Per Col Vetoraz il 2021 è stato un anno di tangibili risultati sulle pagine della stampa internazionale di settore. Dagli Stati Uniti fino all’Europa, l’azienda di Valdobbiadene raccoglie una nutrita rassegna di pubblicazioni ed interviste dai contenuti significativi, a testimonianza dell’incrollabile e costante impegno per continuare a garantire il livello di eccellenza ai consumatori e affezionati winelovers.
I punti saldi della filosofia che ha sempre guidato la crescita dell’azienda, e tutto ciò che ha compiuto negli anni, anche andando coraggiosamente controcorrente, per difendere con tenacia il valore identitario col territorio di appartenenza, è un messaggio percepito chiaramente anche all’estero.
Qui di seguito una selezione di giornalisti e una sintesi di quanto pubblicato nei rispettivi articoli.
Eric Guido, referente per i vini italiani per Vinous, la testata fondata da Antonio Galloni, nel report annuale sugli sparkling wines ha assegnato 92 punti al Valdobbiadene DOCG Superiore di Cartizze e, nell’articolo dedicato porta l’attenzione su come siano pochissimi i consumatori che nell’ordinare un prosecco al ristorante si chiedono davvero che brand stanno bevendo, da dove provenga e con che stile sia fatto. In questo modo si negano l’opportunità di scoprire come, all’interno della galassia Prosecco, esista tutta una serie di produttori e coltivatori, di cui Col Vetoraz fa parte, che lavorano con tenacia per la qualità contribuendo con successo alla costante crescita del livello di questi vini in Italia.
Roger Morris, altra firma storica della stampa americana del vino, su Santé Magazine intervista l’a.d. ed enologo Loris Dall’Acqua approfondendo la scelta dell’azienda di eliminare il termine prosecco dalle proprie etichette e comunicazione, un segnale incisivo e coraggioso a tutela di un incrollabile senso di identità col territorio di appartenenza.
E ancora, la giornalista e degustatrice americana Madeline Puckette – celebre per il blog WineFolly.com ha dedicato un articolo e relativo video al Valdobbiadene DOCG Brut inserendolo tra gli Sparkling Innovators e suggerendolo come sorprendente alternativa allo Champagne.
Alder Yarrow sulla testata digitale Vinography, oggi riconosciuto nel mondo come uno dei più influenti blog del vino, assegna rispettivamente un 8.5 e un 9 (su 10) al Valdobbiadene DOCG Brut e al Valdobbiadene DOCG Superiore di Cartizze, le due etichette presenti sul mercato USA.
In Europa invece, la corrispondente per i vini italiani del magazine tedesco Weinwirtschaft, Veronika Crecelius, realizza un ampio focus sull’azienda spumantistica trevigiana, tornando sul tema della scelta di eliminare il termine Prosecco in etichetta. Un atto di coraggio che esprime la coerenza ed onestà intellettuale nel voler mantenere vivo il senso identitario con le proprie radici, che affondano in una terra eletta che viene rispettata, assecondata nei suoi cicli ed ascoltata stagione dopo stagione.
Per Weinwelten, testata rivolta ai consumatori alto profilo, evoluti e preparati, che da anni affida all’esperienza e competenza di Steffen Maus le recensioni sui vini italiani, il Valdobbiadene DOCG Superiore di Cartizze risulta tra i Top 15 Prosecco Superiore, e il giornalista riconosce marcatamente l’impegno di Col Vetoraz nel saper creare vini che sanno esprimere tutta la potenza di un territorio unico.
Christian Eder, firma per i vini italiani della testata svizzera Vinum, inserisce il Valdobbiadene DOCG Superiore di Cartizze nella personale selezione di etichette del Conegliano Valdobbiadene e infine Vàclav Tichon di Wine&Degustation, la prima testata di settore in Repubblica Ceca, elogia l’eccellenza di queste colline che si coniuga con quella dei vini che da esse derivano, nonché la diversità di stili che Col Vetoraz sa proporre, tutti di notevole livello.
Una finestra incoraggiante, quella aperta da simili testimonianze giornalistiche di firme di rilievo, sul cammino di Col Vetoraz alla conquista degli scenari internazionali; un veicolo importante per arrivare nella corretta modalità al pubblico allargato di consumatori nel mondo, diffondendo la giusta percezione di quanto valore si possa trovare in un calice di Valdobbiadene DOCG in termini di storia, impegno, sacrificio e coraggio. In una parola, la qualità nella sua essenza migliore.
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