Disastro Della Marmolada: Proseguono Le Ricerche

Disastro Della Marmolada: Proseguono Le Ricerche

Il crollo del seracco di ghiaccio, partito nelle vicinanze di Punta Rocca, a quasi 3500 metri, ha provocato una valanga che non ha lasciato scampo a diversi escursionisti e alle loro guide. Le ricerche proseguono senza sosta.

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Responsabili di questa tragedia sono la notevole riduzione dei ghiacci causata dal riscaldamento globale e le nevicate di quest'anno, che non sono state sufficienti a proteggere il ghiacciaio dalle temperature straordinariamente alte di questo periodo. A oggi, da quanto riferito dal procuratore di Trento Sandro Raimondi, il bilancio provvisorio delle vittime che si trovavano sul percorso del seracco è di 5 dispersi e 7 vittime. La provincia autonoma di Trento ha attivato il numero di telefono 0461.495272 per ogni segnalazione o richiesta di informazione da parte dei familiari dei dispersi.

Le ricerche procedono senza sosta; impegnati i droni, con telecamere di precisione e termoscanner, gli elicotteri del soccorso alpino mentre quelli della Guardia di Finanza scandagliano la zona per cercare eventuali segnali dei cellulari accesi. Sono operativi anche i vigili del fuoco, la protezione civile e le unità cinofile coi soccorritori alpini. Con le ordinanze emesse dai comuni di Canazei, San Giovanni di Fassa e Rocca Pietore, i punti di accesso al ghiacciaio sono stati chiusi, così come la zona compresa tra Punta Serauta e la Forcella Marmolada.

Nella giornata di ieri, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha raggiunto i familiari delle vittime, assistiti dal personale medico e affiancati dagli psicologi. Dopo aver espresso la sua vicinanza, ha garantito che le ricerche proseguiranno con ogni mezzo possibile. Poi, a fianco del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, c'è stato l'incontro con la popolazione per fare un quadro della situazione effettiva.

"Oggi sono qui a Canazei per rendermi conto di persona di quel che è successo e vi assicuro che è molto importante essere venuto. Abbiamo fatto il punto tecnico e operativo con tutti coloro che hanno collaborato alle operazioni ma soprattutto sono qui per esprimere la mia più sincera, più affettuosa e più accorata vicinanza alle famiglie delle vittime, ai dispersi, ai feriti e alle comunità che sono state colpite da questa tragedia".

Mario Draghi ha espresso parole di ringraziamento anche per la protezione civile, i volontari, il soccorso alpino, le autorità sanitarie per la professionalità, generosità e coraggio in una situazione ancora molto pericolosa. Infatti, il timore è quello di altri crolli, viste le temperature del periodo.

Secondo il capo del Soccorso alpino Maurizio Dellantonio, "rimane ancora il rischio di distacco della parte di seracco rimasta ancora pericolante sulla montagna. Tutte le attività che facciamo tengono in considerazione questo aspetto. Non è così banale: uno può pensare che dopo due giorni, visto che non è caduto, possa rimanere lì, ma non è per niente così. La parte rimanente è stata più volte visionata dagli esperti nivologici e glaciologici della Provincia che sono molto preoccupati per le fratture che si sono create a monte della parte che è rimasta. Per cui noi abbiamo il dovere di garantire la sicurezza di tutti".

Benedetta Zibordi 

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