ovunque Sarai”), La Rappresentante di lista (“Ciao Ciao”), Noemi (“Ti amo non lo so dire”), Dargen D’Amico (“Dove si balla”), Le Vibrazioni (“Tantissimo”), Iva Zanicchi (“Voglio amarti”), Tananai (“Sesso occasionale”), Yuman (“Ora e qui”) e Matteo Romano (“Virale”).
Intanto, si attende di conoscere anche la lista delle cover di brani degli anni sessanta, settanta e ottanta, interpretate dai 25 cantanti, che concorreranno come votazione alla decretazione del vincitore del festival.
Emanuele Pecoraro
© Riproduzione riservata