UN LABORATORIO DEL PENE ALL’OFFOFF THEATRE

UN LABORATORIO DEL PENE ALL’OFFOFF THEATRE

Bravissimi attori sono la forza trainante di “Penis Project per umani migliori” lo spettacolo scritto e diretto da Patrizia Schiavo

stampa articolo Scarica pdf

Sarà per la grande diffusione dei video social ma ormai anche il teatro sembra adeguarsi sempre di più alla necessità sul palco di un grande schermo dove possono scorrere immagini che regalano ulteriori elementi alla storia o, più semplicemente, offrono un maggiore dinamismo che può rischiare di distrarre il pubblico da quello che è il reale lavoro dell’attore. E questa necessità di interazione con filmati preconfezionati è stata sentita anche da Patrizia Schiavo che ha portato all’OffOff Theatre lo spettacolo “Penis Project per umani migliori” da lei scritto, diretto, ma anche interpretato nelle vesti di una conduttrice-sessuologa di un improbabile programma televisivo che rivela l’uomo attraverso il suo organo virile.

In questo “laboratorio del pene” sono coinvolti un gruppo di uomini, ognuno capace di rappresentare un certo prototipo che, non si sa per quale motivo, accettano di sottoporsi a una sorta di programma che li vede bersaglio di una serie di domande e azioni scomode al fine di mettere a nudo aspetti caratteriali ma anche traumi del passato per una liberazione che dovrebbe servire ad una maggiore accettazione di se stessi. In realtà la psicoterapeuta ha più interesse a mettere in evidenza il lato della nostra cultura troppo maschilista e sessista prendendo in considerazione solo quegli aspetti più negativi come inibizioni, ansia da prestazione, cultura patriarcale. E poi c’è quella violenza che può essere un’indole caratteriale da controllare o quella più specifica che viene usata contro le donne come bisogno per esternare una chiara supremazia.

Il tutto condito in salsa “reality show” con i protagonisti seguiti ad ogni passo da telecamere a circuito chiuso che, se prima inibiscono, poi finiscono per non essere più rilevanti. Ma, come ogni reality che si rispetti, la storia finisce per diventare a tratti gridata e confusa con spunti interessanti che poi si perdono in verità scontate che non sempre seguono un filo logico. Alla fine la vera forza di “Penis Project per umani migliori” sono gli attori Antonio De Stefano, Emanuele Durante, Roberto Fazioli, Dario Guidi, Eugenio Marinelli che, grazie anche all’ottima regia, sono riusciti a calarsi perfettamente nei loro personaggi dando veramente il massimo. Ognuno di loro ha saputo interpretare tutti gli aspetti dell’arte teatrale passando per il dramma, la comicità, fino a diventare ballerini saltimbanchi esibendosi anche in danze tribali capaci di divertire e coinvolgere il pubblico. E proprio quando nell’epilogo hanno raccontato la loro storia di sofferenza, la profonda veridicità ha manifestato il lato più bello dello spettacolo che finalmente ha potuto emozionare i presenti in sala.

                                                           Rosario Schibeci 

© Riproduzione riservata