Finisce con le lacrime di Verratti, la rabbia di Donnarumma, la testa bassa di tutti: la Macedonia del Nord, al 92^ al suo primo tiro in porta gonfia le rete con il gol di Trajkovski ed elimina l’Italia. Dopo Russia 2018, l’Italia salterà anche Qatar 2022: due mondiali di fila fuori e le colpe sono tutte azzurre.
L’Italia ci ha provato, ma poco, con scarsa convinzione, commettendo tanti, troppi errori sotto porta. Due su tutti: uno di Berardi nel primo tempo e uno di Pellegrini nella ripresa, ma a tutta la squadra è mancata la cattiveria e la precisione decisiva sotto porta, quella che solo qualche mese fa ha portato gli Azzurri sul tetto d’Europa. Sembra passato un secolo da quelle ‘notti azzurre’.
La Nazionale Campione d’Europa da settembre non si è più ritrovata: senza il gioco che in estate aveva permesso di trionfare, sottovalutati gli impegni, lasciata a casa la cattiveria che ha impedito di gettarsi sui palloni in area che rimbalzavano davanti la porta avversaria senza mai bucare la porta.
Le colpe sono di tutti, ma anche le scelte del CT Roberto Mancini sono difficili da spiegare. Ha scelto Ciro Immobile con la fascia da Capitano dal primo minuto a guidare l’attacco, ma il gioco proposto non ha mai permesso al capocannoniere di colpire come sa. Inspiegabile il cambio con Pellegrini nella ripresa, togliendo così l’unico che poteva veramente far male in caso di supplementari e rigori. Difficile da capire anche la scelta di lasciare fuori Scamacca, Zaccagni e Zaniolo, tre dei giocatori più decisivi nei loro club. Forse perché si dava per scontata questa partita e si pensava già al Portogallo? Probabile, ma non è una risposta confortante. La Macedonia è nettamente inferiore rispetto all’Italia, così come lo era la Bulgaria, la Svizzera e la Svezia nel passato.
A novembre, quindi, l’Italia e gli italiani saranno in poltrona a guardare gli altri. Riflettendo però e cercando una soluzione.
Enrica Di Carlo - Foto Pagina Ufficiale Nazionale Italiana (uso editoriale)
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