Buona la prima: più difficile del previsto, complicata dopo pochi minuti, ma ribaltata nella ripresa con carattere e qualità. Il carattere di Manuel Lazzari, l’assist di Milinkovic che anche quando è appannato riesce ad essere decisivo ed il gol del solito decisivo Ciro Immobile.
Partita nervosissima, ma da sottolineare come ambiente e squadra siano andati dal primo all’ultimo minuto insieme nella stessa direzione “Ad victoriam” fino alla vittoria come recita uno striscione della Curva Nord.
La partita -È l’ Olimpico delle grandi occasioni quello che dà il benvenuto alla Lazio per il suo esordio casalingo per la stagione 2022-2023. La Curva Nord è completamente esaurita, per l’occasione è stata aperta anche una parte della Curva Sud, Maestrelli: è 14 agosto, prima di Serie A, ma sembra il proseguimento di Lazio-Verona, l’ultima della passata stagione quando uno stadio strapieno ha salutato la Lazio di Sarri.
Le scelte -
C’è grande curiosità per questa “nuova” Lazio, sempre più come piace a Maurizio Sarri: fa il suo esordio Alessio Romagnoli, in porta Maximiano è il prescelto, per il resto la squadra è fatta: ovviamente c’è Milinkovic, il capitano Ciro Immobile con Anderson e Zaccagni, ma in mezzo al campo Basic è stato preferito a Luis Alberto con Cataldi. Maximiano rosso - Tra i più attesi, e inaspettatamente tra i più acclamati, il portiere biancoceleste che dopo 5 minuti macchia il suo esordio raccogliendo il pallone fuori dal limite della sua area. L’arbitro, che aveva lasciato proseguire, è stato richiamato al Var e la decisione è stata inevitabile: rosso per il portiere, Lazio in dieci, richiamato in panchina Basic ed esordio anche per l’altro portiere, l’ultimo acquisto estivo, Ivan Provedel. La Lazio però c’è e si muove bene nonostante l’uomo in meno. Prima grande occasione al 13^ con Immobile: il suo tiro sembra destinato in porta, ma Skorupski lo devia in angolo quel tanto che basta. Dagli sviluppi, ci prova di testa Alessio Romagnoli, ma il suo tentativo è facile preda del portiere felsineo. Al 18^ bene l’inclusione di Lazzari sulla fascia: è inarrestabile , fa partire il cross, ma a vuoto: non ci sono compagni pronti a raccogliere e sfuma l’azione biancoceleste. E al 20’ si prende gli applausi anche Provedel: provvidenziale l’intervento sul tiro ravvicinato di De Silvestri, ma il numero 94 resta qualche istante a terra. L’ingresso a freddo si fa sentire, ma può proseguire. Ancora un’occasione per gli ospiti grazie ad un angolo guadagnato con un intervento azzardato di Patric. Fa difficoltà la Lazio a costruire: con il centrocampo rimaneggiato non arrivano palloni invitanti al capocannoniere della Serie A, prende coraggio il Bologna che trova un’occasione importante al 35’. Libera l’area di testa Romagnoli dalle parti di Zaccagni che ci arriva, ma calcia quanto basta anche Sansone e l’arbitro Massimi non ha dubbi: rigore per il Bologna e gol del vantaggio firmato Arnautovic che va ad esultare sotto la Nord scatenando l’ira del tifo laziale tanto che deve essere Immobile ad allontanare i felsinei, coadiuvato dai compagni anche dalla panchina. Al 44^ torna a farsi vedere la Lazio con Immobile bravo a lanciarsi da solo sulla fascia sinistra, solo contro 3 serve Milinkovic che non si fa trovare pronto, recupera, ma si porta la palla fuori. Manuel Lazzari protagonista Al 46’ scatta la panchina biancoceleste e tutto lo stadio contro l’arbitro Massimi: Manuel Lazzari tenta il suo ingresso in area, ostacolato dal numero 22 Lykogiannis. Massimi fa proseguire nonostante le veementi proteste biancocelesti. Gli Animi sono surriscaldati e un minuto dopo ancora Lazzari costringe Soumaoro al fallo che gli costa il giallo, il secondo, con conseguente rosso. Si è acceso il match che vedrà la Lazio continuare a rincorrere per tutto il secondo tempo, ma la parità numerica ripristinata. Secondo tempo Riprende il secondo tempo con gli stessi uomini nella Lazio, mentre Mihajlovic ha preferito Bonifazi a Sansone che si era guadagnato il rigore che ha determinato il vantaggio rossoblu. All’ 8’ della ripresa ci prova la Lazio prima su calcio di punizione, quindi su calcio d’angolo: sul pallone sempre Danilo Cataldi. Da corner bravo Immobile ad arpionare un pallone che sembra lunghissimo ed aprire per Anderson. La partita però è nervosa e spezzettata: i giocatori del Bologna approfittano del vantaggio per commettere tanti piccoli falli ai danni dei giocatori biancocelesti che protestano puntualmente accompagnati dal boato dei tifosi. Massimi non ricorre mai al Var, ma ammonisce anche Sarri per protesta. Al 16’ tentativo di Zaccagni che libera un destro potente, ma poco preciso, che finisce in angolo. Al 19’ è il momento dei cambi: nel Bologna dentro Aebischer e Kasius per Soriano e Lykogiannis. Nella Lazio fa il suo ingresso in campo il numero 10 Luis Alberto per Danilo Cataldi. Ma è Manuel Lazzari il protagonista di questa partita: al 22’ della ripresa fa una delle sue serpentine in area, crossa in mezzo dove non arriva Immobile, ma la deviazione di De Silvestri che pareggi i conti. Cambia ancora Mihajlovic che ci prova facendo entrare Barrow al posto di Dominguez. La Lazio continua ad attaccare, ma senza troppa precisione. Rivendica un giallo per una trattenuta ai danni di Anderson, ispirato Lazzari, ma è il solito Ciro Immobile a rubare la scena. Assist di Milinkovic e gol del bomber biancoceleste che la ribalta ad 11 minuti dalla fine. Lo svantaggio non inibisce il Bologna, che ci prova e trova sempre una difesa schierata della Lazio. Maurizio Sarri vuole congelare il risultato ricorrendo a forze fresche: dentro allora Hysaj per Lazzari, ovazione per lui, Vecino e Cancellieri per Milinkovic ed Anderson, mentre nel Bologna Vignato per Cambiaso.Chiude in attacco la Lazio, grazie a Cancellieri bravo a conquistare e tenere palla in mezzo al campo un secondo prima del fischio finale.
Enrica Di Carlo Foto Giannandrea Gambini
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