Il Test La Commedia Al Teatro Vittoria

Il Test La Commedia Al Teatro Vittoria

L'esilarante commedia arriva a Roma con Roberto Ciufoli, Benedicta Boccoli, Simone Colombari e Sarah Biacchi

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Fino al prossimo 3 aprile è in scena al Teatro Vittoria a Testaccio a Roma, l’esilarante commedia “Il Test” che vede come straordinari interpreti Roberto Ciufoli, Benedicta Boccoli, Simone Colombari, Sarah Biacchi e la regia dello stesso Ciufoli.

Uno spettacolo già collaudato in Spagna, che arriva, finalmente, dopo il blocco per Covid del 2020 a Roma, ma che già ha toccato numerosi palchi in Italia, registrando sold out ovunque.

Tutto è imperniato su una domanda dall’apparenza semplice: “cosa preferisci: centomila euro subito o un milione fra dieci anni?” E’ sulla risposta, che non è né banale né scontata, che si articola tutto lo spettacolo…

L’atto unico è ambientato nel lussuoso attico di Toni (uno straordinario Simone Colombari), che tra eredità acquisite e qualche impiccio e magheggio per dirla alla romana, vive nell’agio assoluto. Invita a cena i suoi amici di sempre Ettore (un perfetto ed esilarante Roberto Ciufoli) e la moglie Paola (Benedicta Boccoli perfetta nella parte che, pur claudicante causa infortunio, con tanto di stampella è sul palco e, quindi, merita un applauso doppio, per la recitazione e la caparbietà). La coppia ha un bar e la situazione non è proprio rosea dal punto di vista economico.

Tra gag esilaranti, ricordi e battute al vetriolo sarà proprio Toni a sottoporre l’annoso test ai due malcapitati e da lì lo spettacolo avrà un diverso passo e una nuova chiave di lettura, ma non voglio spoilerare nulla, per non togliervi il gusto di andare a vedere un atto unico che merita assolutamente.

Ma il test al quale Toni sottopone Ettore e Paola non è una sua creazione, bensì della sua fascinosa, biondissima e cervellotica psicologa Berta, sua ultima compagnia (una Sarah Biacchi che fa assolutamente la differenza dal suo ingresso nello spettacolo, con una interpretazione assolutamente magistrale).

Tra i quattro verranno fuori malumori, invidie sopite, segreti, insomma di tutto e di più, tra innumerevoli colpi di scena che strappano applausi e risate al pubblico presente a scena aperta a ripetizione.

E’ proprio vero sono i soldi che fanno girare il mondo, che poi siamo 100 mila euro subito o 1 milione tra 10 anni poco importa. Lo scontro tra i quattro è ironico, tagliente, in alcuni passaggi feroce, a colpi di battute fulminanti, che lasciano quasi senza fiato.

Si mette in gioco l’amicizia di una vita, l’amore solo per il dio denaro, tutto nel tempo di una cena, è proprio strana la vita, lasciatemelo dire.

Una sola consapevolezza che saranno i soldi a cambiare la nostra esistenza: ma siamo sicuri che la nostra vita migliorerà veramente?

Come può il semplice test di personalità che Berta usa da anni, sconvolgere così radicalmente la vita di quattro persone?

Ne “Il Test” sono le quattro s a comandare le vite dei quattro protagonisti: soldi, sentimenti, sesso, successo, con un epilogo del tutto inaspettato!

Straordinario tutto il cast, capillare la regia dello stesso Roberto Ciufoli dove nulla è lasciato al caso, neanche la mimica facciale o l’intermezzo canoro di Sarah Biacchi che ci ricorda che oltre a fare l’attrice è una straordinaria soprano.

Come afferma proprio Roberto Ciufoli, nelle note di regia: “I test appassionano, la ricerca della giusta risposta per mostrare di essere intelligenti, acuti, pronti, à la page, ha mantenuto un fascino intramontabile. Cosa può mai nascondersi dietro l’innocuo “è meglio un uovo oggi o la gallina domani”? Rispondere “dipende dallo stato di salute della gallina” denota sagacia, cinismo o analisi pragmatica? Qualunque sia lo scopo di un test, il risultato finale sarà sempre una scoperta o la conferma di un comportamento che addirittura può sconvolgere chi viene “testato”. È il nostro caso. I protagonisti della nostra storia vengono letteralmente travolti dagli esiti di quello che all’apparenza è solo un inoffensivo test comportamentale: preferisci la voracità del morso qui e ora o la pazienza dell’attesa di un futuro piatto più sostanzioso?”.

E voi cosa preferireste 100.000 euro subito o 1 milione di euro tra 10 anni?

Articolo di Stefania Vaghi

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