Sacco E Vanzetti, Capo D'accusa: Italiani

Sacco E Vanzetti, Capo D'accusa: Italiani

Era il 23 agosto del 1927 quando, in un carcere di Boston, vennero giustiziati sulla sedia elettrica Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, di 36 e 39 anni. Oggi la ricorrenza del "Sacco and Vanzetti Memorial Day".

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Nicola Sacco era un operaio originario di Foggia, Bartolomeo Vanzetti, invece, faceva il pescivendolo ed era di Cuneo. Entrambi emigrarono negli Stati Uniti da giovani, cercando ciò che oggi chiamiamo sogno americano ma che per loro era, semplicemente, il futuro.

Lì, iniziarono a frequentare gli ambienti anarchici, entrando ben presto nel mirino delle autorità americane che li classificò come sovversivi, insieme ad Andrea Salsedo, anche lui italiano originario di Pantelleria. Salsedo fu arrestato nel 1920, e, senza che potesse contattare il suo avvocato, fu sottoposto a un interrogatorio durissimo. Dopo soli tre mesi, morì cadendo da una finestra del Park Row Building, sede dell'FBI all'epoca. L'incidente fu classificato come suicidio ma furono proprio le circostanze della sua morte che spinsero gli anarchici a organizzare una protesta.

Prima ancora di far sentire le loro voci, Sacco e Vanzetti vennero arrestati. L'accusa era quella di aver rapinato, alcuni giorni prima, un calzaturificio e di aver ucciso un operaio e una guardia giurata.

L'obiettivo della rapina erano i soldi destinati alle buste paga degli operai e il movente, secondo l'accusa, era la necessità di reperire fondi per finanziare la causa anarchica. Contraddizioni, testimonianze istruite ad arte e la mancanza di prove furono gli elementi di un processo sommario che, nonostante l'illegittimità delle accuse che non tennero conto degli alibi dei due, si chiuse con un verdetto di colpevolezza. La sentenza risultò favorevole alla classe politica, che avrebbe potuto sfruttare la situazione come monito, ma suscitò indignazione tra diverse personalità di spicco internazionali; Benito Mussolini stesso scrisse, un mese prima dell'esecuzione, all'ambasciatore Henry Fletcher a Roma affinché intervenisse presso il Governatore per fermare l'esecuzione.

Nonostante numerose richieste di grazia provenienti da tutto il mondo, il 23 agosto 1927, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti furono giustiziati sulla sedia elettrica in un carcere vicino a Boston. Le due salme vennero poi cremate e le ceneri rimpatriate in Italia.

Nel 1977, esattamente cinquant'anni anni dopo la loro morte, il governatore del Massachusetts Michael Dukakis, democratico e figlio di immigrati, proclamò il 23 agosto come il "Sacco and Vanzetti Memorial Day" e riconobbe i due italiani come vittime, ordinando che dai loro nomi venissero tolti ogni stigma e ogni onta, dichiarando inoltre che il processo fu condotto con "pregiudizio contro gli immigrati e guidato dall'ostilità contro le posizioni politiche non ortodosse".

Nello stesso anno, Joan Baez si esibì a Parigi con "Here's to you", un brano composto dal maestro Ennio Morricone, che racconta la storia dei due immigrati italiani uccisi in America.

La morte di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti fu un’occasione che la politica sfruttò come esempio da dare al popolo; questa condanna, invece di distruggere un'idea, trasformò i due italiani in martiri caduti per la libertà che, ancora oggi, rimangono le vittime di uno dei più grandi errori giudiziari del secolo scorso.

Benedetta Zibordi

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