La Coppa Italia è Nerazzurra Nel Segno Di Un Perisic Inarrestabile

La Coppa Italia è Nerazzurra Nel Segno Di Un Perisic Inarrestabile

Gol, spettacolo ed emozioni con episodi controversi caratterizzano la finale di Coppa Italia

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È il quarto confronto stagionale tra Juventus ed Inter a decidere la vincitrice dell’edizione 2021-2022 della Coppa Italia.

La partita si apre con una prima fase di gioco dove l’Inter assume con decisione la supremazia territoriale e al settimo minuto una conclusione da fuori area di Barella porta in vantaggio i nerazzurri. Questa prima fase di gioco vede una Juventus piuttosto remissiva ed arroccata mentre l’Inter riesce a sviluppare ottimamente le proprie trame offensive. Sono Barella, Calhanoglu e Perisic ad impensierire costantemente la retroguardia bianconera. Con il passare dei minuti però la Juventus riesce a guadagnare progressivamente campo e nella parte finale del primo tempo sono i bianconeri a farsi preferire pur senza creare particolari pericoli dalle parti di Handanovic, impegnato soltanto in occasione di due tiri dalla distanza nel finale della prima frazione di gioco.

L’inizio della ripresa non si discosta molto dal finale di primo tempo con l’Inter che presenta in campo con un baricentro piuttosto basso e i bianconeri che ne approfittano per trovare le giocate decisive per ribaltare completamente il risultato. Al 52º di sviluppi di un’azione personale di Alex Sandro arriva il tiro dalla distanza tentato dal brasiliano che, complice anche un disturbo efficace di Morata, mette in difficoltà Handanovic e in questo caso è tutt’altro che irreprensibile e la Juventus riesce a rimettere in equilibrio il risultato. Non passano nemmeno due minuti ed i bianconeri sono bravissimi a cogliere la squadra nerazzurra sbilanciata e confezionare un’azione di contropiede perfetta che manda al tiro Vlahovic; nella prima occasione Handanovic riesce ad opporsi alla conclusione dell’attaccante serbo ma poi sulla respinta nulla può e dunque la Juventus passa in vantaggio. Dopo alcuni minuti di sbandamento causato dal doppio gol subìto nel giro di breve tempo nerazzurri riescono a riorganizzarsi con efficacia con il passare dei minuti. Il primo tentativo offensivo è affidato alla conclusione dalla distanza di Darmian parata efficacemente da Perin. Da qui in avanti i nerazzurri riescono a tornare a rendersi piuttosto pericolosi. Soprattutto con azioni confezionate dagli esterni oppure attraverso conclusioni centrali di Calhanoglu. Tocca poi a Dimarco subentrato allo stesso Darmian creare un paio di situazioni pericolose con tiri dalla distanza ma Perin anche in queste occasioni si fa trovare pronto e neutralizza i pericoli. La spinta continua in modo sempre più convinto da parte dei giocatori dell’Inter, che in questa fase di gioco tornano in pieno controllo delle iniziative offensive della gara. Al 78º prova poi Skriniar con una conclusione che viene però murata dalla retroguardia bianconera. La pressione offensiva dei nerazzurri viene però premiata un paio di minuti più tardi quando un’azione difensiva troppo energica di Bonucci e De Ligt ai danni Lautaro Martínez: l’arbitro Valeri a concede il calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Calhanoglu che con una trasformazione impeccabile rimettere in equilibrio il risultato. Con questo episodio l’inerzia della gara si sposta quasi definitivamente dalla parte dei nerazzurri che continuano a spingere alla ricerca dell’episodio che potrebbe indirizzare definitivamente la partita ma il risultato resta in equilibrio fino al 90º. Saranno dunque i tempi supplementari a decretare quale delle due formazioni alzerà trofeo. Nel finale di gara arriva poi il classico momento delle cervellotiche sostituzioni di Inzaghi che toglie Lautaro e Calhanoglu a far spazio a Sanchez e Vidal, non senza una vena polemica da parte dell’attaccante argentino. Partita che procede sulla falsariga delle ultime fasi dei tempi regolamentari anche nei supplementari che vendono l’Inter più attiva dal punto di vista offensivo in questa fase di gara. Ci prova Sanchez al 92º con una conclusione da centro area che però Perin disinnesca. L’episodio che indirizza definitivamente l’incontro arriva al 100º minuto quando in un duello tutto olandese tra De Ligt e De Vrij il difensore della Juventus commette una grave leggerezza ed un fallo piuttosto evidente ai danni del compagno di nazionale. Dopo un controllo piuttosto rapido dell’assistenza arbitrale, Valeri concede il secondo rigore di serata ai nerazzurri; sul dischetto si presenta questa volta Perisic che spiazza imparabilmente il portiere bianconero. È questa la giocata che indirizza definitivamente la partita virso i colori nerazzurri con la Juventus che prova a sbilanciarsi per cercare di rimettere in equilibrio il risultato ma presta il fianco inevitabilmente ai contropiedi della squadra di Inzaghi. Ed è ancora una volta Perisic con una giocata magistrale al minuto 102 a trovare la via del gol con una conclusione imparabile e potentissima dalla distanza che non lascia scampo a Perin. Di fatto questa nuova situazione di punteggio cristallizza il gioco per le fasi finali della gara ed i nerazzurri ottengono il secondo trofeo stagionale dopo la Supercoppa italiana vinta sempre contro i bianconeri ad inizio 2022. Al netto di un’ultima parte di gara caratterizzata quasi inevitabilmente da alcuni episodi di nervosismo in campo e sulle panchine, che hanno portato tra l’altro all’espulsione  di Massimiliano Allegri, questa finale è stata senz’altro la migliore partita per qualità e intensità proposta da entrambe le squadre in questa stagione delle varie competizioni. Ed è stata senz’altro un buono spot per il nostro calcio visto che la gara è stata trasmessa in 170 Paesi.

Federico Ceste

Fonte della fotografia: Salvatore Fornelli 

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