Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare. Oppure cambiano nome. È questo, in soldoni, il fulcro della strategia del rebranding. Stiamo infatti parlando del processo attraverso il quale un’azienda cambia la sua identità (logo, nome, design, strategia di comunicazione). Per esperti di settore marketing, come ad esempio Muzellec e Lambkin, si può parlare di cambio evolutivo quando riguarda elementi come il logo e lo slogan, oppure rivoluzionario quando si associa alla creazione di un nuovo nome. Può essere proattivo, quando parte come esigenza aziendale, oppure reattivo, per contrastare un competitor o la concorrenza.
A entrare nello specifico di questa importante strategia di mercato è stato l’esperto Donato Matturro, che si occupa da anni proprio di rebrandind. “Non andiamo mai a “rebrandizzare” un prodotto di mass market, andiamo a rebrandizzare un’azienda e poi di conseguenza anche i suoi prodotti – ha spiegato in questa intervista a Inside Marketing – il rebrand è fondamentale per quelle aziende che hanno una radice familiare di molti anni, che hanno costruito una loro credibilità nel settore, che non sono leader di settore ma che sono cresciute soprattutto perché la seconda generazione ha fatto un ottimo lavoro, magari triplicando o raddoppiando il fatturato”.
Un settore particolarmente attivo in questa strategia è quello del gambling. Lo dimostra la trasformazione di AdmiralYes in AdmiralBet, brand di grande livello nel mercato del gioco online. Un cambiamento che veniva descritto in questi termini all’inizio del 2022: “Continueremo a soddisfare le aspettative su ciò che il nostro marchio originale rappresenta e l’impegno nei confronti dei nostri clienti rimane la nostra massima priorità. Il cambio del nostro marchio si rifletterà anche nel logo per simboleggiare chi siamo oggi e la nostra missione di fornire sempre un’eccellente piattaforma per il gioco legale online”. Nella nota ai consumatori si leggeva anche che “questo cambiamento non influirà in alcun modo sul tuo conto di gioco”.
Perché un aspetto fondamentale della strategia del rebranding è quello di tranquillizzare il cliente. Cambierà il nome, cambierà il logo, ma non cambierà la sostanza, la mission, la qualità del prodotto o del servizio di quella azienda. Proprio come diceva Tancredi Falconieri per rivolgersi a suo zio, il Principe di Salina del celebre romanzo “Il Gattopardo”, di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, “Se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi”. Che sia l’Italia oppure semplicemente il logo della nostra azienda.
Marco Dal Puppo
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